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Pagina singola_1A - natural stone info

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Notizie / News<br />

decisione (per ora) importante:<br />

LA POLVERE DI MARMO<br />

È SOLTANTO UN RIFIUTO<br />

INERTE<br />

.<br />

Parere favorevole dalla conferenza<br />

Stato-Regioni all’emendamento richiesto<br />

dal Veneto per la classificazione<br />

della polvere di marmo nella<br />

categoria ‘rifiuto inerte’ non soggetto<br />

ad analisi preventiva.<br />

L’accoglimento dell’emendamento<br />

prevede la possibilità di mantenere<br />

le condizioni attualmente vigenti per<br />

il conferimento dei ‘’rifiuti derivanti<br />

dalla lavorazione della pietra’’ nelle<br />

discariche per rifiuti inerti senza essere<br />

sottoposti ad accertamento<br />

analitico, in quanto già conformi ai<br />

criteri previsti per tale smaltimento.<br />

Questa decisione permette al Ministero<br />

per l’Ambiente, rappresentato<br />

alla conferenza dal sottosegretario<br />

Stefano Stefani, di approntare le<br />

nuove normative regionali che escludano<br />

gli obblighi altrimenti esecutivi<br />

qualora lo scarto del taglio della pietra<br />

fosse stato soggetto alla decisio-<br />

Lo sviluppo<br />

della collaborazione<br />

sino-italiana anche<br />

per il settore lapideo.<br />

questa rubrica si trova continuamente aggiornata in italiano e inglese su: www.acimm.it<br />

ne comunitaria entrata in vigore il 16<br />

luglio scorso.<br />

La sollecitazione che avrà valore nazionale<br />

è stata fatta dall’Associazione<br />

Industriali della provincia di<br />

Vicenza, la quale ha evidenziato che<br />

il taglio delle pietre <strong>natural</strong>i è un re-<br />

siduo “<strong>natural</strong>e”.<br />

Niente di pericoloso dunque<br />

Il solo comparto vicentino con 150<br />

mila tonnellate di rifiuti lapidei all’anno<br />

evita così oltre 8.000 analisi inutili<br />

che avrebbero influito un notevole<br />

aggravio in termini di costi.<br />

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Una delegazione cinese con i vertici<br />

della Shanghai Stone Association<br />

guidata dalla dott.sa Judy Wen è attesa<br />

in Italia alla fine di settembre<br />

per incontrare l’Associazione<br />

Costruttori Italiani Macchine Marmo<br />

e Affini (Acimm), l’Associazione Italiana<br />

Forniture per Marmisti<br />

(Assofom) e l’Associazione Marmisti<br />

della Regione Lombardia.<br />

Gli argomenti fanno seguito agli incontri<br />

già avvenuti a Pechino e<br />

Shanghai sul futuro del settore<br />

lapideo e le opportunità di allaccia-<br />

re contatti diretti<br />

così come auspica<br />

il primo ministro<br />

cinese<br />

Wen Jiabao nello<br />

sviluppo delle<br />

relazioni sinoitaliane:<br />

1) approfondire<br />

ulteriormente la reciproca fiducia politica<br />

e promuovere le relazioni di<br />

partnership strategico;<br />

2) accelerare il passo della cooperazione<br />

commerciale ed ampliare i<br />

settori degli investimenti e del com-<br />

mercio;<br />

3) sviluppare gli scambi nei settori<br />

umanistici come la cultura, l’istruzione,<br />

il turismo ed i mass media, al fine<br />

di dare un nuovo significato alle relazioni<br />

bilaterali.<br />

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La ridefinizione di un testo di legge<br />

sui “Criteri di ammissibilità dei<br />

rifiuti in discarica”, si è posta a<br />

seguito delle difficoltà sorte nell’applicazione<br />

del D.M. 13 marzo<br />

2003.<br />

La nuova versione, riprendendo i<br />

contenuti di una Direttiva Comunitaria,<br />

prevede che i “rifiuti derivanti<br />

dalla lavorazione della pietra” debbano<br />

essere sottoposti ad una caratterizzazione<br />

preventiva per poter<br />

essere conferiti in discarica. Se tale<br />

modifica venisse approvata, comporterebbe<br />

per l’intero comparto del<br />

marmo e dei graniti un notevole<br />

aggravio in termini di costi, vista la<br />

complessità e la frequenza delle<br />

analisi cui gli scarti delle lavorazioni<br />

verrebbero sottoposti.<br />

Costi ingiustificati, visto che tali ‘”rifiuti’’<br />

provengono da processi produttivi<br />

assolutamente consolidati e effettuati<br />

su materiali <strong>natural</strong>i e quindi<br />

con caratteristiche sostanzialmente<br />

omogenee e ampiamente note.<br />

Senza considerare che, pur essendo<br />

un settore produttivo particolarmente<br />

produttivo, negli ultimi anni ha<br />

risentito di una preoccupante<br />

flessione, dovuta alla forte concorrenza<br />

dei paesi emergenti ed il sempre<br />

maggiore utilizzo di rivestimenti<br />

alternativi in edilizia.<br />

Per tale motivo l’Unione delle Regioni<br />

ha predisposto, su sollecitazione<br />

del Veneto, un documento di osservazione<br />

alla bozza di D.M. predisposta<br />

dal Ministero dell’Ambiente, che<br />

prevede la possibilità di mantenere<br />

le condizioni attualmente vigenti.<br />

La legge sarebbe entrata in vigore il<br />

16 luglio scorso, ma grazie all’intervento<br />

dell’Associazione vicentina e<br />

del sottosegretario del Ministero<br />

dell’ambiente Stefani è stato deciso<br />

di rimandarla al dicembre prossimo.<br />

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