13.07.2015 Views

Strutture di Poisson - Caressa.it

Strutture di Poisson - Caressa.it

Strutture di Poisson - Caressa.it

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

32 Paolo <strong>Caressa</strong>Allora possiamo rileggere la definizione <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> Lie–<strong>Poisson</strong> in questocontesto: la con<strong>di</strong>zione sulla mappa µ si tradurrà nella seguente con<strong>di</strong>zionesul coprodotto ∆ dell’algebra <strong>di</strong> Hopf C ∞ (G):∆({f,g}) = {∆(f),∆(g)}Questa definizione ha il vantaggio <strong>di</strong> poter essere scr<strong>it</strong>ta su un’algebra <strong>di</strong>Hopf qualsiasi che sia anche un’algebra <strong>di</strong> <strong>Poisson</strong>. Allora è ovvio come possadefinirsi il concetto <strong>di</strong> algebra <strong>di</strong> Hopf–<strong>Poisson</strong> che è la versione algebrica delconcetto <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> Lie–<strong>Poisson</strong>. Non tratteremo la teoria generale dellealgebre <strong>di</strong> Hopf–<strong>Poisson</strong> perché è formalmente più complicata e non aggiungemolto a quella dei gruppi <strong>di</strong> Lie–<strong>Poisson</strong>: una sua trattazione generale nonè stata ancora data se non parzialmente da Drinfeld, ed una sua possibilemotivazione sarebbe piuttosto la teoria dei quantum groups, che è quellaeffettivamente più stu<strong>di</strong>ata dagli algebristi e dai fisici matematici.Torniamo dunque al concetto <strong>di</strong> gruppo <strong>di</strong> Lie–<strong>Poisson</strong>, e cerchiamo qualchecaratterizzazione della definizione generale che, come si vede, non è facilmentetrattabile nei casi concreti.Dato che G è un gruppo <strong>di</strong> Lie, possiamo considerare la sua algebra <strong>di</strong> Lieg: sappiamo che possiamo interpretarla come insieme dei campi <strong>di</strong> vettori suG invarianti a sinistra oppure a destra, e cioè che ogni elemento X ∈ g dàluogo ad un’unico campo ∂ X invariante a sinistra ed ad un’unico campo ∂ X′invariante a destra su G defin<strong>it</strong>i come( ) ∂(∂ X f)(x) :=∂t f(x·exp tX) t=0( ) ∂(∂ Xf)(x) ′ :=∂t f(exp tX ·x)per f ∈ C ∞ (G) e x ∈ G. È un fatto standard della teoria elementare deigruppi <strong>di</strong> Lie che ∂ (risp. ∂ ′ ) è una rappresentazione (risp. antirappresentazione)dell’algebra <strong>di</strong> Lie g nell’algebra degli operatori <strong>di</strong>fferenziali del primoor<strong>di</strong>ne invarianti a sinistra (risp. a destra) su G:∂ X ∂ Y −∂ Y ∂ X = ∂ [X,Y]∂ ′ X ∂′ Y −∂′ Y ∂′ X = −∂′ [X,Y]Se consideriamo una base {X 1 ,...,X n } <strong>di</strong> g ed i corrispondenti elementi{∂ 1 ,...,∂ n } abbiamo che questi forniscono una banalizzazione del fibratotangente <strong>di</strong> G (sono una base globale per il modulo dei campi <strong>di</strong> vettori)e, definendo il gra<strong>di</strong>ente invariante a sinistra <strong>di</strong> una funzione f ∈ C ∞ (G)come〈(∇f) x |X〉 := (∂ X f)(x)t=0

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!