<strong>Iefe</strong>, Università <strong>Bocconi</strong> – <strong>La</strong> <strong>regolazione</strong> <strong>economica</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> <strong>idrici</strong><strong>La</strong> Figura 4 può illustrare utilmente questo discorso. In essa viene messo in evidenza l’andamento effettivo<strong>dei</strong> costi operativi, rispetto sia alle previsioni fornite dalle imprese all’inizio di ciascun periodo regolatorio,sia di quelle che poi sono state le effettive determinazioni da parte di OFWAT.Figura 4 ‐ Previsioni delle water companies, determinazioni del regolatore e andamento effettivo <strong>dei</strong> costi operativi£0.4bn£0.95bn£0.4bn£0.3bnAll whilstFixedAssetsIncreasedSignificantly£3.5 billionper year,every year……..But diminishing returns now? Hence new models?Actual Govt/Reg determination Companies’ projectionFonte: Franceys, 2007A fronte di questa dinamica che mostra il progressivo affinamento della capacità di previsione dell’authoritycorrispondono indicatori di performance che, nonostante la riduzione <strong>dei</strong> costi operativi, evidenziano uncontinuo progresso della qualità del <strong>servizi</strong>o e un miglioramento continuo nella performance ambientale,che pone attualmente l’industria idrica inglese ai primi posti riguardo alla capacità di avvicinarsi agliimpegnativi traguardi imposti dalla Direttiva Quadro sulle acque.Dopo una fase iniziale in cui i profitti delle water companies sono stati effettivamente elevati, questi si sonosuccessivamente assestati su valori medi più contenuti. <strong>La</strong> remunerazione del capitale proprio delleimprese inglesi è da tempo notevolmente inferiore a quanto accada in altri mercati come quello francese(Ballance e Taylor, 2005); questo fattore, se da un lato ha giustificato una politica di disinvestimento daparte delle principali multinazionali del settore, può da un altro punto di vista essere considerato un indicedella migliore performance regolatoria: il fatto che il mercato accetti una remunerazione di un certo livellotestimonia in buona sostanza il fatto che ritiene che il rischio dell’investimento (correlato in questo caso alrischio regolatorio), a parità di settore, è inferiore a quello di altri paesi. Altri osservatori, tuttavia,sottolineano che il rischio regolatorio è funzione anche della maggiore severità con la quale OFWAT ha,progressivamente, imposto target di efficienza via via più stringenti. Molti analisti ritengono la situazioneattuale dell’industria piuttosto critica a medio‐lungo termine.35
<strong>Iefe</strong>, Università <strong>Bocconi</strong> – <strong>La</strong> <strong>regolazione</strong> <strong>economica</strong> <strong>dei</strong> <strong>servizi</strong> <strong>idrici</strong>Va ancora notato, peraltro, che nel periodo intercorso dalla privatizzazione a oggi sono sensibilmenteaumentati i livelli di indebitamento (la leva è passata da valori intorno al 20% nei primi anni a valorisuperiori al 55% nell’ultimo periodo, valori che peraltro il regolatore ritiene accettabili, ma che sedovessero ulteriormente aumentare testimonierebbero di una crescente difficoltà da parte del modelloadottato nel sostenere in futuro la spesa per investimenti, soprattutto per il rimpiazzo delle reti esistenti. Viè già una certa evidenza del fatto che le utility che per prime si sono trovate di fronte a questa esigenza sisono trovate in grandi difficoltà finanziarie. Non si dimentichi che, all’atto della privatizzazione, il prezzopagato dagli investitori e che ha rappresentato in partenza la regulatory asset base corrispondeva a circa il6,6% del valore di rimpiazzo della rete – come dire che, a regime, quando tutto il capitale sarà statorimpiazzato, il peso degli ammortamenti e del costo del capitale sarà cresciuto di 15‐20 volte.Oltre alla <strong>regolazione</strong> tariffaria, OFWAT svolge anche altre importanti funzioni in materia di promozionedella concorrenza e vigilanza sulle operazioni di mercato. Sotto il primo profilo – sempre tenendo presentela struttura molto concentrata degli usi dell’acqua in Gran Bretagna – c’è stato negli ultimi 10 anni untentativo di favorire l’entrata di nuovi soggetti soprattutto nelle fasce marginali del mercato (nuoviquartieri e insediamenti urbani) e nelle zone di frontiera. Nel primo caso, attraverso il concetto di insetappointment, si è permesso ai nuovi utenti non ancora allacciati al sistema di optare per modalità difornitura autogovernate (anche eventualmente affidandone poi la gestione a terzi, ed eventualmente almedesimo operatore già presente nell’area, ma con un contratto indipendente. Altre forme di concorrenzapossibili sono quella di frontiera tra un gestore e l’altro (utenti serviti da una rete possono optare per quellaconfinante) e un abbozzo di common carriage, riservato alle grandi infrastrutture di stoccaggio e trasportodi acqua all’ingrosso. Nessuno di questi strumenti sembra aver conosciuto finora un particolare successo.Ben più rilevante è stata invece l’attività di OFWAT nel sorvegliare e in qualche caso regolamentarel’evoluzione del mercato per la proprietà delle imprese. Nate come public companies con vincoli allaconcentrazione della proprietà, la maggior parte delle water companies sono entrate successivamente inprocessi di fusione, diversificazione e alleanza. Fusioni water‐to‐water si sono accompagnate ad acquisizionidi utility di altri settori da parte di alcune water companies e, viceversa, l’acquisto di partecipazioni nellewater companies da parte di altre utilities. In altre circostanze, le water companies hanno intrapresostrategie di crescita nel mercato internazionale. Infine, vanno registrate alcune iniziative adottate dalleimprese per aumentare il proprio grado di liquidità cedendo al mercato o ad investitori pubblici le reti.Senza soffermarsi sulle soluzioni adottate nei diversi casi, ciò che rileva qui è notare come OFWAT abbiasvolto un ruolo fondamentale in tutte queste circostanze, rafforzando e legittimando il suo ruolo di arbitrodelle principali decisioni strategiche dell’industria.Vale la pena di soffermarsi sul metodo di lavoro di OFWAT (e delle altre authorities). Esso si svolge infattinel quadro di un processo aperto e partecipato, con un continuo confronto pubblico tanto con gli operatoriche con i consumatori e le altre authorities. Un ruolo molto importante è svolto, in parallelo, dalla ricercaindipendente condotta sia in ambito accademico che da parte di altri soggetti interessati (es. la comunitàfinanziaria). Da rimarcare, in particolare, il fatto che tutti gli standard di riferimento utilizzati da OFWATvengono sviluppati in costante contraddittorio con l’industria. <strong>La</strong> quantità di documentazione, studi ericerche relative al settore idrico inglese supera di gran lunga quella degli altri paesi, e costituisce unformidabile impulso alla riflessione scientifica e alla discussione pubblica, le quali, di rimando,rappresentano un fondamentale contributo di idee.Un esempio significativo di questa apertura partecipata sta nel cosiddetto Forum quadripartito, ossia ilprocedimento semi‐strutturato di concertazione che viene costituito ad ogni price review, con lapartecipazione delle water companies e di tutti i regolatori e rappresentanza <strong>dei</strong> consumatori. In questoprocesso, i quality regulators forniscono evidenza della desiderabilità <strong>dei</strong> miglioramenti qualitativi da essi36
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