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Relazione 2011 pdf - Dipartimento di Prevenzione Ulss 20 di Verona

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I problemi strutturali che sono stati più frequentemente riscontrati riguardano l’area <strong>di</strong> collocazione(che in alcuni casi presenta fattori <strong>di</strong> insalubrità o <strong>di</strong> pericolo) e talvolta l’inadeguatezza degli e<strong>di</strong>fici perl’inadeguata manutenzione, l’assenza <strong>di</strong> spazi ver<strong>di</strong> o palestre. Il problema della <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> spazi ver<strong>di</strong>e adeguate palestre è purtroppo comune a molte scuole anche perché i cortili e gli spazi de<strong>di</strong>cati vengonospesso a<strong>di</strong>biti a parcheggio.Per questi motivi si ritiene necessario intensificare l’attività <strong>di</strong> sorveglianza sulle scuole esistenti me<strong>di</strong>anteil potenziamento della collaborazione tra Ufficio Igiene Urbana ed Ambientale del <strong>Dipartimento</strong>,Distretti Sanitari, pe<strong>di</strong>atri convenzionati, Ufficio Qualità e Comuni.QUALITÀ DELL’ARIA E PROBLEMI IGIENICI NELLE SCUOLEUno stu<strong>di</strong>o promosso dal Ministero dell'Ambiente fotografa la qualità dell'aria nelle scuole elementari eme<strong>di</strong>e italiane; lo stesso evidenzia, tra l’altro, che gli e<strong>di</strong>fici scolastici sono piuttosto anziani (circa il 50% èstato costruito prima del 1960) e che la pulizia non è sempre adeguata (“Qualità dell’aria nelle scuole, undovere <strong>di</strong> tutti, un <strong>di</strong>ritto dei bambini” www.arpat.toscana.it/.../<strong>20</strong>10/075-10-qualità-aria-scuole/).La situazione appare ancora peggiore con riferimento alle concentrazioni <strong>di</strong> alcuni inquinanti. I valori <strong>di</strong>PM10 sono risultati sempre superiori all'interno delle scuole; qui infatti le polveri sottili esterne, derivantiper lo più dal traffico, si aggiungono a quelle generate all'interno, come il gesso delle lavagne. In molti casigli inquinanti trovati non possono essere eliminati con facilità o, meglio, eliminare queste fonti <strong>di</strong> inquinamentosignifica fare scelte ra<strong>di</strong>cali quali il trasferimento <strong>di</strong> una scuola in un’area verde o la completaristrutturazione dell’e<strong>di</strong>ficio secondo i migliori standard.http://prevenzione.ulss<strong>20</strong>.verona.it/sorveglianza_scuole.htmlASILI NIDONegli ultimi anni sono pervenute a questo <strong>Dipartimento</strong> numerose richieste <strong>di</strong> parere igienico-sanitariopreliminare alla realizzazione <strong>di</strong> strutture per la prima infanzia sul territorio dei 36 comuni dell’ULSS <strong>20</strong>(ubicate in e<strong>di</strong>fici preesistenti oppure <strong>di</strong> nuova costruzione). Il fabbisogno <strong>di</strong> tali strutture è andato infattiaumentando nel tempo <strong>di</strong> pari passo con le mo<strong>di</strong>fiche demografiche e sociali, ad esempio l’aumento delnumero <strong>di</strong> donne che lavorano ed il passaggio dalla famiglia allargata ad una <strong>di</strong> tipo nucleare.Per questo motivo molti soggetti pubblici e privati hanno ampliato l’offerta <strong>di</strong> strutture apposite, mentrela Legge Regionale 22/<strong>20</strong>02 e la DGRV 84 del 16.01.<strong>20</strong>07 hanno fissato i requisiti e le modalità <strong>di</strong> realizzazione,autorizzazione e accre<strong>di</strong>tamento <strong>di</strong> tali strutture. Il numero <strong>di</strong> questi servizi è andato via viacrescendo.I progetti presentati nella maggior parte rappresentano una evoluzione favorevole rispetto al passato,grazie anche alla presenza <strong>di</strong> chiari parametri <strong>di</strong> riferimento in seguito alla promulgazione della citatanormativa. Per rendere possibile l’applicazione dei criteri stabiliti dalla LR 22/<strong>20</strong>02 e dalla DGRV 84/<strong>20</strong>07sono state inoltre attivate due commissioni per l’autorizzazione all’esercizio delle strutture per la primainfanzia ai sensi della legge 22/<strong>20</strong>02 (una per il Comune <strong>di</strong> <strong>Verona</strong> e una per i rimanenti Comunidell’ULSS). Negli ultimi anni si è osservata una tendenza alla riduzione delle strutture scadenti sul territorio,anche grazie agli strumenti <strong>di</strong> regolamentazione che impongono l’ottenimento dell’autorizzazione ancheagli asili nido privati.Esiste comunque un problema generale <strong>di</strong> pianificazione al momento della realizzazione <strong>di</strong> questestrutture, che devono essere in grado <strong>di</strong> garantire l’assenza <strong>di</strong> fattori <strong>di</strong> rischio per la salute nell’età in cuila vulnerabilità è maggiore e quin<strong>di</strong> assicurare il posizionamento in e<strong>di</strong>fici con i necessari requisiti, posti inun’area lontana da fattori <strong>di</strong> pericolo come serbatoi <strong>di</strong> sostanze infiammabili, gas tossici o industrie pericolose,a basso inquinamento e con <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> una zona scoperta (meglio ancora se un giar<strong>di</strong>no o altraarea verde) in quanto il movimento, necessario in tutte le età, nei bambini rappresenta un fattoreCAPITOLO 230L’Ambiente Urbano

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