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L'antico stato di NOJA - Precedente versione del sito - Consiglio ...

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PREFAZIONEVolentieri abbiamo deciso <strong>di</strong> partecipare alla giornata <strong>di</strong> stu<strong>di</strong>o sull’AnticoStato <strong>di</strong> Noja organizzata dall’associazione Vigilanza Verde Lucana perchéil <strong>Consiglio</strong> Regionale <strong>di</strong> Basilicata intende valorizzare il patrimonio <strong>di</strong>tra<strong>di</strong>zioni e <strong>di</strong> storia regionale e cerca <strong>di</strong> sostenere sempre il lavoro <strong>di</strong> quantiricostruiscono le nostre origini, la nostra storia: quel bene comune senza ilquale è impossibile costruire il futuro.Qui si tratta <strong>di</strong> una ricerca che rinvia ad un arco <strong>di</strong> tempo ricco <strong>di</strong> suggestioni:provate ad immaginare, infatti, quei monaci greci che proprio in quest’areafondarono uno dei cenobi più importanti <strong>del</strong>la Basilicata. Un Monastero cheprodusse sviluppo e nuove pratiche sia agricole che me<strong>di</strong>che.Tali iniziative ci affascinano e, devono vedere, comunque, le Istituzioniimpegnate nel loro sostegno, perché sostenere le attività culturali, tenereaperto un Museo, un teatro, un luogo <strong>di</strong> cultura, vuol <strong>di</strong>re offrire unelemento <strong>di</strong> eguaglianza inestimabile: mettere tutti in con<strong>di</strong>zione <strong>di</strong>migliorare se stessi perché si aumentano le proprie conoscenze.Tutti devono essere messi nelle con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> godere <strong>di</strong> quel patrimonio,perché vi si possano riconoscere. Viviamo un periodo storico pieno <strong>di</strong>incertezze e in<strong>di</strong>vidualismi, che non sono le chiavi giuste per guardareal futuro. L’impegno nel “produrre il nuovo” si fonda su una visione chenon elude il tema cruciale <strong>del</strong> “senso” <strong>del</strong>l’esistenza e <strong>del</strong>l’agire umani, cheimplica anche stabilire un rapporto forte tra la memoria <strong>del</strong> passato, la suacostante rivisitazione in chiave critica e l’apertura al futuro. Sappiamo che,come sempre, c’è chi è più padrone e chi è più vittima dei cambiamenti.Con il nostro agire, dobbiamo avere l’ambizione <strong>di</strong> <strong>di</strong>minuire sempre <strong>di</strong>più le <strong>di</strong>suguaglianze in modo da mettere le persone nella con<strong>di</strong>zione<strong>di</strong> fare cose che inizialmente non erano in grado <strong>di</strong> fare, offrendo lorola possibilità <strong>di</strong> essere libere, <strong>di</strong> esercitare le loro libertà. Ecco perché lacultura, le idee, i valori devono orientare il nostro tempo; guidarlo versoun orizzonte in cui valga la pena pensare, produrre, ma anche creare in ununico lavoro, tra <strong>di</strong>mensione complessiva e funzione in<strong>di</strong>viduale.Tutto ciò è vitale per le sorti <strong>del</strong> Mezzogiorno d’Italia, per recuperare ilterreno civile, economico e culturale perduto a vantaggio <strong>del</strong>le zone piùforti <strong>del</strong> Paese. È vitale per le Istituzioni <strong>del</strong> Mezzogiorno, che devonocreare opportunità per i talenti e per chi vuol farcela con i propri mezzi; è

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