Bor<strong>di</strong>gnon M. – L’analisi delle forze che favoriscono <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità: <strong>il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling e <strong>la</strong> <strong>proposta</strong> <strong>di</strong> un nuovo <strong>modello</strong>prestigio dell’offerta <strong>di</strong> un’azienda. Diverse considerazioni possono essere svolte con riferimentoagli obiettivi <strong>di</strong> leadership. Infatti sia <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità che l’integralità possono minare o proteggere<strong>il</strong> potere <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> un’impresa. Da un <strong>la</strong>to, un approccio integrale può consentire adun’azienda <strong>di</strong> <strong>di</strong>fendere <strong>il</strong> proprio potere <strong>di</strong> mercato, rendendo i propri prodotti meno preda <strong>di</strong>imitazioni. I prodotti modu<strong>la</strong>ri, al contrario, sono spesso più fac<strong>il</strong>mente imitab<strong>il</strong>i. Dall’altro, <strong>la</strong>modu<strong>la</strong>rità può contribuire ad aumentare <strong>il</strong> potere <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong> un’impresa, offrendo aquest’ultima <strong>la</strong> possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> <strong>di</strong>ffondere <strong>il</strong> proprio standard <strong>di</strong> interfaccia, possib<strong>il</strong>ità chesuccessivamente può permettere sia <strong>di</strong> imporre le proprie scelte sul mercato, sia <strong>di</strong> ottenerevantaggi <strong>di</strong> compatib<strong>il</strong>ità con altri prodotti. Le minori opportunità offerte in questo senso daun’architettura integrale, potrebbero, in determinate situazioni, minare <strong>il</strong> potere <strong>di</strong> mercato <strong>di</strong>un’impresa. Inoltre, <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità, favorendo lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazioni e l’instaurazione <strong>di</strong>alleanze, può rendere più forte <strong>la</strong> posizione <strong>di</strong> un’impresa sul mercato. Sempre con riferimentoagli obiettivi, altrettanto importante risulta <strong>il</strong> legame tra i <strong>di</strong>versi tipi prodotto offerti daun’azienda. Se l’offerta <strong>di</strong> quest’ultima presenta ad esempio prodotti caratterizzati da unacomplementarietà tale da richiedere un’interconnessione tra loro, un approccio modu<strong>la</strong>repotrebbe risultare più conveniente.Infine, si ritiene fondamentale considerare <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> complessità del sistema. Come è giàstato r<strong>il</strong>evato, <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità ha tra i suoi fini principali <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> complessità 19 . Taleaffermazione potrebbe indurre erroneamente a pensare che, <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rizzazione <strong>di</strong> un sistema ètanto più necessaria e auspicab<strong>il</strong>e, quanto più quest’ultimo presenta livelli <strong>di</strong> complessità elevati.Una struttura modu<strong>la</strong>re, infatti, attraverso <strong>la</strong> scomposizione (logica o fisica) <strong>di</strong> un sistema insubsistemi, consente <strong>di</strong> far fronte al<strong>la</strong> complessità, semplificando sia le interazioni tra icomponenti, sia <strong>la</strong> mappa delle re<strong>la</strong>zioni tra componenti e funzioni. Tuttavia, a livello empirico sipuò notare come finora i prodotti caratterizzati da un’elevata complessità presentinoun’architettura più integrale che modu<strong>la</strong>re. Ciò in quanto, spesso, i prodotti caratterizzati da unastruttura semplice sono più fac<strong>il</strong>mente modu<strong>la</strong>rizzab<strong>il</strong>i (le re<strong>la</strong>zioni tra i <strong>di</strong>versi componenti sonopiù definite, <strong>il</strong> rapporto tendente al<strong>la</strong> biunivocità tra componente e funzione è più fac<strong>il</strong>e dain<strong>di</strong>viduare o quantomeno più fac<strong>il</strong>e da creare), mentre nel caso <strong>di</strong> prodotti molto complessi losv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> un approccio modu<strong>la</strong>re può risultare molto costoso e <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>e da attuare. Così comeper <strong>la</strong> flessib<strong>il</strong>ità, anche in questo caso sembra esservi quin<strong>di</strong> un paradosso: <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità hacome fine principale <strong>la</strong> riduzione del<strong>la</strong> complessità, tuttavia può accadere che sistemi19 La complessità può essere definita come <strong>la</strong> caratteristica <strong>di</strong> un oggetto derivante, da un <strong>la</strong>to, dall’elevato numero<strong>di</strong> parti <strong>di</strong> cui è composto quest’ultimo e, dall’altro, dal<strong>la</strong> natura indeterminata, varia e variab<strong>il</strong>e delle numeroseinterazioni tra le parti costituenti l’oggetto stesso. «Complex system […] [is] one made up of <strong>la</strong>rge number of partinteract in non simple way» [Simon, 1962, 16]. La complessità presenta come elementi caratterizzanti <strong>la</strong> varietà, <strong>la</strong>variab<strong>il</strong>ità e l’incertezza ed è allo stesso tempo causa ed effetto <strong>di</strong> fattori quali: <strong>la</strong> mancanza o l’obsolescenza delleinformazioni; l’ambiguità; <strong>la</strong> vaghezza, ossia <strong>la</strong> <strong>di</strong>fficoltà <strong>di</strong> <strong>di</strong>stinguere in modo preciso gli aspetti del modo reale; <strong>la</strong>razionalità limitata.- © 2003 p. 32
Bor<strong>di</strong>gnon M. – L’analisi delle forze che favoriscono <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità: <strong>il</strong> <strong>modello</strong> <strong>di</strong> Sch<strong>il</strong>ling e <strong>la</strong> <strong>proposta</strong> <strong>di</strong> un nuovo <strong>modello</strong>caratterizzati da una complessità elevata risultino <strong>di</strong>ffic<strong>il</strong>mente modu<strong>la</strong>rizzab<strong>il</strong>i. Da taliconsiderazioni si comprende che, per motivi <strong>di</strong>versi, un elevato livello <strong>di</strong> complessità può portareallo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> un approccio sia modu<strong>la</strong>re che integrale.5.3 Le <strong>di</strong>namiche e le interazioni tra sistema e contesto e <strong>il</strong> livello <strong>di</strong> adattamentoreciproco tra questi ultimiDopo aver considerato singo<strong>la</strong>rmente alcuni dei fattori e delle variab<strong>il</strong>i che possono influire sullivello <strong>di</strong> modu<strong>la</strong>rità <strong>di</strong> un sistema, si ritiene fondamentale analizzare gli effetti che tali fattori etali variab<strong>il</strong>i possono creare nel loro reciproco interagire. Come è già stato r<strong>il</strong>evato, undeterminato fattore può, non soltanto comportare al tempo stesso spinte sia negative che positiveverso <strong>la</strong> modu<strong>la</strong>rità, ma anche esercitare <strong>di</strong>rettamente o in<strong>di</strong>rettamente un livello <strong>di</strong> influenza piùo meno elevato sugli altri fattori. In più, <strong>la</strong> natura e <strong>il</strong> numero dei fattori e i loro effetti sonovariab<strong>il</strong>i, a causa del<strong>la</strong> continua evoluzione del sistema, del contesto e del rapporto tra questiultimi. Di conseguenza, per in<strong>di</strong>viduare e comprendere le forze che spingono un sistema adassumere una struttura più modu<strong>la</strong>re o più integrale, non è sufficiente analizzare le caratteristichedel sistema e quelle del suo contesto. È necessario osservare anche come tali caratteristiche nelloro evolversi e nel loro reciproco interagire si influenzano a vicenda. Inoltre, <strong>la</strong> stessa soluzionestrutturale <strong>di</strong> un sistema (più modu<strong>la</strong>re o più integrale) indotta dal<strong>la</strong> spinta derivante dadeterminati fattori, può comportare delle ripercussioni sull’intensità <strong>di</strong> questi ultimi e quin<strong>di</strong>anche sui loro effetti.Sul<strong>la</strong> base <strong>di</strong> tali considerazioni, si svolgono qui <strong>di</strong> seguito alcune brevi riflessioni in meritoalle possib<strong>il</strong>i interazioni tra le caratteristiche del contesto e quelle del sistema. Certamente, anchecon riferimento alle sole caratteristiche che sono state qui proposte, non è possib<strong>il</strong>e consideraretutte le interazioni e gli effetti da esse derivanti. Ci si limita pertanto a presentare qualcheesempio, al fine <strong>di</strong> evidenziare l’ambiguità e <strong>la</strong> variab<strong>il</strong>ità degli effetti che possono derivare dalrapporto tra sistema e contesto e dall’evoluzione delle caratteristiche <strong>di</strong> questi ultimi.Ad esempio, nuove conoscenze o lo sv<strong>il</strong>uppo <strong>di</strong> alcune innovazioni tecnologiche possonocontribuire a rendere un sistema meno complesso. Ciò consente <strong>di</strong> comprendere meglio le<strong>di</strong>namiche <strong>di</strong> re<strong>la</strong>zione tra i <strong>di</strong>versi componenti del sistema, ponendo, <strong>di</strong> conseguenza, le basi peraumentare <strong>la</strong> sua separab<strong>il</strong>ità. Tale aumento del grado <strong>di</strong> separab<strong>il</strong>ità, incrementando <strong>il</strong> livello <strong>di</strong>modu<strong>la</strong>rità del sistema, da un <strong>la</strong>to, può garantire in modo più flessib<strong>il</strong>e e meno costoso unamaggiore varietà delle soluzioni <strong>di</strong> prodotto <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>i, che può comportare a sua volta uncambiamento nelle esigenze e nelle richieste dei consumatori (<strong>la</strong> domanda, ad esempio, potrebbe<strong>di</strong>ventare più eterogenea) e, dall’altro, grazie alle maggiori possib<strong>il</strong>ità <strong>di</strong> col<strong>la</strong>borazione offerte daun approccio modu<strong>la</strong>re, potrebbe rendere per un’impresa meno problematica <strong>la</strong> sua <strong>di</strong>sponib<strong>il</strong>ità- © 2003 p. 33