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Scarica pdf - Centro Pio La Torre

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Il via è stato dato con il Villaggio Ruffiniper il quale è stato speso quasi un miliardoVerso il 1950 Mannino e Sorci (Società Immobiliare Siciliana) trattaronocon il Comune per il rilascio di un certificato di suolo edificabileper tutto il parco ai fini dell'esenzione delle tasse di registrodell'atto da stipulare. Sorci e Mannino erano quindi interessati all'interoparco, che poi invece in parte venne di fatto acquistato direttamentedall'Università.Riescono ad avere il certificato nonostante il vincolo a verde. Si arrivaal progetto di facoltà agraria - Relazione contraria dell’Uff. LL.PP. - ma si inaugura lo stesso l'edificio.Nel 1951, spunta fuori il progetto del Villaggio S. Rosalia e caseEscal. Ci troviamo di fronte ad un piano colossale di speculazioneche come ha detto il prof. Virga al Consiglio «vede effettivamentein maniera unitaria il problema delle zone di ampliamento conquello del centro urbano».Lo schema del piano ormai è questo: realizzare profitti enormidalla valorizzazione di aree lontanissime come quella della VillaTasca; deportare in massa la popolazione dei quartieri popolariin agglomerati satelliti; affrontare con un vasto piano lo sfruttamentodelle aree dei quartieri interni, una volta cacciata via lapovera gente.Questo programma per quanto riguarda il Rione Monte di Pietàviene portato avanti dalla Immobiliare attraverso l’I.R.E. e la Bonedil.Che fa l'Amministrazione Comunale di fronte a tali fatti? Cercadi agevolarli per quanto può. Fa agire l'immobilismo da padrone.L'I.R.E.-Palermo, figlio dell’Immobiliare, ha lanciato ilconcorso per la sistemazione del Rione Monte di Pietà.Si tratta di alcuni milioni di spesa. Ma l'I.R.E.-Palermo ha affrontatoqueste spese come se ormai fosse deciso che spettaad esso e solo ad esso occuparsi del modo in cui si deve risanareil Rione Monte di Pietà.Il progetto vincitore di questo concorso è basato sui tre puntibasilari della stipulazione di cui sopra esposto. Infatti è previstolo sfollamento della popolazione che attualmente abita in quelquartiere e la trasformazione in centro direzionale amministrativodella zona a valle della via Papireto fino alla altezza dellaparallela a via Maqueda.Fra l'altro, dovrebbe esserci il Palazzo della Regione (a propositola Regione non ha comprato Villa D'Orleans? Non ha banditoil concorso per fare suoi edifici in Piazza Castelnuovo?).I vincitori di questo progetto sono i signori Lenti e Settembrini,ingg. romani della Immobiliare e di due palermitani Caronia eZiino (quest'ultimo cugino del Presidente della Regione). Maperché l'Immobiliare è così sicura? Perché gli amministratoridel Comune ed il Presidente della Regione hanno approvatoquesto progetto? Infatti a pag. 5 del bando di concorso si leggeche il Presidente della Commissione è il Sindaco di Palermo ene fanno parte il prof. Virga, l'ing. Nicoletti ed un rappresentantepersonale del Presidente della Regione on. Franco Restivo.Ma da chi è costituito questo Istituto per il risanamento edilizio?Sappiate che il Presidente fondatore è l'on. Antonio Pecoraro,cognato dell'on. Restivo, e che il vicepresidente è il dott. GiovanniLo Monte che stranamente ci ricorda il Consiglio di Amministrazionedella Cassa di Risparmio.Ecco perché non si sente il bisogno di fare il piano regolatoredi Palermo: perché il piano regolatore lo andrà facendo pianopiano l'Immobiliare con le sue appendici locali incamerandoessa miliardi e distribuendo alcune decine di milioni ai suoiamici locali.Le zone di ampliamento che noi dovremmo qui approvare diceil prof. Virga sono qualche cosa di più di un semplice studio equalcosa di meno di un piano regolatore.(“L’Unità della Sicilia” del 18 settembre 1954)12 2agosto2010 asud’europa

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