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il modello di Schilling e la proposta di - Economia Aziendale Online

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Bor<strong>di</strong>gnon M. – L’analisi delle forze che favoriscono <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità: <strong>il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling e <strong>la</strong> <strong>proposta</strong> <strong>di</strong> un nuovo <strong>modello</strong>consentire <strong>di</strong> <strong>di</strong>fferenziare <strong>il</strong> prodotto in tutti i mo<strong>di</strong> appena elencati. Una struttura modu<strong>la</strong>re,infatti, da un <strong>la</strong>to, grazie al<strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> intervenire in modo localizzato sull’architettura <strong>di</strong>prodotto, può consentire sia <strong>di</strong> aggiornare <strong>il</strong> prodotto migliorandone così le prestazioni, sia unamaggiore riparab<strong>il</strong>ità e, dall’altro, può garantire una maggiore affidab<strong>il</strong>ità grazie allo standard <strong>di</strong>modulo. La possib<strong>il</strong>ità poi <strong>di</strong> ottenere configurazioni <strong>di</strong> prodotto <strong>di</strong>verse partendo dal<strong>la</strong>combinazione <strong>di</strong> un set definito <strong>di</strong> moduli permette all’impresa <strong>di</strong> offrire una varietà elevata abasso costo. Al cliente, inoltre, un approccio modu<strong>la</strong>re può garantire un certo gradopersonalizzazione, consentendogli, per esempio, l’opportunità <strong>di</strong> essere coinvolto nel<strong>la</strong> scelta deimoduli che compongono <strong>il</strong> prodotto (personalizzazione del<strong>la</strong> configurazione <strong>di</strong> prodotto) oad<strong>di</strong>rittura <strong>di</strong> partecipare al<strong>la</strong> definizione delle specifiche e al<strong>la</strong> creazione <strong>di</strong> uno o più moduli(personalizzazione <strong>di</strong> modulo). Tuttavia, sebbene <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità consenta in più mo<strong>di</strong> <strong>di</strong><strong>di</strong>fferenziare l’offerta dell’impresa, nel<strong>la</strong> realtà si può notare come non <strong>di</strong> rado le imprese per<strong>di</strong>fferenziarsi si avvalgano <strong>di</strong> una struttura integrale. Ciò in quanto molto spesso un prodottocaratterizzato da un’architettura integrale risulta più <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da imitare e consente livelli <strong>di</strong>performance più elevati 17 .Un ulteriore aspetto da prendere in considerazione è lo sta<strong>di</strong>o del ciclo <strong>di</strong> vita in cui si trova<strong>il</strong> prodotto. Le spinte verso <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità, possono variare <strong>di</strong> natura e <strong>di</strong> intensità a seconda che <strong>il</strong>prodotto sia in fase <strong>di</strong> introduzione, sv<strong>il</strong>uppo, maturità, saturazione o declino 18 . Ad esempio,quando <strong>il</strong> bene o servizio si trova in fase <strong>di</strong> maturità/saturazione, in genere, sia l’imprese che iconsumatori, anche se con gra<strong>di</strong> <strong>di</strong>versi, <strong>di</strong>spongono <strong>di</strong> maggiori conoscenze in merito alprodotto e alle sue problematiche. Inoltre, è in questa fase che risulta sempre più necessarioproporre delle varianti <strong>di</strong> prodotto, al fine <strong>di</strong> far fronte, da un <strong>la</strong>to, alle nuove richieste dei clienti,i quali, <strong>di</strong>sponendo <strong>di</strong> una maggior consapevolezza delle caratteristiche del prodotto e delle loroesigenze in re<strong>la</strong>zione al bisogno che quest’ultimo va a sod<strong>di</strong>sfare, si sono fatti più esigenti e,dall’altro, al<strong>la</strong> necessità delle imprese <strong>di</strong> contrastare <strong>il</strong> rallentamento delle ven<strong>di</strong>te. In più, è17 La maggiore <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> imitazione dei prodotti integrali può essere per esempio ricondotta al<strong>la</strong> mappatura dellere<strong>la</strong>zioni (tra componenti e tra componenti e funzioni) partico<strong>la</strong>rmente complessa (come si è r<strong>il</strong>evato nel paragrafo 1,è questa una delle peculiarità dei sistemi integrali), che rende meno agevoli eventuali processi <strong>di</strong> riverse engineeringda parte dei concorrenti.Per quanto riguarda le prestazioni, rispetto all’architettura modu<strong>la</strong>re, quel<strong>la</strong> integrale può garantire livelli <strong>di</strong>performance maggiori in quei prodotti le cui caratteristiche rendono necessari rapporti de<strong>di</strong>cati tra gli specificicomponenti (specificità sinergica <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling, 2000).18 Il ciclo <strong>di</strong> vita <strong>di</strong> prodotto rappresenta uno schema concettuale che considera le variazioni delle quantità <strong>di</strong>prodotto vendute in re<strong>la</strong>zione al trascorrere del tempo. Il ciclo <strong>di</strong> vita può essere riferito ad una specifica variante <strong>di</strong>prodotto realizzata da una determinata impresa, ad una marca, ad un settore, ecc., e <strong>la</strong> lunghezza delle fasi <strong>di</strong> cui sicompone (introduzione, sv<strong>il</strong>uppo, maturità, saturazione e declino) può variare in re<strong>la</strong>zione al<strong>la</strong> situazioneconsiderata. È importante precisare che tali fasi hanno una valenza meramente descrittiva e nel<strong>la</strong> realtà nonpresentano dei confini definiti. Inoltre, <strong>il</strong> ciclo <strong>di</strong> vita non è soltanto <strong>il</strong> risultato dello sv<strong>il</strong>uppo “naturale” del mercato,ma <strong>di</strong>pende anche dalle strategie <strong>di</strong> marketing adottate dalle imprese. Non <strong>di</strong> rado infatti, l’obsolescenza dei prodottiè provocata e programmata dalle stesse imprese.- © 2003 p. 26

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