6CAMPAGNADI PRIMAVERASPAGNAZAPATERO PUNTA TUTTO SU RICERCA E SALUTEIl nostro ministro<strong>del</strong><strong>la</strong> Salute abita in SpagnaCRISTINA MONTINIImportanti conferme giungonoancora una volta dal<strong>la</strong> Spagna. Perquanto concerne lo sviluppo <strong>del</strong>settore scientifico, <strong>la</strong> volontà dicontinuare sul<strong>la</strong> strada già tracciataè testimoniata dal<strong>la</strong> creazione<strong>del</strong> nuovo Ministero <strong>del</strong><strong>la</strong> Scienzae <strong>del</strong>l’Innovazione, affidato al<strong>la</strong>Se da un <strong>la</strong>to ilgoverno cerca diguidare il paeseverso unmaggioresvilupposcientifico,an<strong>che</strong> in Spagnac’è chi pone deifreni a questaaperturabiologa Cristina Garmendia, edal<strong>la</strong> riconferma di Bernat Soriacome Ministro <strong>del</strong><strong>la</strong> Salute.Soria è uno dei massimi scienziatisul<strong>la</strong> ricerca con le staminali embrionali.Già prima di essere nominatoper <strong>la</strong> prima volta al<strong>la</strong> guida<strong>del</strong> dicastero dal Primo ministroZapatero, Soria aveva partecipatoal<strong>la</strong> Sessione costitutiva e alprimo incontro <strong>del</strong> CongressoMondiale per <strong>la</strong> libertà <strong>del</strong><strong>la</strong> ricercascientifica, organizzato dal<strong>la</strong>nostra Associazione. Durante ilsuo primo mandato si è distinto,tra l’altro, per aver sviluppato unambizioso “Piano di ricerca biomedica”,per cercare terapie alternativeavanzate per il trattamentodi patologie come diabete, cardiopatia,sclerosi multip<strong>la</strong>, lesioni spinalie per aver reso obbligatorio,per le adolescenti, il vaccino controil cancro <strong>del</strong> collo <strong>del</strong>l’utero.Uno degli ultimi risultati raggiuntida Soria prima <strong>del</strong><strong>la</strong> fine <strong>del</strong> suoprecedente mandato è stata l’approvazione,nel luglio <strong>del</strong> 2007,<strong>del</strong><strong>la</strong> legge sul<strong>la</strong> ricerca biomedica.Nel preambolo di questa legge siafferma <strong>che</strong> <strong>la</strong> ricerca biomedicaè “uno strumento chiave […] permigliorare <strong>la</strong> qualità e l’aspettativadi vita dei cittadini e per aumentareil suo benessere” e vengonofissate norme in ambiti primanon rego<strong>la</strong>ti quali l’ottenimento,<strong>la</strong> donazione e l’uso di embrionie feti umani, <strong>del</strong>le loro cellule,dei tessuti e degli organi, quali<strong>la</strong> creazione di bioban<strong>che</strong> e <strong>la</strong>realizzazione di analisi geneti<strong>che</strong>,nonché <strong>la</strong> conservazione di campionibiologici.Inoltre in base all’art. 77 è statoistituito in Spagna il primo Comitatonazionale di Bioetica (CNB),organo collegiale, indipendente ea carattere consultivo, compostodi 12 membri provenienti dalmondo scientifico, giuridico ebioetico, cui sono affidati il compitodi intervenire su tutti quegliaspetti <strong>che</strong> hanno implicazionieti<strong>che</strong> e sociali nell’ambito <strong>del</strong><strong>la</strong>medicina e <strong>del</strong><strong>la</strong> biologia, rendendopubblici rapporti, proposte eraccomandazioni, di fissare direttivee principi generali per l’e<strong>la</strong>borazionedi “codici di buone prati<strong>che</strong>per <strong>la</strong> ricerca scientifica” ed infinedi rappresentare <strong>la</strong> Spagna neifori internazionali di bioetica.L’Associazione Coscioni ha inviatogli atti <strong>del</strong> Congresso Mondialeai membri <strong>del</strong> CNB spagnolo,complimentandosi per <strong>la</strong> loro recentenomina. Il magistrato JoséAntonio Martín Pallín e <strong>la</strong> professoressaYo<strong>la</strong>nda Gómez Sán<strong>che</strong>zhanno risposto per ringraziare emanifestare il loro interesse neiconfronti <strong>del</strong>l’iniziativa.Ma se da un <strong>la</strong>to il governo cercadi guidare il paese verso un maggioresviluppo scientifico, an<strong>che</strong>in Spagna c’è chi cerca di porre freni;lo dimostra l’esito <strong>del</strong> recente IICongresso di Bioetica “Presente efuturo con cellule troncali”, duranteil quale diversi esperti di bioetica,scienziati e giuristi, pur difendendoil proseguimento <strong>del</strong>l’attualericerca con le cellule embrionali,hanno proposto una moratoriadi 5 anni sugli esperimenti diclonazione degli embrioni umani.Contro <strong>la</strong> conferma di Zapatero <strong>la</strong> Chiesarisponde con l’ultraconservatore.Il 9 marzo, alle elezioni nazionali, i cittadini spagnoli hanno confermatoJosè Luis Zapatero come primo Ministro spagnolo. Laconferma di Soria al dicastero <strong>del</strong><strong>la</strong> Salute, come spieghiamo accanto,fa ben sperare per <strong>la</strong> libertà di ricerca scientifica nel<strong>la</strong> peniso<strong>la</strong>iberica. Nel frattempo però cambiano an<strong>che</strong> i vertici <strong>del</strong><strong>la</strong>Conferenza episcopale spagno<strong>la</strong>: torna l’arcivescovo anti-ZapateroAntonio Rouco Vara<strong>la</strong>. Ultraconservatore, Vara<strong>la</strong> è il bracciodestro di Ratzinger in terra spagno<strong>la</strong>. Nel 2005 inaugurò una fortecontrapposizione con il primo governo Zapatero, sponsorizzando<strong>la</strong> manifestazione oceanica <strong>del</strong>le famiglie cattoli<strong>che</strong> contro<strong>la</strong> legge sulle nozze gay.La foto di Bernat Soria, ministro <strong>del</strong><strong>la</strong> Salute spagnolo,campeggia sul<strong>la</strong> prima pagina di Agenda Coscioni <strong>del</strong>l’agosto 2007.MARCO CAPPATOAgenda Coscioni, agosto 2007Quando il Vaticano aprì alle Nazioni Unite <strong>la</strong> crociata per <strong>la</strong> messa al bandomondiale <strong>del</strong><strong>la</strong> ricerca sulle cellule staminali embrionali, Luca Coscioni si appellòai massimi scienziati per reagire. Il Partito Radicale li invitò a prendere <strong>la</strong>paro<strong>la</strong> davanti ai membri <strong>del</strong><strong>la</strong> Commissione per i diritti umani <strong>del</strong>l'ONU aGinevra. Bernat Soria rispose per primo all'appello. Soria aveva <strong>la</strong>sciato <strong>la</strong>Spagna per andare a far ricerca libera a Singapore. Tornò nel suo Paese soloquando, forte di due milioni di firme contro i divieti all'uso di staminali embrionaliper combattere il diabete, ottenne le garanzie di poter andare avanticon i suoi esperimenti. Con noi a Ginevra, spiegò <strong>che</strong> <strong>la</strong> ricerca sulle staminaliè fondamentale per cercare una cura contro il diabete, una ma<strong>la</strong>ttia <strong>che</strong>colpisce oltre duecento milioni di persone nel mondo. E <strong>che</strong> per questo firmaval'appello di Luca. "El Pais", il più importante quotidiano spagnolo, dedicòa questo evento un'intera pagina. Nessun giornale italiano spese nemmenouna riga. Nel febbraio 2005, due giorni prima <strong>del</strong><strong>la</strong> morte di Luca, Soria intervenneal<strong>la</strong> Sessione costitutiva <strong>del</strong> Congresso Mondiale per <strong>la</strong> Libertà di Ricerca,par<strong>la</strong>ndoci <strong>del</strong><strong>la</strong> necessità di libera circo<strong>la</strong>zione di informazioni tra le retieuropee di scienziati. Bernat Soria è il "nostro" Ministro <strong>del</strong><strong>la</strong> salute: per storia,per obiettivi, per cultura. È il Ministro di una politica <strong>la</strong>ica e rivolta al futuro,quel<strong>la</strong> di Zapatero […].
CAMPAGNADI PRIMAVERAGERMANIA7STAMINALI EMBRIONALISe an<strong>che</strong> <strong>la</strong> Germania aprealle staminali embrionali…CARMEN SORRENTINOL’11 aprile scorso il Par<strong>la</strong>mentotedesco ha parzialmente attenuatogli effetti negativi <strong>del</strong><strong>la</strong>Stammzellgesetz, <strong>la</strong> legge <strong>che</strong> dal2002 rego<strong>la</strong> <strong>la</strong> ricerca sulle cellulestaminali embrionali in Germania.Tramite un rego<strong>la</strong>mento èstato modificato il cosiddetto Stichtag,il termine ultimo entro ilquale devono essere state prodottele cellule embrionali su cuisi può effettuare <strong>la</strong> ricerca. Taletermine inizialmente era fissatoal 1° gennaio 2002, anno di emanazione<strong>del</strong><strong>la</strong> legge. Le cellule,<strong>che</strong> pure ancora devono esserericavate da embrioni soprannumerarie all’estero, da ora possonorisalire al massimo al 1° maggio2007. La legge così modificataè stata definita forschungsfreundlich,letteralmente “amica <strong>del</strong><strong>la</strong>ricerca”, perché un termine piùvicino permetterà l’utilizzo dicellule meno vecchie quindi piùvitali e maggiormente adatte. Lamodifica è stata votata da 346 deputatisu 580. I voti contrari sonostati 228, solo sei gli astenuti. Inprecedenza i deputati avevanobocciato tanto <strong>la</strong> completa abolizione<strong>del</strong>lo Stichtag <strong>che</strong> il totaledivieto di ricerca sulle staminali.Fondamentale è stato il ruolo<strong>del</strong><strong>la</strong> comunità scientifica nelchiedere una revisione <strong>del</strong><strong>la</strong> leggein senso maggiormente favorevoleal<strong>la</strong> ricerca. Persino <strong>la</strong> cancellieraAnge<strong>la</strong> Merkel e <strong>la</strong> Ministraper <strong>la</strong> Ricerca scientifica AnnetteSchavan (ambedue CDU) sierano espresse a favore <strong>del</strong> provvedimento,mettendo per moltotempo a dura prova <strong>la</strong> tenuta <strong>del</strong>governo. Con <strong>la</strong> mozione ora approvata,presentata dai deputatiRené Roespel (SPD) e Ilse Aigner(CSU), è stato inoltre chiarito <strong>che</strong>gli scienziati tedeschi non si rendonopunibili partecipando aprogetti internazionali di ricercasulle staminali. La Chiesa cattolicasi è opposta fin dall’inizio adun cambiamento <strong>del</strong> termine ultimoper l'importazione. Il presidente<strong>del</strong><strong>la</strong> conferenza episcopaletedesca, Robert Zollitsch, hachiesto anzi un divieto totale <strong>del</strong><strong>la</strong>ricerca sulle cellule staminaliembrionali.Al<strong>la</strong> vigilia <strong>del</strong>l’approvazione <strong>del</strong>Settimo Programma Quadro per<strong>la</strong> Ricerca in Europa, <strong>la</strong> Germaniaera insieme all’Italia a capo <strong>del</strong>Cosa sono le cellule staminali embrionali?Una cellu<strong>la</strong> staminale è una cellu<strong>la</strong> <strong>che</strong> può dividersi, può proliferaree questo è importante, perché è una cellu<strong>la</strong> <strong>che</strong> può generareuna massa critica sufficiente a risolvere alcuni problemi;inoltre è in grado di differenziarsi, potrebbe essere trasformatain un altro tipo di cellu<strong>la</strong>. La conseguenza <strong>del</strong>le due primeproprietà è <strong>che</strong> <strong>la</strong> cellu<strong>la</strong> staminale potrebbe essere utilizzataper riparare un tessuto e per rimpiazzare una funzione <strong>che</strong>sia stata persa o compromessa in un paziente” (dall’interventodi Bernat Soria al primo incontro <strong>del</strong> Congresso Mondiale).Vescovi tedeschi: l’embrioneè persona, <strong>la</strong> ricerca è killer.10 aprile. Al<strong>la</strong> vigilia <strong>del</strong> dibattito al Bundestag sul<strong>la</strong> modifica <strong>del</strong><strong>la</strong>legge sulle cellule staminali, il presidente <strong>del</strong><strong>la</strong> Conferenza episcopaletedesca, mons. Robert Zollitsch, ha rivolto un appellocontro un allentamento <strong>del</strong><strong>la</strong> “rego<strong>la</strong> <strong>del</strong><strong>la</strong> scadenza”. “Una ricerca<strong>che</strong> utilizzi gli embrioni non è mai giustificabile”, ha dichiaratosecondo l’agenzia SIR. “L’embrione umano è persona fin dall’inizioe nessuno ha il diritto ad una guarigione <strong>che</strong> comporti <strong>la</strong> completastrumentalizzazione di terzi. In ciò non esistono spazi perun ripensamento”. “La vita umana non può essere uccisa ai fini diricerca. La libertà di ricerca non può essere contrapposta al<strong>la</strong> tute<strong>la</strong>fondamentale <strong>del</strong><strong>la</strong> vita”.blocco contrario al finanziamentodei progetti sulle cellule staminaliembrionali. La Germania haora fatto un notevole passo avantisoprattutto in termini di dialogotra <strong>la</strong> comunità scientifica equel<strong>la</strong> politica, mentre in Italia <strong>la</strong>legge 40 rimane proibitiva per <strong>la</strong>ricerca e i ricercatori italiani <strong>del</strong>tutto inascoltati.La Germania si è distinta negli ultimimesi an<strong>che</strong> per <strong>la</strong> nomina<strong>del</strong> nuovo Comitato etico <strong>che</strong> pureè stata ritardata, probabilmentedalle stesse polemi<strong>che</strong> <strong>che</strong>hanno riguardato <strong>la</strong> modifica<strong>del</strong><strong>la</strong> Stammzellgesetz. Il Comitatoavrà funzioni tanto consultive<strong>che</strong> informative rispetto al pubblico.I suoi 26 membri sono perlegge indipendenti e i loro nominativivengono suggeriti a metàtra il governo e il par<strong>la</strong>mento federale.La Ministra per <strong>la</strong> Ricercatedesca Annette Schavan ha dichiarato<strong>che</strong> <strong>la</strong> struttura <strong>del</strong> nuovocomitato è in linea con <strong>la</strong>prassi internazionale e <strong>che</strong> esso<strong>la</strong>vorerà in modo indipendentee in piena sovranità nei confronti<strong>del</strong> par<strong>la</strong>mento e <strong>del</strong> governofederale. L’accordo sul<strong>la</strong> nominae quello sul<strong>la</strong> revisione <strong>del</strong><strong>la</strong> leggesono stati raggiunti pressochécontemporaneamente, <strong>la</strong>sciandopensare non solo ad una ritrovatastabilità governativa ma forsean<strong>che</strong> ad un processo di riformain atto in Germania. Infatti oltreall’innovazione operata daquel paese con l’istituzione <strong>del</strong>nuovo Deuts<strong>che</strong>r Ethikrat, va rilevatocomunque <strong>che</strong> prima <strong>del</strong>suo scioglimento, a luglio 2007, ilprecedente comitato si era pronunciatoa favore di una revisione<strong>del</strong><strong>la</strong> legge sulle cellule staminaliembrionali. Un dibattito duratopoco più di sei mesi ha portatoai risultati <strong>che</strong> sono sotto inostri occhi e a cuore di tanti ricercatori.Juno, l’appropriazione indebitadi Giuliano FerraraGIANFRANCO CERCONEDa ogni favo<strong>la</strong> si può tentare di dedurreuna morale. Eppure, l’autore può aver<strong>la</strong>raccontata soltanto per il piacere di raccontar<strong>la</strong>;e <strong>la</strong> pretesa <strong>del</strong>l’ascoltatore ditrarne comunque un insegnamento, puòforzare il racconto, obbligarlo a esprimereun messaggio univoco, quando potrebbesuggerirne tanti altri, an<strong>che</strong> in contraddizionecon quello.In questo inconveniente mi pare <strong>che</strong> siaincorso Giuliano Ferrara, quando ha strumentalizzato– sia pure con finezza – il film“Juno”, a sostegno <strong>del</strong>le sue tesi antiabortiste.Il film racconta le vicissitudini di una ragazzadi quindici anni, <strong>che</strong> resta inaspettatamenteincinta dopo un rapporto sessualecon un coetaneo. E’ vero <strong>che</strong> dopoaver manifestato il proposito di abortire ciripensa, an<strong>che</strong> sfavorevolmente impressionatadal modo freddo e un po’ ruvidocon cui viene accolta da un’associazione disolidarietà alle donne.E, rispondendo all’annuncio su un giornale,preferisce affidare il nascituro a unacoppia sterile – due coniugi giovani, agiati,belli e simpatici – <strong>che</strong>, a prima vista, lesembra possano garantire a suo figlio unacrescita serena. (Aiutata evidentemente daleggi <strong>che</strong> non rendono molto complicatal’adozione).Ora: si può dire con certezza <strong>che</strong> l’autoreavrebbe biasimato l’aborto?Non mi pare; come non mi pare <strong>che</strong> egli sipreoccupi di giudicare <strong>la</strong> protagonista. Sa<strong>che</strong> ciò <strong>che</strong> conta in ogni buon racconto è<strong>che</strong> il comportamento <strong>del</strong> personaggio risulticonvincente e vivo, piuttosto <strong>che</strong> conformea un principio morale o a una tesipolitica.Da questo punto di vista, ciò <strong>che</strong> partico<strong>la</strong>rmentepersuade nel<strong>la</strong> ragazza è <strong>la</strong> compresenzadi spavalderia da un <strong>la</strong>to (linguaggioe humour sboccato, una determinazioneostentata), e di ingenuità dall’altro.La coppia ideale a cui vorrebbe affidare ilfiglio, non è forse una bel<strong>la</strong> favo<strong>la</strong> rassicurante,a cui un’adolescente vorrebbe tantocredere? E quando <strong>la</strong> ragazza si accorge<strong>che</strong> il marito di quel<strong>la</strong> coppia vorrebbe sedur<strong>la</strong>e forse trasferirsi a vivere con lei, nonsi ha l’impressione di un sogno <strong>che</strong> cada infrantumi, riportandoci a una realtà difficile,<strong>che</strong> non offre appigli sicuri, dove si puòcontare soltanto su se stessi, sul<strong>la</strong> propriaenergia e sul proprio senso pratico?Intendiamoci: il mondo in cui si muove Juno,a partire dal<strong>la</strong> sua famiglia, non è affattoostile. Ma <strong>la</strong> ragazza si trova comunquead affrontare un problema più grande <strong>del</strong><strong>la</strong>sua età; in ultima analisi, da so<strong>la</strong>. (Gli uomini,a partire dal suo boyfriend, risultanonegativamente <strong>la</strong>titanti).Va detto, <strong>che</strong> l’esito <strong>del</strong> suo percorso conasseconda gli auspici più tradizionalisti: ilbambino viene affidato a una donna so<strong>la</strong>(dopo <strong>che</strong>, en passant, <strong>la</strong> ragazza avevapensato di darlo an<strong>che</strong> a una coppia di lesbi<strong>che</strong>).Ecco allora un altro possibile messaggio:“Juno” è un film a favore <strong>del</strong>le nuove formedi famiglia!