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Manuale di coltivazione e prima lavorazione del lino ... - LaMMA-Test

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Linoaree in cui sono da temersi perio<strong>di</strong> siccitosi sia in <strong>prima</strong>vera che all’inizio<strong>del</strong>l’estate.4.4 Controllo <strong>del</strong>le infestanti e lotta ai parassitiL’ottenimento <strong>di</strong> un prodotto pulito dalle infestanti deve essere un obiettivocostante <strong>del</strong>l’agricoltore, sia perché le infestanti competono con la coltura ene ostacolano il pieno sviluppo, sia perché si possono ritrovare nelle paglie.Siccome la stigliatura non può eliminarle, esse si ritrovano mischiate a stoppee a fibre lunghe, deprezzando il valore <strong>del</strong> prodotto. Il <strong>di</strong>serbo chimico <strong>di</strong>ventaquin<strong>di</strong> in<strong>di</strong>spensabile e l’uso mirato dei prodotti può contribuire a limitare i costi<strong>del</strong>l’operazione. Sono da preferire i <strong>di</strong>serbi in pre-emergenza realizzabili conlinuron e lenacil (assorbibili sia per via ra<strong>di</strong>cale sia attraverso le foglie); tuttavia iprodotti risultati più efficienti sono quelli impiegati in post-emergenza allo sta<strong>di</strong>o<strong>di</strong> 15-20 cm <strong>di</strong> altezza <strong>del</strong>la coltura. Sono possibili miscele tra prodotti <strong>di</strong>versicon azione similare e in alcuni casi può risultare utile un doppio intervento.La <strong>coltivazione</strong> <strong>del</strong> <strong>lino</strong>, oltre ad un uso limitato <strong>di</strong> fertilizzanti, esige un usolimitato anche <strong>di</strong> pestici<strong>di</strong>, essendo poco attaccata da parassiti e predatori.Gli insetti più frequenti e dannosi sono le altiche (conosciuti come pidocchi,provocano danni rilevanti fino a 5 cm <strong>di</strong> sviluppo <strong>del</strong>le piantine) e i tripi<strong>di</strong>(piccolissimi insetti simili a mosche, visibili alla sommità <strong>del</strong>lo stelo). Le fortipiogge possono temporaneamente eliminare i parassiti. Vari funghi possonoattaccare il <strong>lino</strong> a <strong>di</strong>versi sta<strong>di</strong> vegetativi; la loro azione può essere ricondotta adue tipi <strong>di</strong> effetto: attacco precoce sulle giovani piantine e attacco tar<strong>di</strong>vo conil <strong>di</strong>sseccamento degli steli. Al primo gruppo appartengono Botrytis cinerea,agente <strong>del</strong> marciume grigio, il più dannoso dei parassiti, al secondo gruppoappartengono gli agenti <strong>del</strong>la bruciatura o scottatura Pythium sp., Asterocystisra<strong>di</strong>cis e Thielaviopsis basicola.Infine vanno ricordati oi<strong>di</strong>o e sclerotina. Il primo si riconosce per il feltro biancoed è favorito dalle semine tar<strong>di</strong>ve e dal secco <strong>prima</strong>verile, la sclerotina, invece, si<strong>di</strong>stingue per il micelio bianco che si sviluppa lungo il fusto e si può manifestareanche nel corso <strong>del</strong>la macerazione, sotto l’andana, in con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tàeccessiva.In Francia esiste il “<strong>lino</strong>metro”, un bastone centimetrato che viene piantato incampo e che in<strong>di</strong>ca i possibili interventi necessari, come segue:• 2cm – trattamento allo zinco• 7cm – <strong>di</strong>serbante per <strong>di</strong>cotiledoni• 20 cm – <strong>di</strong>serbante per graminacee• 50 cm – fungicida21

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