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Almanacco Summer italiano 2015

Catalogo immagine Summer 2015 ALMANACCO Alta Pusteria Alto Adige

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Ma chi erano<br />

costoro?<br />

I Baur sono considerati una delle<br />

più vecchie famiglie di albergatori<br />

del Tirolo, citate per la<br />

prima volta già nel 1660 in relazione<br />

a Landro. A Josef Baur<br />

Sen., classe 1822, e dopo la<br />

sua morte nel 1879 al figlio Josef<br />

Baur Jun. – nominato nel 1901<br />

cittadino onorario di Dobbiaco<br />

“a riconoscimento della sua lunga<br />

opera umanitaria” – si deve<br />

molto dello sviluppo del turismo<br />

in Alta Pusteria. Accanto al lavoro<br />

pionieristico dell’albergatrice<br />

Emma Hellenstainer di Villabassa<br />

e a strutture allora turisticamente<br />

rinomate come i Bagni di San<br />

Candido o Bagni Pian di Maia a<br />

Villabassa, la realizzazione del villaggio<br />

alberghiero di Landro da<br />

parte di Josef Baur e l’apertura<br />

del Grand Hotel di Dobbiaco rappresentano<br />

pietre miliari importanti<br />

nell’ambito del turismo.<br />

Nel 1871, quando si realizzano<br />

la linea ferroviaria e, poco dopo,<br />

il Grand Hotel Dobbiaco, Baur<br />

comprende i vantaggi che ciò<br />

comporterà e il tornaconto economico<br />

che ne può derivare. Si<br />

adopera con determinazione a<br />

favore della creazione di una stazione<br />

ferroviaria a Dobbiaco e nel<br />

1873 insieme<br />

all’albergatore<br />

cortinese<br />

Romeo Manaigo<br />

apre anche<br />

”l’Hotel Ampezzo”,<br />

creando le<br />

premesse per la<br />

nascita di Dobbiaco<br />

Nuova.<br />

Successivamente<br />

alla morte prematura<br />

del padre, Josef<br />

Baur punta sempre più sull’avanzare<br />

della modernità e del progresso<br />

tecnico, e fa scalpore con<br />

la prima illuminazione elettrica di<br />

Landro con oltre 300 lampadine.<br />

Anche la realizzazione di una<br />

centrale elettrica a Dobbiaco, ad<br />

esempio, si deve al suo impulso.<br />

Nonostante queste prospettive<br />

e gli sforzi profusi, il divenire<br />

della storia non può tuttavia venire<br />

arrestato, e le impietose ripercussioni<br />

della Prima Guerra<br />

Mondiale non si fermano neppure<br />

davanti a Landro, questo luogo<br />

di vacanza tanto apprezzato.<br />

Il 20 e il 21 maggio 1915, poco<br />

prima dell’inizio della guerra con<br />

l’Italia, l’esercito austriaco fa saltare<br />

il villaggio alberghiero per<br />

Guida turistica di Dobbiaco,<br />

di Jos. A. Rohracher<br />

motivi di strategia militare, cioè<br />

per garantire in caso di attacco<br />

alla retrostante fortezza una<br />

linea di tiro libera verso sud,<br />

dove la linea del fronte correva<br />

a poche centinaia di metri. Naturalmente,<br />

ciò rappresentò una<br />

sorta di condanna a morte per il<br />

villaggio alberghiero di Landro<br />

e il tramonto dell’impero della<br />

famiglia Baur. I discendenti dei<br />

Baur sono rimasti tuttavia fedeli<br />

alla tradizione di famiglia, proseguendo<br />

sulle orme di una leggenda<br />

del turismo. Delle ampie<br />

e apprezzate strutture di un tempo,<br />

invece, non rimangono che<br />

pochi ruderi e la cappella allora<br />

risparmiata dall’artiglieria in un<br />

boschetto di abeti.<br />

foto: Andreas Trenker/ Dobbiaco<br />

La struttura Baur e sullo sfondo il Monte Cristallo<br />

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