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il modello di Schilling e la proposta di - Economia Aziendale Online

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Bor<strong>di</strong>gnon M. – L’analisi delle forze che favoriscono <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità: <strong>il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling e <strong>la</strong> <strong>proposta</strong> <strong>di</strong> un nuovo <strong>modello</strong>interazioni tra i componenti sono de<strong>di</strong>cati e quin<strong>di</strong> tali da rendere subottimale qualsiasi soluzionederivante da processi <strong>di</strong> <strong>di</strong>saggregazione e <strong>di</strong> ricomposizione/ricombinazione, rispetto al<strong>la</strong>configurazione originaria. Di conseguenza <strong>il</strong> grado <strong>di</strong> separab<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un sistema sarà tanto minore,quanto più un sistema è caratterizzato da specificità sinergica. Si può quin<strong>di</strong> comprendere che <strong>la</strong>contrapposizione tra in<strong>di</strong>pendenza e specificità sinergica contribuisce a determinare <strong>il</strong> grado <strong>di</strong>scomponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> un sistema e quin<strong>di</strong> <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> modu<strong>la</strong>rità <strong>di</strong> quest’ultimo.Figura 4 – In<strong>di</strong>pendenza e specificità sinergicaArchitetturamodu<strong>la</strong>rein<strong>di</strong>pendenzaArchitetturaintegralespecificità sinergicaseparab<strong>il</strong>itàInseparab<strong>il</strong>ità obassa separab<strong>il</strong>itàLa migrazione <strong>di</strong> un sistema verso una struttura modu<strong>la</strong>re o integrale <strong>di</strong>pende anche dal<strong>la</strong>natura e dal<strong>la</strong> quantità delle risorse <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i. Tra le risorse più importanti e necessarie perun’impresa, vi sono certamente <strong>il</strong> tempo, <strong>il</strong> patrimonio <strong>di</strong> re<strong>la</strong>zioni (rapporti con i fornitori,sbocchi <strong>di</strong> mercato, cliente<strong>la</strong> fidelizzata, ecc.), le <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità finanziarie e le risorse umane, conle loro conoscenze competenze e capacità. La realtà attuale, caratterizzata da una complessitàcrescente e da un’elevata pressione competitiva (sia globale che locale), rende sempre più scarse,oltre che cruciali, le risorse appena citate. Sempre <strong>di</strong> più un’impresa per far fronte a tali carenze<strong>di</strong> risorse deve instaurare delle alleanze con altre imprese. Soltanto in questo modo le aziendepotranno ridurre i tempi <strong>di</strong> risposta al mercato, far fronte agli ostacoli <strong>di</strong> tipo finanziario, superarei propri limiti cognitivi e contare su un patrimonio <strong>di</strong> re<strong>la</strong>zioni più elevato. Come è già statoevidenziato, un approccio modu<strong>la</strong>re agevo<strong>la</strong> e incentiva lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazioni tra imprese.Inoltre, non soltanto <strong>la</strong> carenza <strong>di</strong> risorse, ma anche <strong>la</strong> <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> risorse <strong>di</strong>fferenziate daparte delle imprese crea <strong>la</strong> necessità (oltre che una maggiore ut<strong>il</strong>ità) <strong>di</strong> instaurare delle alleanze.Infatti, quanto più le aziende presentano competenze, capacità e conoscenze <strong>di</strong>verse, tanto piùelevati saranno i benefici derivanti da una loro eventuale col<strong>la</strong>borazione. In genere, quin<strong>di</strong>, unascarsa <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> risorse o <strong>la</strong> presenza <strong>di</strong> risorse e competenze <strong>di</strong>fferenziate da parte delleimprese favoriscono l’adozione del<strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità. Tuttavia, anche in presenza <strong>di</strong> una scarsa<strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> risorse da parte dell’impresa, l’adozione <strong>di</strong> una struttura integrale potrebberisultare in alcuni casi preferib<strong>il</strong>e. Ciò potrebbe accadere, ad esempio, qualora lo sv<strong>il</strong>uppo e <strong>la</strong>gestione <strong>di</strong> un’architettura integrale richiedesse minori risorse <strong>di</strong> quante ne richiederebbe invece- © 2003 p. 30

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