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foto M.Topini - Campo de'fiori

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42<strong>Campo</strong> de’ fioriL’angolo ... cin cin diLetizia ChilelliCon questo nuovo incontro, inizieremo adimmergerci in modo più concreto nelmondo dell’eno-gastronomia.Prenderemo, quindi, in esame le varie fasidi un pranzo, cercando di abbinare almeglio cibo e vino.AntipastiQuesta prima “categoria”, che stiamoprendendo in considerazione, come sappiamo,è molto vasta per poter suggerireabbinamenti precisi; di solito si servonoalimenti non troppo speziati, né troppograssi, ma con buona sapidità, quindi ciorienteremo su vini bianchi leggeri, conuna fresca acidità, come ad esempio unMarino, un Frascati, oppure vini rosaticome il Montepulciano d’Abruzzo, o, orientandocisui rossi un Pinot Nero.Paste AsciutteIn questo caso si dovrà prestare attenzioneal tipo di condimento utilizzato.Con sughi che non presentano una quantitànotevole di grassi, come ad esempiosughi a base di pesce o verdure, ci si indirizzeràsu vini bianchi possibilmente nonaromatici.Con salse elaborate ad esempio sughi abase di carne, è consigliabile un rosso giovane,poiché la sensazione di astringenzadovuta ai tannini presenti nei vini invecchiatinon si “sposa” con la componenteacida del pomodoro.MinestrePer le zuppe opteremo per vini bianchi nonstrutturati, che non vadano quindi a contrastarené a coprire le delicatezza di unavellutata o di una zuppa a base di verdure.Per le minestre, il discorso cambia soprattuttose ci troviamo di fronte ad un brododi gallina,dove la componente predominantesarà l’untuosità, qui allora ci “serviamo”di un abbinamento tradizionaleEmiliano, ci orienteremo infatti su di unLambrusco, che contribuirà ad “asciugare”la nostra cavità orale dalla sensazione di“scivolosità”.Nelle minestre con presenza di salsiccia eingredienti “untuosi” ci indirizzeremo suirossi giovani.PesceAnche qui si dovrà tener presente il discorsodella preparazione, con ricette semplicie poco elaborate, la nostra scelta cadrà suivini bianchi giovani, leggeri e di mediastruttura.Se invece la nostra ricetta richiede preparazionee ingredienti più complessi, saliremodi struttura anche per quello cheriguarda la nostra bottiglia.La scelta infatti cadrà su vini bianchi dibuon corpo, vini spumanti e alcune volteanche rosati.Con pesci come Tonno e Pesce Spada,quindi con una componente grassa, ci siorienterà su vini rossi giovani, con unabuona acidità senza però il passaggio inlegno (la componente dolciastra non vad’accordo con i tannini).Con i molluschi crudi tanto di moda ultimamente,ormai è di rito, servire vini aromatici,in modo specifico il Moscato (soche sembra assurdo, ma provateci!).Per i crostacei ci si orienterà su bianchi dimedia struttura.Altro discorso per il pesce affumicato, dovepossiamo andare sul sicuro senza sbagliare,servendo un Riesling.Per il discorso frittura ci dovremo spostaresu vini bianchi con una punta di aromaticità,ma la nota importante è che sianomaturi, componente che servirà a contrastarei residui di olio presenti nella nostrabocca esaltando però la sensazione di dolcezzadata dalla frittura stessa.Per ora mi fermo qui, nel prossimo numero,continueremo a parlare di altri abbinamentiche ci potranno servire per rendere inostri pasti ancora più gustosi!Protegge i tuoi valoriSilvia Malatesta - Via S. Felicissima, 2501033 Civita Castellana (VT)Tel.0761.599444 Fax 0761.599369silviamalatesta@libero.it

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