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il modello di Schilling e la proposta di - Economia Aziendale Online

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Bor<strong>di</strong>gnon M. – L’analisi delle forze che favoriscono <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità: <strong>il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling e <strong>la</strong> <strong>proposta</strong> <strong>di</strong> un nuovo <strong>modello</strong>scomposizione e <strong>la</strong> ricombinazione <strong>di</strong> quest’ultimo, in quanto <strong>la</strong> per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzionalità sarebbeelevata. In altri termini, <strong>la</strong> specificità sinergica caratterizzante un sistema si traduce in unrapporto <strong>di</strong> sinergica specificità tra i componenti, che rende subottimale qualsiasi soluzionederivante da processi <strong>di</strong> <strong>di</strong>saggregazione e <strong>di</strong> ricombinazione, rispetto al<strong>la</strong> configurazioneoriginaria. Ogni componente e ogni rapporto tra i <strong>di</strong>versi componenti è specifico a quel datosistema, <strong>di</strong> conseguenza qualsiasi intervento <strong>di</strong> scomposizione e ricombinazione dell’architetturacomporterebbe una per<strong>di</strong>ta <strong>di</strong> funzionalità.Si comprende quin<strong>di</strong> che <strong>la</strong> separab<strong>il</strong>ità è funzione inversa del<strong>la</strong> specificità sinergica; epertanto, quanto più un sistema è caratterizzato da specificità sinergica, tanto meno tale sistematenderà verso <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rizzazione. La specificità sinergica determina quin<strong>di</strong> una spinta negativaverso <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità.In ogni caso, <strong>il</strong> grado <strong>di</strong> specificità sinergica <strong>di</strong> un sistema non costituisce una caratteristicaimmutab<strong>il</strong>e nel tempo. Le possib<strong>il</strong>i evoluzioni del sistema o le evoluzioni del contesto o <strong>il</strong>rapporto tra tali evoluzioni possono mo<strong>di</strong>ficare nel tempo <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> specificità sinergica. Nuoveconoscenze, tecnologie, ecc., possono infatti rendere i componenti presenti all’interno <strong>di</strong> unsistema più in<strong>di</strong>pendenti tra loro e meno de<strong>di</strong>cati, con <strong>la</strong> conseguente riduzione del grado <strong>di</strong>specificità sinergica. Viceversa, <strong>il</strong> contesto e <strong>il</strong> sistema possono evolvere in un modo tale dacomportare un incremento del<strong>la</strong> specificità sinergica e quin<strong>di</strong> una <strong>di</strong>minuzione del<strong>la</strong> separab<strong>il</strong>ità.Passando dal concetto più generale <strong>di</strong> sistema a quello più specifico <strong>di</strong> prodotto, Sch<strong>il</strong>lingin<strong>di</strong>vidua alcuni fattori che influiscono sul<strong>la</strong> separab<strong>il</strong>ità: <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> funzionalità legato al<strong>la</strong>specificità sinergica che caratterizza un prodotto e l’atteggiamento e <strong>la</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei clientiverso un sistema modu<strong>la</strong>re.Con riferimento al primo aspetto, maggiore è <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> funzionalità connesso al<strong>la</strong>specificità sinergica caratterizzante le interazioni e i legami tra i componenti, minore sarà <strong>la</strong>spinta <strong>di</strong> un prodotto verso <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità.Per quanto concerne l’atteggiamento e <strong>la</strong> pre<strong>di</strong>sposizione dei clienti verso un bene o serviziomodu<strong>la</strong>re, si pone in r<strong>il</strong>ievo come <strong>la</strong> separab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un sistema <strong>di</strong>penda anche dall’ut<strong>il</strong>ità derivantedal<strong>la</strong> sua scomposizione. In altri termini, non è sufficiente che un prodotto sia scomponib<strong>il</strong>e conper<strong>di</strong>te nulle o minime <strong>di</strong> funzionalità, ma è anche necessario che tale separab<strong>il</strong>ità sia richiesta opreferib<strong>il</strong>e per i clienti. Il livello <strong>di</strong> separab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong>pende quin<strong>di</strong> anche da quanto le possib<strong>il</strong>itàofferte dal<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità sono desiderab<strong>il</strong>i da parte del cliente. Il cliente nell’approcciarsi aiprodotti scomponib<strong>il</strong>i dovrà <strong>di</strong>sporre <strong>di</strong> una buona conoscenza in merito ai <strong>di</strong>versi tipi <strong>di</strong>componenti e a come questi ultimi interagiscono tra loro, altrimenti non sarà in grado <strong>di</strong> sfruttarele opportunità e i benefici offerti dal<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità, soprattutto dal<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità in uso (Baldwin &C<strong>la</strong>rk, 1997). Si comprende quin<strong>di</strong> che quanto più <strong>il</strong> cliente <strong>di</strong>spone <strong>di</strong> conoscenze in merito al<strong>la</strong>- © 2003 p. 14

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