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Paolo Martegani - Etruria design

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22<br />

Progetti&Realizzazioni<br />

Marcel Duchamp, Collage.<br />

Bar Ficus. Progetto di un locale ad Agrigento.<br />

Bar Ficus. Projekt eines öffentlichen Lokals in Agrigento (Sizilien)<br />

e lontane tra loro riesce ad esasperare quel sapiente<br />

effetto di spaesamento che di lì a poco assurgerà a principio<br />

guida della poetica surrealista.<br />

Poi arriva Matisse e la tecnica del ritaglio punta ad esprimere<br />

la “gioia di vivere”. Bando alla sovversione, alla provocazione,<br />

alla scalpitante voglia di trasfigurare le norme<br />

della pittura, com’era accaduto fino allora, il collage assume<br />

un’aura più mite ed estetica.<br />

Tra i progetti presentati, un altro interessante esempio d’incrocio<br />

tra ricerca cromatica e collage di materiali è il Bar Ficus.<br />

Nella nostra percezione non incidono solo le condizioni<br />

di luce. Noi vediamo i colori in modo diverso anche a<br />

seconda di quelli circostanti o adiacenti. I colori sortiscono<br />

una specie di effetto avanti-indietro tra loro e sulla percezione<br />

dei loro rapporti, un effetto noto come “contrasto<br />

simultaneo”. Quando due colori complementari vengono<br />

a contatto, il loro accentuato contrasto ci fa vedere una<br />

specie di luccichio. Inoltre, se circondiamo di colori diversi<br />

una medesima tonalità di grigio, questo sembra assumere<br />

una vaga sfumatura del colore che gli sta intorno.<br />

È sul contrasto simultaneo che si basa l’armonia cromatica<br />

della parete del bar, in cui campeggia un rettangolo<br />

di piastrelle verdi su uno sfondo color glicine.<br />

Il tutto è arricchito da un gioco di forme geometriche,<br />

materiali e textures giustapposti come in un collage.<br />

Nel progetto Città del Mare, il progettista spiega così il<br />

suo intervento: “L’intento principale del progetto è stato<br />

quello di riqualificare l’intero villaggio Città del Mare,<br />

costruito negli anni Settanta e poi ristrutturato negli anni<br />

2000. Durante questa ristrutturazione, si sono incontrate e<br />

intrecciate due necessità differenti: il voler rimodernare<br />

alcuni servizi pur mantenendo la “sicilianità” intrinseca nel<br />

luogo. L’utilizzo di maioliche locali unite alla piastrella diamantata<br />

di ETRURIA <strong>design</strong> che, in alcune tinte, richiama<br />

la ceramica tradizionale, ha permesso di esprimere questo<br />

connubio.In particolare, il bar e la piazza su cui si<br />

affaccia, rappresentano il luogo tipico dello svolgimento<br />

della vita e delle abitudini degli abitanti. All’interno, si è<br />

deciso di utilizzare piastrelle più moderne rispetto alle<br />

maioliche usate negli altri locali, e di richiamare con la<br />

loro tinta unita blu intenso e la loro tridimensionalità, il<br />

colore e la fluttuazione del mare. L’unione con il legno<br />

delle finiture, richiama l’idea del ponte di una nave, con<br />

riferimenti architettonici alla prua”.<br />

I riferimenti all’acqua, alla prua di una nave, sono presenti<br />

come elementi iconografici legati indissolubilmente alla<br />

natura del luogo. Così l’interno diviene specchio dell’esterno,<br />

nello spazio fisico che accoglie il visitatore sono presenti<br />

tutti gli elementi del viaggio e del confronto dell’uomo<br />

con la natura: uno dei temi interpretati dal Romanticismo.<br />

Nel dipinto “Il viandante sul mare di nebbia” (Caspar<br />

David Friedrich, 1811), viene ritratto di spalle un uomo,<br />

solitario, la sua posizione evoca la parte inconscia e<br />

nascosta di se stesso. Affacciato su un mare di nebbia,<br />

come dalla prua di una nave che copre un intero paesaggio,<br />

è lì ad osservare il tutto. Si avverte inconfondibilmente<br />

un senso di sublime meraviglia e sgomento di fronte<br />

all’immensità dell’universo.<br />

Questo senso ci è dato anche dall’uso di colori con tonalità<br />

tali da creare uno stacco tra il primo piano e lo sfondo.<br />

Il dipinto rappresenta uno dei manifesti del romanticismo:<br />

l’uomo è assorto nella contemplazione dell’infinito,<br />

di qualcosa che sublima la comprensione umana.<br />

Il tema dal rapporto con la natura e con il paesaggio, seppure<br />

in un’accezione più stemperata, legata ad un’idea di<br />

convivenza armonica più che di sublime contemplazione,<br />

è centrale anche nell’iconografia della pittura nostrana:

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