12.07.2015 Views

foto M.Topini - Campo de'fiori

foto M.Topini - Campo de'fiori

foto M.Topini - Campo de'fiori

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

<strong>Campo</strong> de’ fiori 19uoghi, figure, personaggiIl Tevere da Ponte Sistopiù ritrovato.La maggior parte degli acquarelli della Romasparita, il numero esatto è 93, sono oggicustoditi presso il Museo di Roma a PalazzoBraschi in Piazza San Pantaleo con affacciosu Piazza Navona, i rimanenti 26 si trovanopresso il restaurato Museo di Roma inTrastevere, già Museo del Folklore, in PiazzaSan Egidio. Alle opere di Ettore Roesler Franzsi attribuisce un valore documentario nonsoltanto per quelle che rappresentano laRoma ante ristrutturazioni urbanistiche iniziatedopo il 1870, ma anche perché l’artistadescrive con dovizia di particolari la vita quotidianadi una Roma avente ancora dimensionedi grosso paese così, nelle opere dedicateal Tevere, sono messi in risalto i mestierie le attività legate al fiume che in queglianni rappresentava la via di comunicazionepiù importante, era sulle barche e sugli zatteroniinfatti che arrivava in città ogni tipo dimerce, i porti di Ripetta e di Ripa Grandeerano luoghi di grande traffico, nel primoapprodavano le merci provenienti dallaSabina e dall’Umbria mentre il secondo eraaperto ai grandi traffici del Mediterraneo.Analogamente, in altri dipinti sono raffiguratii mestieri e le attività di pertinenza femminilequali la filatura, la cernita della farina, lalavatura dei panni, in molti acquarelli questisono raffigurati stesi alle finestre per mezzodi piccoli cappi di spago pendenti dalla cordaprincipale e, naturalmente quelle di pertinenzamaschile come il maniscalco, ilcapraio, l’ombrellaio; numerosi i particolari diarredo urbano quali le targhe stradali dipintesui muri, le insegne delle botteghe e delleosterie, queste ultime segnalate da una frasca,in genere un ramo consistente di alloro,da una bandiera rossa, da un cerchio dibotte o dalla ruota di un carro.Nei quadri di questo artista le edicole votive,le c.d. Madonnelle, poste sulle facciate dellecase o in corrispondenza degli incroci di strade,molto spesso circondate da ex voto dilatta a forma di cuore o tavolette dipinte conla raffigurazione dell’evento miracoloso, daosservare che il lume che ardeva davanti aqueste edicole rappresentava l’unica formadi illuminazione notturna di molte straderomane.L’artista era profondamente innamorato dellatecnica dell’acquarello che privilegiò semprerispetto alle altre e questa sua predilezione èvalidamente testimoniato dal contenuto diuna sua lettera pubblicata nel 1880 sul giornaleil Popolo romano indirizzata al direttore,in quella occasione così si esprimeva EttoreRoesler Franz:“…ho letto con piacere nella Tua rivista artisticale giuste osservazioni per la poca oniuna considerazione nella quale si tiene l’acquarellonell’esposizione di Piazza delPopolo…“…è’ veramente deplorevole che, dopo losviluppo che ha preso a Roma questo ramodella pittura, si debba ancora considerarlocome un ninnolo dell’arte ed assegnargli intutte le esposizioni l’ultimo posto…“…è poi doppiamente doloroso che s’inducauno a mandarvi i propri lavori per vederli poiesposti in una luce che non è luce…“…tu sai quanto io abbia fatto e faccia affinchél’acquarello prenda un posto notevole franoi, come lo ha di già altrove…“…ti sarò perciò sempre grato ogni qualvoltati adopererai per togliere certi pregiudizi, chepurtroppo dominano ancora il campo…Ciò detto, bisogna doverosamente aggiungereche EttoreRoesler Franz fuil pittore dell’ottocentoromanoche più si affermòall’estero eAdolfo Scalpellifu il suo unicoallievo, un giovanepittore tiburtinoche per testamentoereditòdal Maestro tutti isuoi bozzetti, glischizzi, i disegnie gli acquarellinon ancora completati.Adolfo ScalpelliTorre Frangipanemorì giovanissimo, aveva appena ventinoveanni allorquando cadde sull’Altopiano dellaBainsizza durante la prima guerra mondiale,proprio per la sua prematura scomparsa leopere di questo straordinario allievo delgrande Maestro sono molto rare, qui ricordiamoi quadri raffiguranti alcune vedute diRoma come i ruderi della Via Appia Antica, lac.d. Sedia del Diavolo, la Campagna Romanae le vedute di Villa d’Este a Tivoli, città dovei due pittori si erano conosciuti e dove EttoreRoesler Franz aveva fissato la sua secondaresidenza acquistando anche una casa.Tivoli con le sue bellezze artistiche e naturalilo affascinò non poco ed egli la ritrasse neipunti e nei luoghi più belli e caratteristiciinoltre, il suo soggiorno, lo legò ancora di piùa questa città tanto che, con voto unanimeespresso dal Consiglio Comunale il 6 febbraio1903, gli fu conferita la cittadinanza onorariatiburtina; molto bella e di grande valore lapergamena realizzata per l’occasione daGiuseppe Cellini.Il grande acquarellista dell’ottocento morì aRoma nella sua abitazione di Piazza SanClaudio, il 26 marzo 1907.Porto di Ripetta

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!