L’esperienza come consigliere comunalefu occasione di crescita politica e personaleVillaggio Ruffini avvia l’esperimento dei “villaggi satellite” e dellezone di ampliamento esterne al Piano di ricostruzione che valorizzale aree toccate dalle strade di raccordo col centro della città.<strong>La</strong> <strong>Torre</strong> sottolinea due fatti significativi: fra i grandi proprietari beneficiatic’è l’Istituto Pignatelli (Opera Pia di cui è presidente lostesso Cardinale Ruffini) mentre il Comune e la Regione spendonoper l’infrastrutturazione del villaggio un miliardo di lire a frontedi solo 52 milioni raccolti dalla Curia, che pure ne aveva incamerati20 dal Comune per l’acquisto del terreno. Puntuale e documentataè la denuncia dei primi protagonisti di quello che sarà definito “Ilsacco di Palermo” (l’avvocato Cacopardo, Alfredo Terrasi, Florio,<strong>La</strong> Cavera, Moncada).L’amministrazione comunale, che ancora si regge sul sostegnodei monarchici e dei missini, non ha avuto scrupoli a bloccare l’assegnazionedei primi 300 alloggi ai senzatetto aventi diritto, neltentativo di far posto agli sfrattati del Rione Monte di Pietà per favorirela speculazione dell’Immobiliare. Ciò nonostante si spendono100 milioni l’anno per ospitare nelle locande ben 600 famigliedi senzatetto. L’idea di requisire decine di palazzi disabitati, sull’esempiodi quanto fatto a Firenze dal sindaco <strong>La</strong> Pira, non sfioragli amministratori palermitani, che preferiscono affidare allaCuria tutto ciò che concerne l’assistenza e la stessa assegnazionedegli alloggi.Il quinto e ultimo degli articoli del ’54 è dedicato al grande successoconseguito dalla Fiom nelle elezioni per la Commissioneinterna al Cantiere navale. Nonostante la violenta rappresagliaantisindacale della direzione del Cantiere, praticata con: licenziamentiper motivi politici (prima 11 operai e poi, a cinque giornidalle elezioni, 3 sindacalisti candidati); il trasferimento degli attivistiFiom da reparto a reparto, oppure al turno di notte; unacampagna denigratoria e diffamatoria verso la Fiom, orchestrataa mezzo dei rappresentanti della Cisl e delle Acli, autorizzatia scorrazzare liberamente per tutti i reparti.<strong>La</strong> <strong>Torre</strong> esalta il valore e il significato della vittoria Fiom, masenza trionfalismi. Critica duramente la Cisl, ma senza acrimoniae risentimento. Anzi, la invita a riprendere un percorso unitario.L’unità operaia è l’obiettivo primario per portare avanti lerivendicazioni fondamentali: la perequazione salariale, il superamentodell’avventiziato, l’eliminazione delle ditte e delle falsecooperative, il ripristino della legalità e delle libertà costituzio-38 2agosto2010 asud’europa
<strong>La</strong> battaglia contro la prepotenza della DCe per l’unificazione delle forze di sinistranali. Ancora una volta il tema dell’unità costituisce l’elemento centraledella riflessione politica di <strong>Pio</strong>.Nel settembre del ’55 descrive la metodologia fanfaniana di farpiazza pulita del vecchio establishment monarchico e clerico-fascistaattraverso i commissariamenti del Comune, dell’Eca, dell’Acquedotto,dell’Azienda del Gas, eccetera. I commissari, tutti dinomina rigorosamente fanfaniana, dosano sapientemente i lorointerventi per accreditarsi di fronte all’opinione pubblica come amministratoripiù capaci ed efficienti e per scaricare sui vecchi amministratorila responsabilità di una gestione fallimentare. Epperòsi guardano bene dal fare emergere malversazioni e scandali dicui pure sono stati complici. Anche in questa occasione <strong>La</strong> <strong>Torre</strong>guarda all’interesse generale della città e sfida la Dc a formare unprogramma concordato con tutti i gruppi consiliari per risolvere iproblemi più urgenti e far approvare la legge speciale per Palermo.Nel gennaio del ’57, i dirigenti socialisti palermitani si muovonoper realizzare, anche a Palermo, l’apertura a sinistra sul modellodi formule sperimentate a Milano, a Venezia e in alcuni altri centridel Nord. <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> rileva l’inadeguatezza del disegno socialista.<strong>La</strong> giunta centrista, priva di maggioranza, pendola nell’elargirecontentini una volta ai socialisti, un’altra volta ai monarchici. Altracosa sarebbe se tutte le opposizioni facessero fronte comune perdesignare, in modo concordato e proporzionale alle loro rappresentanze,i consigli di amministrazione dei vari Enti, rispettando ildettato della legge. Per questo si rende necessaria l’unità e lacompattezza delle forze di sinistra.Qui <strong>La</strong> <strong>Torre</strong> apre una polemica sul fronte interno: «A questopunto bisogna combattere la teoria di coloro che sostengonoche sarebbe un delitto contro la democrazia votare, in determinaticasi, insieme con le destre contro la Dc. <strong>La</strong> lotta contro lalegge-truffa non si è forse vinta anche grazie all’apporto delledestre contro la volontà sopraffattrice della Dc?» e conclude:«Quando i monarchici e i missini scendono sul terreno della difesadella democrazia, non dobbiamo essere noi a dolercene».Monarchici e missini ormai rappresentano strati di piccola emedia borghesia cittadina, frange di povera gente e di sottoproletariato,che non hanno nulla più a che fare con gli interessidei latifondisti, degli agrari e dell’industria monopolistica.Tali interessi sono meglio rappresentati e salvagurdati dalla Dcdi Fanfani, che agisce come un rullo compressore, emarginandoi vecchi alleati, sottomettendoli e corrompendoli. I “giovaniturchi” fanfaniani esautorano i vecchi notabili della stessaDc, accantonano perfino la Curia e accentrano ogni decisionenella segreteria provinciale della Dc. <strong>La</strong> loro invadenza non conoscelimiti: Lima al Comune (ancora solo assessore ai <strong>La</strong>voriPubblici) e Ciancimino all’Acquedotto; a mezzo dei Gad (GruppiAziendali Democristiani) assumono il controllo di ogni aspettodella vita amministrativa; nessun riguardo per gli organi istituzionalie men che mai per i sindacati. Qualifiche, assunzioni,assistenza Eca, sussidi, assegnazione alloggi, tutto è subordinatoall’adesione ai Gad. Tentano di eliminare ogni forma dicontrollo democratico e di legalità.2agosto2010 asud’europa 39