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lettere Questa rubrica è a disposizione dei lettori per commenti e proposte<br />

Gilberto Cecchini, Presidente dell’Asmave l’Associazione<br />

dei marmisti veronesi che raggruppa un<br />

centinaio di iscritti, risponde all’editoriale del Presidente<br />

Acimm Ivano Spalanzani pubblicato sul numero<br />

scorso:<br />

il testo del precedente editoriale:<br />

I dati della produzione sempre più negativi, il Pil che<br />

cala, i problemi con l’Europa, l’energia che ci costa dal<br />

25 al 35% in più rispetto agli altri paesi europei, l’interesse<br />

straniero verso le nostre banche e con loro, verso<br />

il nostro risparmio e verso le <strong>info</strong>rmazioni in possesso<br />

degli istituti di credito italiani.<br />

Solo per dire alcune delle “disgrazie” che affliggono il<br />

nostro Paese.<br />

Cosa si può fare? Cose tipo il decreto sulla competitività<br />

con ben poche soldi!? Diminuirà l’IRAP ed il costo del<br />

lavoro? Se si, di quanto e quando?<br />

Nel frattempo però, sempre in funzione della<br />

competitività vengono emanate leggi, leggine, regolamenti,<br />

disposizioni, circolari interpretative che piovono<br />

sempre più pesantemente sulle piccole e medie imprese:<br />

tipiche sia del nostro settore lapideo che anche, in<br />

gran parte, sugli stessi costruttori di macchine.<br />

Leggi pensate e scritte per grandissime aziende che<br />

non ci sono basate su una realtà che non c’è più, o di<br />

cui è rimasto ben poco, leggi che potrebbero essere<br />

adatte ad imprese dai 1000 dipendenti in su e che invece<br />

sono applicate da aziende con 5, 10, 50 dipendenti<br />

che rappresentano il 99,4% del nostro sistema produttivo.<br />

Diventate tutti grandi o grandissimi! Ci dicono. Siete troppo<br />

piccoli. Bene, nella realtà vediamo invece i grandi<br />

diventare sempre più piccoli!! Le leggi le facciamo per i<br />

grandi, ci dicono, dovete crescere, e intanto “massacrano”<br />

i “piccoli” con mille burocratismi inutili ed incomprensibili,<br />

coprendosi ben più del dovuto dietro l’Europa,<br />

e tutti a carico del sistema produttivo e delle famiglie.<br />

Ora le famiglie non ce la fanno più ed il sistema<br />

produttivo, quello che può, “delocalizza”.<br />

Non andate via, ci dicono.<br />

Restate in Italia. Chi manterrà domani se andate via,<br />

tutto l’apparato burocratico? Come faremo senza di voi?<br />

Chi manterrà le migliaia e migliaia di consulenti imposti<br />

per legge a carico produttivo italiano?<br />

Allora ci chiediamo. Chi avrà il coraggio di ripristinare le<br />

condizioni per lasciare lavorare il popolo italiano. Chi<br />

avrà il coraggio di dire basta a chi continua a tenere le<br />

ganasce al sistema produttivo italiano. Chi avrà il coraggio<br />

di far vincere la creatività del popolo italiano produttore<br />

contro la grande creatività del popolo italiano<br />

burocrate. Questo è il vero scontro del nostro e nel nostro<br />

paese.<br />

Per noi piccoli, medi, grandi imprenditori il vero scontro<br />

non è destra contro sinistra, polo contro unione, nord<br />

contro sud, ma il vero scontro che viviamo tutti i giorni è<br />

appunto la nostra creatività contro la creatività di chi fa<br />

di tutto per bloccarci. Basti pensare che la sola legge<br />

626 prevede ben 15 diversi istituti di controllo ed ognuno<br />

può dire cose diverse dall’altro.<br />

Chi avrà il coraggio di legiferare per il sistema produttivo<br />

che c’è e non per uno che non c’è mai stato e non ci<br />

sarà mai.<br />

Per ora non riusciamo ad individuare nessuno che abbia<br />

questo coraggio.<br />

Per ora il sistema produttivo italiano è perdente contro<br />

chi, senza senso dello Stato e senza alcun concetto del<br />

BENE COMUNE vuole solo e soltanto sfruttarlo.<br />

Ma sta diventando sempre più difficile. Gli imprenditori<br />

si stanno sempre più stancando e la produzione<br />

cala........... Speriamo nello stellone!<br />

4<br />

○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○ ○<br />

Condivido pienamente quanto è stato espresso dal Presidente Acimm<br />

in relazione alla difficoltà burocratica che riscontriamo quotidianamente<br />

nel nostro lavoro.<br />

Purtroppo però il nostro è un settore legato prevalentemente alla piccola<br />

media industria, con tutti i benefici ma anche i limiti che questo comporta.<br />

Benefici che abbiamo apprezzato negli anni scorsi, anni che hanno dato<br />

tante soddisfazioni alle nostre aziende, ma purtroppo anche limiti che<br />

stiamo vivendo oggi nel quotidiano, dove si notano aziende statiche<br />

sotto il piano dell’investimento, soprattutto commerciale.<br />

Ognuno è troppo preso dalla propria realtà per poter dedicare tempo e<br />

passione alla causa burocratica che così è diventata per noi un limite<br />

quasi invalicabile.<br />

Aver passato anni nei quali l’unico nostro problema era quello di come<br />

riuscire a produrre e non come cercare di vendere ci ha portato a fregarcene,<br />

scusate il termine, di quello che il nostro governo stava elaborando<br />

come leggi.<br />

Ci scontriamo ogni giorno con leggi fatte per aziende di dimensioni importanti,<br />

non rispecchiando affatto quella che è la realtà, fatta di aziende<br />

medie o addirittura piccole ed a conduzione spesso familiare.<br />

E’ quasi la stessa situazione che viviamo noi all’interno della nostra<br />

associazione, dove ogni singolo consigliere è stato liberamente eletto e<br />

dedica alla causa comune il proprio tempo e la propria passione.<br />

Detto questo entro nel merito che può avere una associazione come<br />

Asmave, un’ente che ha saputo rinnovarsi ed aggiornarsi che si rende<br />

attiva fornendo servizi, anche impegnativi, ai propri associati.<br />

Abbiamo avuto modo di notare proprio come ultimamente vi sia un ritrovato<br />

interesse verso l’associazionismo, come ci sia una ritrovata voglia<br />

nel confrontarsi e nel mettersi in discussione.<br />

Da questi incontri è nato il progetto legato alla<br />

certificazione CE dei materiali sia per uso esterno<br />

che interno, un progetto che ci sta dando molte soddisfazioni<br />

in quanto siamo l’unica Associazione che<br />

si sta muovendo in questa direzione.<br />

Per capire l’importanza di quanto stiamo eseguendo<br />

basti pensare che una prova completa su un<br />

singolo materiale costa 2.300 euro, che moltiplicata<br />

per i circa 60 materiali che si stanno testando<br />

dimostrano quanto grande sia il nostro impegno per<br />

quest’anno.<br />

Noi siamo riusciti a ritagliarci una nostra nicchia,<br />

un campo dove altre associazioni non operano ed<br />

è per questo che i nostri associati sono in continua crescita.<br />

Asmave è consapevole che si tratta solo di poca cosa raffrontato a<br />

problematiche ben più importanti come quanto è stato detto all’inizio,<br />

però è un’Associazione che sa quali sono i propri limiti e quali i doveri<br />

nei confronti dei propri associati.<br />

Questo progetto, assieme ad altri di sicuro interesse che sarò lieto di<br />

illustrare in altra occasione, rappresenta un servizio che in molte ditte<br />

stanno dimostrando di apprezzare. (Lo dimostra il numero di aziende<br />

nostre associate in continua crescita nonostante il particolare momento<br />

che stiamo vivendo.)<br />

Penso che anche in periodi come questo si possa trovare un lato positivo<br />

che io intravedo nella ritrovata voglia di volersi parlare e confrontare<br />

al fine di poter far valere come settore, e non come singolo, le proprie<br />

ragioni verso chi ci governa... ovviamente sperando sempre nello<br />

stellone....<br />

Gilberto Cecchini - Presidente Asmave

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