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foto M.Topini - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori 29Cuore e MotorediAlessandro SoliCe ne accorgiamo soloquando comincia a perdercolpi, quando i battitidiventano irregolari,quando il nostro corpo,motore perfetto, richiedel’intervento di un bravomeccanico e di una officinaspecializzata. E’ ilnostro cuore,che findalla nascita ciha regalatochilometrie chilometri,attraversopercorsitortuosi,ma non ci ha mai lasciatoper strada.Abbiamo fatto scrupolosamente tutti i tagliandia di-sposizione, regolando la sua velocità,così elevata negli anni giovanili e neglianni degli amori travolgenti; poi abbiamoregolato i freni, per riuscire a fermarci intempo davanti agli ostacoli che la vita manmano ci ha messo davanti. Certo con unmotore simile, siamo stati attenti a curareanche la carrozzeria, cercando di mantenerlasempre nuova e preservandola dalla ruggineinesorabile che avanza negli anni. Ecco ancorabatte, ancora scatta e va su di giri quandopercorre la pista dell’amore, ma quando purtroppo,rallenta davanti alla strada bagnata dalacrime umane, solo allora, ti rendi conto cheuna revisione è necessaria, se vuoi evitare latraumatica demolizione.CORE E AMOREQuanno diventi vecchio e fai faticatrascinannote pe’ annà avanti ne’ la vita,aricordete sempre amico amica,che stai a giocà da solo, sta partita.Er banco se lo tiè stretto er core,che da sempre batte e se commove,facenno ancora rima con amore,speranno de potè dì parole nove.Poi, scopri le carte e vedi ch’ai sbajato,nun ci’anno più lo stesso colore,aripenzi a quanno ai ‘ncominciato,speranno che vincesse core e amore.Er core corbaipasseChe t’è successo, core mio che battimale?Pe corpa tua me trovo all’ospedale.E doppo tacche, analisi e prelievi,n’antro poco e quasi te spegnevi.Quann’eri giovine, battevi forte forte,e alle regazze me facevi fa la corte,mò, che quasi sempre vai a rilento,me fai stà male dieci vòrte e cento.Pe’ fortuna che c’è ‘a cardiochirurgiache ggiusta tutto senza dì buggìa.E quanno te credevi se fermasse,mò arifunziona … grazie a du’ baipasse!poesie di Alessandro Soli

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