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CapriReview_30_a.20100708104435.pdf

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[Personaggi]tamente mondate dopo un paziente lavorodi cucina, erano state allineate da Amelio suun muretto nella previsione di un loro utilizzoda parte di Beuys per un grande lavoroda tempo progettato. A parte l’impresa nefastadel gatto, comunque, in quello stesso annonacque proprio lì uno dei più efficaci lavoridi Beuys, il multiplo Capri Batterie, costituitoda un piccolo cubo di legno sormontatoda una lampadina gialla, nel cui vanointerno, a vista, c’è un limone fresco chedeve essere continuamente sostituito nonappena sia divenuto troppo vizzo. A VillaQuattro Venti nacque anche Scala napoletana,un lavoro costituito da una tipica scala apioli triangolare rinvenuta in un campoadiacente, il cui montante di sostegno Beuysaveva sostituito con un fildiferro assicurato aun pezzo di tufo che ne garantiva l’equilibrio.E ancora, a Villa Quattro Venti Beuyse Amelio avviarono tutto il lavoro che sarebbepoi sfociato nella grande mostra “PalazzoRegale” a Capodimonte.Lucio Amelio era solito aprire le sue casecapresi a una moltitudine di ospiti. CyTwombly, Robert Rauschenberg, GerhardRichter, Keith Haring, Robert Mapplethorpee numerosi altri artisti, critici e curatoridi musei e gallerie vi giungevano damezzo mondo. Col tempo, Lucio avevamaturato una sua propria mitologia caprese,imperniata in particolare sulla figura delbarone Jacques d’Adelsward Fersen e forseancor più sulla sua magnifica dimora, VillaLysis. A quel tempo, la villa era in uno statodi completo abbandono, sorvegliata inmodo bizzarro da una inquietante custode.Tutto era stato trafugato, persino le piastrelledella cosiddetta “sala dell’oppio”. Trai riti imposti da Amelio ai suoi ospiti, c’eraper l’appunto una quasi quotidiana sgroppatafino a Villa Lysis, che non di rado, datele abitudini del padrone di casa, avevaDA “OMAGGIO A LUCIO AMELIO” - MAZZOTTA ED.luogo nelle prime ore del pomeriggio, circostanzache, come si può capire, raddoppiavala fatica della salita. Ma Amelio eratetragono e rigorosamente abitudinario. Ilsuo vecchio motto “Keine Experimente”contemplava per esempio il fatto che a cenasi andasse esclusivamente da Gemmaoppure da Paolino; qualche raro strappo allaregola poteva essere ammesso per Luigi aiFaraglioni nel caso di peraltro sporadiche efulminee puntate balneari; ma poi ovviamentec’erano altre occasioni in cui il cenacolodell’arte finiva in accoglienti dimoreprivate, come quelle di Graziella Buontempoo di Bruno e Antonella Pisaturo, oppuresulla barca di Mario Valentino.L’amore per la mitica Capri dei tempi d’oroispirò a Lucio, negli ultimi tempi, il desideriodi fare qualcosa per recuperare Villa Lysis,e di varare la pionieristica associazioneche ne portò il nome, presieduta dal biografodi Fersen, lo scrittore francese RogerPeyrefitte, prontamente convocato per l’occasionesull’isola.DA “OMAGGIO A LUCIO AMELIO” - MAZZOTTA ED.Lucio Amelio e John Gilette davanti a una teladel trittico di Warhol “Fate presto” ricavatodalla prima pagina de “Il Mattino”(foto di Fabio Donato).Above, Lucio Amelio and John Gilette in frontof Warhol’s triptych “Fate presto” created fromthe front page of “Il Mattino”(photo by Fabio Donato).64

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