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Manuale di coltivazione e prima lavorazione del lino ... - LaMMA-Test

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Lino<strong>di</strong> macerazione può essere valutato meglio con la stigliatura <strong>di</strong> un campione <strong>di</strong>15-20 Kg <strong>di</strong> paglia.Il tempo <strong>di</strong> macerazione varia da alcuni giorni ad alcune settimane.Le andane alla conclusione <strong>del</strong> processo presentano, in generale, un coloregrigio-argenteo.Macerazione ad umido. Si immergono i fusti tagliati in acqua stagnante.Entro i primi quattro giorni parte <strong>del</strong>le sostanze solubili passano nell’acqua conproduzione <strong>di</strong> gas conseguente alla decomposizione <strong>del</strong>le pectine.Qualunque metodo <strong>di</strong> macerazione venga adottato, la macerazione è seguitadall’essiccamento degli steli (naturale o artificiale) <strong>prima</strong> <strong>di</strong> procedere allagramolatura (maciullatura <strong>del</strong>la paglia) e alla stigliatura, operazione con la qualesi separano le fibre tessili dal restante materiale corticale e legnoso. Segue lapettinatura con cui si eliminano i frammenti corticali e legnosi rimasti imbrigliatinelle fibre; la filaccia che se ne ricava (20-30%) viene quin<strong>di</strong> <strong>di</strong>stinta in fibrelunghe e corte.In Francia la resa me<strong>di</strong>a ad ettaro è <strong>di</strong> 6,8 tonnellate <strong>di</strong> paglia <strong>di</strong> <strong>lino</strong>, ma questapuò variare considerevolmente in base alle con<strong>di</strong>zioni climatiche al momento<strong>del</strong>la macerazione in campo. In Belgio la resa me<strong>di</strong>a è <strong>di</strong> 6,6 tonnellate adettaro, mentre nel Regno Unito è <strong>di</strong> 4,5 t/ha. Le con<strong>di</strong>zioni climatiche in Toscananon sono le più idonee per il <strong>lino</strong> e senza costosi interventi <strong>di</strong> concimazione,irrigazione, controllo <strong>del</strong>le infestanti e <strong>di</strong> eventuali malattie o parassiti,<strong>di</strong>fficilmente si otterrebbero rese superiori alle 4 t/ha.La produzione <strong>di</strong> seme, in una <strong>coltivazione</strong> <strong>di</strong> <strong>lino</strong> da fibra è me<strong>di</strong>amenteintorno a 0,9 t/ha (al 12% <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà), con valori che oscillano tra 0,5 e 1,5 t/ ha.Me<strong>di</strong>amente il 70% <strong>del</strong> prodotto raccolto è costituito da paglia, il 12% dal semeed il restante 18% dalla pula (Cremaschi, 1999).La paglia viene ritirata dai trasformatori che provvedono alla sua <strong>lavorazione</strong>per estrarre la fibra.In linea <strong>di</strong> massima dalla paglia raccolta si ottengono paglie macerate con unaper<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> peso <strong>di</strong> circa il 20-22%. Come si può osservare nella tabella 6, dallastigliatura <strong>del</strong> materiale macerato si ottengono il 12-15% <strong>di</strong> fibre lunghe ed il10-15% <strong>di</strong> stoppe, entrambe impiegate nell’industria tessile, ma con <strong>di</strong>versovalore. Il 50% è formato da materiali utili per lettiere (in Francia viene utilizzatasoprattutto per la lettiera dei cavalli), produzione <strong>di</strong> energia e pannelli; il 6-7 %da pagliuzze utili anche all’alimentazione <strong>del</strong> bestiame ed un altro 6-7% da scartie polveri. Al mantenimento <strong>del</strong>le buone caratteristiche <strong>del</strong>la filaccia concorresoprattutto il suo stoccaggio in magazzini idonei dove viene conservata con il7-8% <strong>di</strong> umi<strong>di</strong>tà.25

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