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L'antico stato di NOJA - Precedente versione del sito - Consiglio ...

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Raffaele Caruccila dominazione durazzesca e i benedettiniLuigi III promise alla città che sarebbe restata demaniale.Al capitano <strong>del</strong>la città, Lancellotto da Noha, per premio <strong>del</strong>l’atteggiamentotenuto, fu consentito <strong>di</strong> andar ‘salvo ipso et tucta sua roba e che poza andaresecuro dalla sua casa’.Nel 1435 Giovanna II morì e gli scontri si protrassero per un decennio,coinvolgendo oltre al Papa, che appoggiava gli Angioini e riven<strong>di</strong>cava il <strong>di</strong>ritto<strong>di</strong> nomina <strong>del</strong> sovrano nel Regno, anche Filippo Maria Visconti Signore <strong>di</strong>Milano e Genova; quest’ultimo prima appoggiò gli Angioini ma poi, resosiconto che veniva accerchiato sia a nord che a sud dai Francesi, cambiò politicaed appoggiò Alfonso d’Aragona per la conquista <strong>del</strong> Regno <strong>di</strong> Napoli.Nel 1443 Re Alfonso d’Aragona entrò a Napoli.A tutti i sostenitori degli Angioini furono confiscati i posse<strong>di</strong>menti e AntonioSanseverino perse le Contee <strong>di</strong> Chiaromonte e Tricarico; l’anno dopo però,Alfonso d’Aragona concesse l’indulto e la restituzione dei beni.Con Diploma <strong>del</strong> 1444 Antonio Sanseverino riottene la Contea <strong>di</strong>Chiaromonte con gli antichi privilegi, compreso il ‘merum et mixtumimpertium’ nel territorio <strong>del</strong>le Contee e s’impegnò a confermare tutte leprecedenti concessioni alle comunità monastiche.Le Certose <strong>di</strong> Santa Maria <strong>del</strong> Sagittario e <strong>di</strong> San Nicola in Valle riottenneroi privilegi <strong>di</strong> pascolo nel territorio <strong>del</strong>la Contea compresi i pascoli <strong>del</strong>Pollino; i monaci, avvalendosi dei privilegi dei Sanseverino e <strong>del</strong>la Corona,ripopolarono il casale Rubio, nei pressi <strong>del</strong> Sinni, creandone uno nuovo qui<strong>di</strong>citur Villa Franca (l’attuale Francavilla sul Sinni).Nel 1445 Antonio Sanseverino chiese ad Alfonso d’Aragona <strong>di</strong> poterdonare la Contea <strong>di</strong> Chiaromonte al figlio Luca e poiché l’intera Università<strong>di</strong> Tursi era ritornata al Demanio, chiese la possibilità <strong>di</strong> acquistarla.Alfonso d’Aragona concesse il passaggio <strong>del</strong>la Contea <strong>di</strong> Chiaromonte aLuca e autorizzò alla ven<strong>di</strong>ta <strong>del</strong>l’Universitas <strong>di</strong> Tursi per 4000 ducati, cheera una somma ingente per la zona <strong>del</strong> me<strong>di</strong>o Sinni, dove cento maiali sipagavano 50 ducati, una coppia <strong>di</strong> buoi 12, cento pecore 30 e le iumentes7 ducati l’una.6.9 I BENDETTINI DI MONTECASSINO E LA VENDITA DELPRIORATO DI CURSOSIMUMIl movimento monastico Benedettino, dal secolo X in poi aveva avuto ilsuo caposaldo nella Ba<strong>di</strong>a <strong>di</strong> Cava, protetta prima dai Sovrani <strong>del</strong> Regno97

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