e la gestione <strong>del</strong>la città e <strong>del</strong> <strong>territorio</strong> alla scala comunale. Fornire i concetti, gli strumenti e le tecniche sia tra<strong>di</strong>zionalisia innovative per la simulazione e la valutazione <strong>del</strong>lo stato <strong>di</strong> fatto e degli effetti <strong>di</strong> interventi alla scala <strong>di</strong> area vasta.Programma <strong>di</strong> massima:• INTRODUZIONE AL CORSO: quadro <strong>di</strong> riferimento, fondato sulle strutture logiche elessicali <strong>del</strong>l'analisi dei sistemi, all'interno <strong>del</strong>le quali vengono sviluppati concetti qualiquelli <strong>di</strong> funzione, localizzazione, forma e le loro relazioni.• STRUMENTI NORMATIVI: legge urbanistica, Piano Regolatore Generale, PianiParticolareggiati, Piani Territoriali <strong>di</strong> Coor<strong>di</strong>namento, Piani Paesistici etc.• L'INFORMAZIONE E LE SUE FONTI ALLE DIVERSE SCALE: cartografia. Tecniche <strong>di</strong>estrazione <strong>del</strong>le informazioni da cartografia.• METODI DI ELABORAZIONE E INTERPRETAZIONE DELL'INFORMAZIONE: datistatistici, in<strong>di</strong>ci, in<strong>di</strong>catori, proiezioni e previsioni.• PIANI DI ZONA: analisi e progetto <strong>di</strong> un piano <strong>di</strong> zona• CENNI SUI FONDAMENTI INTERPRETATIVI DELL'ORGANIZZAZIONE TERRITORIALE: strumentimo<strong>del</strong>listici classici per il controllo dei sistemi urbani e territoriali. I mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> interazione spaziale comemo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> localizzazione. La teoria <strong>del</strong>la base economica urbana e il ciclo lowryano. In<strong>di</strong>catori <strong>di</strong> performanceper la valutazione.• L'USO DI TECNICHE GIS COME SUPPORTO ALL'ANALISI E ALLAPIANIFICAZIONE DEL TERRITORIO.Testi <strong>di</strong> Riferimento:• J. B. McLoughlin, La pianificazione urbana e regionale, Marsilio, 1973• G. Colombo, F. Pagano, M. Rossetti, Manuale <strong>di</strong> Urbanistica, Pirola ed., 1996• R. Camagni, Economia urbana: principi e mo<strong>del</strong>li teorici, Carocci 1998• E. Scandurra, Tecniche Urbanistiche e pianificazione <strong>del</strong> <strong>territorio</strong>, CLUP 1987• Dispense fornite dal corsoModalità <strong>di</strong> svolgimento degli esami:• Prova orale previa approvazione <strong>del</strong> lavoro applicativo eseguito durante l'anno.TEORIA DELLE STRUTTURE (1 ann.)Docente: Francesco CafarellaPropedeuticità: “Scienza <strong>del</strong>le Costruzioni”Obiettivi: presentare lo stato attuale <strong>del</strong>le tecniche <strong>di</strong> calcolo, in campo elastico lineare, <strong>del</strong>le travature e dei continuiresistenti bi<strong>di</strong>mensionali piani; formare la mentalità ingegneristica necessaria all’analisi <strong>di</strong> un problema strutturale,all’esame critico dei mo<strong>del</strong>li <strong>di</strong> comportamento e all’utilizzazione dei programmi <strong>di</strong> calcolo strutturale automatico.Programma <strong>di</strong> massima:• LA PROGETTAZIONE STRUTTURALE: analisi e sintesi. Carattere convenzionale dei calcoli statici.Schematizzazione, mo<strong>del</strong>lazione, scelta <strong>del</strong>la procedura <strong>di</strong> calcolo. L’affidabilità strutturale.
• GLI EDIFICI MULTIPIANO: caratteristiche essenziali degli e<strong>di</strong>fici con struttura portante in c.a. e con strutturaportante in acciaio. Azioni e loro combinazioni. Le linee d’influenza <strong>del</strong>le sollecitazioni: il teorema <strong>di</strong> Land.Le strutture <strong>di</strong> controventamento: concezioni e criteri <strong>di</strong> proporzionamento; l’analisi pseudo-spaziale.• IL METODO DEGLI SPOSTAMENTI: concetto <strong>di</strong> rigidezza. Il teorema <strong>di</strong> equivalenza. Il calcolo strutturalematriciale. Telai piani: matrice <strong>del</strong>le rigidezze <strong>del</strong>l’asta singola; trasformazione <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>nate; assemblaggio<strong>del</strong>le matrici elementari: matrice <strong>del</strong>le rigidezze <strong>del</strong>la struttura; trattazione <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> vincolo e <strong>del</strong>lesconnessioni interne. Travature reticolari; grigliati piani; telai spaziali. Casi in cui si trascuri la deformabilitàestensionale: equazione <strong>del</strong>le cinque rotazioni e equazioni <strong>di</strong> Gehler. Il calcolo dei telai piani con meto<strong>di</strong>iterativi: l’algoritmo <strong>di</strong> Kani. La risoluzione dei sistemi <strong>del</strong>le equazioni <strong>di</strong> equilibrio nell’analisi statica. Ilcalcolo automatico <strong>del</strong>le travature su elaboratore elettronico: stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> algoritmi per travature reticolari e telaipiani.• PROBLEMI PIANI DELL’ELASTICITÀ LINEARE: le equazioni <strong>del</strong>l’elasticità lineare: le equazioni <strong>di</strong> Navier e leequazioni <strong>di</strong> Beltrami-Michell. Stati piani <strong>di</strong> deformazione. Stati piani generalizzati <strong>di</strong> tensione. La funzionedegli sforzi. Risoluzione alle <strong>di</strong>fferenze finite. Discretizzazione in elementi finiti: matrici caratteristiche deglielementi. Cenni sulla statica <strong>del</strong>le travi parete.• LA LASTRA SOTTILE INFLESSA: ipotesi semplificative e deduzioni <strong>del</strong>l’equazione <strong>di</strong> Lagrange-Kirchhoff.Analisi <strong>del</strong>le con<strong>di</strong>zioni al contorno. Cenni sulle piastre ortotrope. Meto<strong>di</strong> classici <strong>di</strong> risoluzione. Meto<strong>di</strong> alle<strong>di</strong>fferenze finite. Discretizzazione in elementi finiti.• STABILITÀ DELL’EQUILIBRIO ELASTICO: impostazione generale <strong>del</strong> problema. L’instabilità elastica dei telaipiani.Testi <strong>di</strong> riferimento:• Belluzzi O.: Scienza <strong>del</strong>le Costruzioni, Nicola Zanichelli E<strong>di</strong>tore, Bologna, 1956. (Vol. II).• Pozzati P.: Teoria e Tecnica <strong>del</strong>le Strutture, UTET, Torino, 1972-77. (Voll. 1, 2 * , 2 ** ).• Timoschenko S.P., Goo<strong>di</strong>er J.N.: Theory of Elasticity, McGraw-Hill Book Comapny Inc., NewYork, 1951.• Timoschenko S.P., Woinowsky-Krieger S.: Theory of Plates and Shells, McGraw-Hill BookComapny Inc., New York, 1959.• Sokolnikoff I.S.: Mathematical Theory of Elasticity, McGraw-Hill Book Comapny Inc., NewYork, 1956.• Capurso M.: Introduzione al calcolo automatico <strong>del</strong>le strutture, E<strong>di</strong>zioni ScientificheCremonese, Roma, 1977.• Livesley R.K.: Matrix Methods of Structural Analysis, Pergamon Press, Oxford, 1975.• Brebbia C.A., Connor J.J.: Fondamenti <strong>del</strong> metodo degli elementi finiti, CLUP, Milano, 1978.Modalità <strong>di</strong> svolgimento degli esami:• Prova ex-tempore <strong>di</strong> risoluzione e <strong>di</strong>scussione <strong>di</strong> semplici schemi strutturali. Accertamento<strong>del</strong>la conoscenza, da parte <strong>del</strong> can<strong>di</strong>dato, degli argomenti <strong>del</strong> programma e, in generale,<strong>del</strong>l’acquisizione <strong>di</strong> un inquadramento intellettuale dei problemi <strong>di</strong> analisi <strong>del</strong>le strutture.ECONOMIA ED ESTIMO CIVILE (1 ann.)Docente: Massimo Rovai, Vittorio TellariniPropedeuticità: nessunaObiettivi: il corso si propone <strong>di</strong> fornire, a livello generale, gli elementi <strong>di</strong> base per interpretare icomportamenti degli agenti economici ed a livello operativo, gli elementi per interpretare edanalizzare un bilancio <strong>di</strong> esercizio, gli strumenti per valutare gli investimenti. Con il secondomodulo si approfon<strong>di</strong>scono gli aspetti relativi all’organizzazione e gestione <strong>del</strong>l’impresa e<strong>di</strong>le. Laparte <strong>di</strong> estimo servirà per acquisire la logica <strong>del</strong> criterio estimativo con particolare riguardo alletecniche <strong>di</strong> valutazione qualitativa e <strong>di</strong> stima dei costi <strong>del</strong>le opere e<strong>di</strong>lizie, dei danni e degliinterventi urbanistici e infrastrutturali urbani.Moduli <strong>del</strong> corso: Economia ed Estimo Civile I°, Economia ed Estimo Civile II°