11.07.2015 Views

Manuale di coltivazione e prima lavorazione del lino ... - LaMMA-Test

Manuale di coltivazione e prima lavorazione del lino ... - LaMMA-Test

Manuale di coltivazione e prima lavorazione del lino ... - LaMMA-Test

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

Ramièpiù recenti (De Mastro, 1999) definiscono come ottimale un volume irriguostagionale <strong>di</strong> 2.000-2.500 m 3 ha -1 con turni <strong>di</strong> 15 giorni a partire dalla metà<strong>di</strong> giugno. Negli ambienti <strong>del</strong> centro-nord la coltura può essere condotta coninterventi irrigui <strong>di</strong> soccorso. limitati al periodo dopo il taglio estivo per favorirela ricrescita nel caso <strong>di</strong> perio<strong>di</strong> estivi particolarmente siccitosi.4.4 FertilizzazioneLa coltura <strong>di</strong> ramié, con una produzione annua <strong>di</strong> circa 20 t ha –1 <strong>di</strong> biomassaverde come somma <strong>di</strong> tre tagli annui, asporta circa 210 kg ha –1 <strong>di</strong> azoto, 10kg ha –1 <strong>di</strong> P 2O 5e 50 kg ha –1 <strong>di</strong> K 2O (De Mastro, 1999). È pertanto necessariorealizzare, nel primo anno e nelle annate successive, una concimazione <strong>di</strong>fondo con 100-120 kg ha –1 <strong>di</strong> azoto, 30-40 kg ha –1 <strong>di</strong> fosforo e 50-60 kg ha -1 <strong>di</strong>potassio. È consigliata, inoltre, la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> 30-40 kg ha –1 <strong>di</strong> azoto dopoogni raccolto. Stu<strong>di</strong> più recenti effettuati su colture <strong>di</strong> ramié nei primi sette annidall’impianto realizzate nella Toscana litoranea, hanno messo in evidenza che,a fronte <strong>di</strong> una produzione secca <strong>di</strong> circa 11 t/ha/anno come somma <strong>di</strong> due tagli,la coltura asporta circa 180 Kg ha –1 <strong>di</strong> azoto, 58 kg ha –1 <strong>di</strong> P 2O 5e 220 kg ha –1<strong>di</strong> K 2O. Le foglie e le cime sono responsabili <strong>del</strong> 69% <strong>del</strong>la quantità totale <strong>di</strong>azoto asportata dalla coltura. La produzione <strong>di</strong> steli secchi intorno a 6 t/ha/annocomporta una asportazione <strong>del</strong> 55% e 62% <strong>del</strong> fosforo e <strong>del</strong> potassio totaleasportato dalla coltura (Angelini e Maffei, 2000). In generale, relativamente allaresa in fibra, sembra che una buona <strong>di</strong>sponibilità <strong>di</strong> azoto e fosforo contribuiscaa determinare un incremento produttivo, mentre il potassio tende a migliorare lafinezza (Kim e Chung, 1993).4.5 Controllo <strong>del</strong>le infestanti e malattieIl ricorso a sarchiature consente un buon controllo <strong>del</strong>la flora infestante, nellafase particolarmente critica compresa tra il trapianto e la chiusura <strong>del</strong>lo spaziointerfilare.La coltura presenta in generale una buona capacità <strong>di</strong> controllo<strong>del</strong>le infestanti grazie all’elevato numero <strong>di</strong> steli prodotti per unità <strong>di</strong> superficie.In ambiente sub-tropicale una <strong>del</strong>le avversità più dannose per la coltura èrappresentato dalle larve <strong>di</strong> Cocytodes cerulea Guen. che si alimenta <strong>del</strong>le fogliee quin<strong>di</strong> ne compromette la produzione.Attacchi fungini da Cercospora brugianasono frequenti e abbastanza dannosi nelle aree dove la coltura è molto estesa(De Mastro, 1999). Nel nostro paese non sono state finora segnalate avversitàbiotiche e abiotiche <strong>di</strong> rilievo (Angelini, com. pers.)69

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!