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Comunità in ascolto - Coccaglio

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Comunità aperta150 anni d’ItaliaRiscoprire i valori ripartendodalla Costituzionea cura di M<strong>in</strong>a Mart<strong>in</strong>elliAuspichiamo che il 150esimo anniversario dell’Unitàd’Italia non si limiti alla questione se festeggiare omeno il 17 marzo (ben altri problemi dovremmo affrontare!),ma si sappia cogliere l’occasione per riscoprire ivalori che possono contribuire a creare un’autentica coesionesociale del popolo italiano. Senza <strong>in</strong>ventare nulla d<strong>in</strong>uovo, ma ripartendo dalla Costituzione.Proponiamo una riflessione del presidente prov<strong>in</strong>cialedelle ACLI bresciane, Roberto Ross<strong>in</strong>i, per ricordare questi150 anni anche con questa pag<strong>in</strong>a di storia che ancoraoggi ci accompagna e apre alla speranza di una societàpiù libera e più giusta.In Italia siamo andati a scuola, siamo assistiti per lasalute, possiamo aprire un’impresa, un negozio, possiamodecidere cosa fare da grandi, scegliere, possiamo liberamentepregare ed esprimere il nostro pensiero. In altreparti del mondo non è così. In Italia è così. E questo nonderiva da un miracolo, non nasce dal nulla, ma nasce dauna precisa volontà e da una storia.Più di 60 anni fa, alcuni italiani, sulle macerie di unaguerra e di un governo totalitario, trovarono la forza discrivere un patto, un patto da proporre a tutti gli italiani.Era lo straord<strong>in</strong>ario progetto di dotare ogni cittad<strong>in</strong>o italianodi alcuni diritti <strong>in</strong>cancellabili.Questi uom<strong>in</strong>i agivano <strong>in</strong> un Paese <strong>in</strong> cui erano stati cancellatidei diritti, un Paese, dopo la guerra, povero, <strong>in</strong>debolito,stanco e considerato <strong>in</strong>affidabile.Questi uom<strong>in</strong>i erano anche moltodiversi tra loro. C’erano uom<strong>in</strong>i dipensiero come Rossetti, La Pira,Benedetto Croce, Calamandrei; maanche uom<strong>in</strong>i d’azione come AchilleGrandi, primo presidente e fondatoredelle ACLI. C’erano uom<strong>in</strong>i di s<strong>in</strong>istracome Togliatti, ma anche uom<strong>in</strong>i dicentro come Lazzati e uom<strong>in</strong>i del pensieroliberale come Luigi E<strong>in</strong>audi.C’erano cattolici e c’erano laici. C’eranouom<strong>in</strong>i del nord come Alcide de365Gasperi, ma anche uom<strong>in</strong>i del sud come Aldo Moro.C’erano tanti uom<strong>in</strong>i, ma c’erano anche le primedonne <strong>in</strong> politica, come Nilde Jotti e come la brescianaLaura Bianch<strong>in</strong>i. Si, c’erano anche i bresciani: ricordiamoStefano Bazoli, Ludovico Mont<strong>in</strong>i, Pietro Bulloni.Tutte queste persone cercavano ciò che poteva unirli, nonciò che li poteva dist<strong>in</strong>guere. Tutte queste persone credevanoche si potesse costruire un Paese migliore e per questor<strong>in</strong>unciarono agli <strong>in</strong>teressi particolari, a quelli piùpiccoli, a quelli di cui ognuno di loro poteva essere portatore.L’esperienza della Costituzione è stata dunqueun‘esperienza di unità, una stagione durante la qualegli Italiani scelsero cosa lo Stato dovesse fare per loro eper i loro figli. E’ stata un’esperienza per elencare unaserie di valori <strong>in</strong> cui tutti gli Italiani si potessero riconoscereed essere orgogliosi.In una storia così lunga come quella italiana ci sonoanche le sofferenze, come il periodo del fascismo, del terrorismo,delle stragi di mafia, ma ci sono anche le gioie,le soddisfazioni quando cioè lo scontro è superato dallavolontà di guardare al futuro.La Costituzione è l’immag<strong>in</strong>e di un’Italia che nondifende i privilegi ma che si apre e diventa <strong>in</strong>clusiva,promuove tutti coloro che si sentono di partecipare aqueste grande offic<strong>in</strong>a, a prender partea un lavoro comune, quotidiano, dicostruire un Paese migliore.Forse proprio per questo il 1° articoloafferma che l’Italia è fondata sul lavoro,cioè sull’opera creatrice di tutti e diciascuno.E’ l’opera di un’Italia che deve ritornarea credere <strong>in</strong> se stessa.Sul sito "http://www.italianisidiventa.it"www.italianisidiventa.it è possibileapprofondire la riflessione.

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