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CapriReview_30_a.20100708104435.pdf

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[Arte]Dotato di un innatosenso del colore,nei suoi dipinti Castelloanticipò soluzioniformali dell’astrattismo.A sinistra, “Pesci”tempera su cartadel 1933 e, accanto,“Mondo marino”olio su tela del 1954.Castello had an innatesense of colour,and anticipatedabstractionist ideas ofform in his paintings.Left, “Fish”, a temperapainting on paper from1933 and far left, “Seaworld”, an oil paintingon canvas from 1954.no dopo è già nella hall dell’albergo doverisiede Castello, riempie di lodi i suoi quadrie promette di introdurlo nell’ambienteartistico parigino, dove l’artista capreseincontra Robert Delaunay e Vantongerloo.Sono anni intensi per il suo lavoro, efecondi di frequentazioni, anche grazie allavicinanza con il circolo di artisti chefondano la rivista Abstraction et Crèation,punto di riferimento per i pittori astrattidell’epoca. Nel 1934, dopo l’ascesa di Hitlere il trionfo del nazismo, abbandona laGermania e decide di tornare in patria,dove avrà un momento di notorietà nellacapitale grazie ad una mostra personale allagalleria di Anton Giulio Bragaglia, mal’adesione all’astrattismo negli anni del“ritorno all’ordine” lo pone in una posizioneappartata rispetto al clima culturaledel tempo. Torna a vivere a Capri dove siriconcilia con una figurazione espressionista,vicina al tratto energico e vitale di Picasso.Dipinge figure femminili e animali,quasi a voler sottolineare il ritorno alla dimensioneprimitiva e agreste dell’isola.Frequenta soprattutto scrittori e poeti, estringe un forte rapporto con Ungaretti.Soltanto oggi, dopo più di quarant’annidalla sua scomparsa, è possibile rileggere ilsenso dell’avventura di Castello, grazie aduna serie di mostre antologiche che hannorivelato la forza di una pittura capace diunire la vitalità del Mediterraneo con le lineeprecise e rarefatte dell’arte nordica. ■Abstraction et Création, a point of reference forabstract painters of the time. In 1934, followingthe rise of Hitler and the triumph of Nazism, heleft Germany and decided to return home,where he achieved a moment of fame in Rome,with a personal exhibition in the gallery of AntonGiulio Bragaglia; but his adherence toabstractionism during the years of the “return toorder” left him in an isolated position withregard to the cultural climate of the time. Hewent back to live in Capri where he becamereconciled with an expressionist representation,close to Picasso’s vital and energetic style. Hepainted female figures and animals, almost as ifhe wished to underline his return to theprimitive, rustic aspect of the island. He spenthis time mainly with writers and poets, andestablished a close relationship with Ungaretti.It is only now, more than forty years after hisdeath, that is it possible to revisit Castello’ssense of adventure, thanks to a series ofanthological exhibitions which have revealed thepower of a painter who was able to combine thevitality of the Mediterranean with the precise,rarefied lines of Northern art. ■70

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