19.09.2012 Views

Bilancio Sociale 2005 Social Report 2005

Bilancio Sociale 2005 Social Report 2005

Bilancio Sociale 2005 Social Report 2005

SHOW MORE
SHOW LESS

You also want an ePaper? Increase the reach of your titles

YUMPU automatically turns print PDFs into web optimized ePapers that Google loves.

Il prezzo del petrolio è raddoppiato dal 2003 a oggi. Questo aumento<br />

è il risultato della forte crescita mondiale e non di limitazioni<br />

dell’offerta come avveniva in passato. Non è sicuramente un indicatore<br />

di crisi economica ma segna le differenze di velocità della<br />

crescita mondiale, aumentando i divari tra i tassi di sviluppo dei<br />

diversi sistemi territoriali e focalizzando l’importanza della localizzazione<br />

produttiva delle aziende. In questo contesto sono le imprese<br />

che operano in Europa ad avere diffi coltà ad operare in un mercato<br />

diventato globale.<br />

Un’altra problematica è rappresentata dall’andamento dei mercati<br />

della raffi nazione e del gas naturale. Il prezzo del petrolio non<br />

scenderà signifi cativamente nel breve periodo e nel 2006 si manterrà<br />

su livelli simili al <strong>2005</strong>. Lo shock petrolifero ha un impatto considerevole<br />

su un settore energivoro come la chimica e la produzione<br />

di manufatti. Mentre gli aumenti derivanti dal petrolio sono simmetrici<br />

nei vari paesi, quelli dell’elettricità colpiscono pesantemente<br />

le produzioni europee. I meccanismi di trasferimento dei rincari sui<br />

prezzi dell’energia hanno tradizionalmente un effetto ritardato e<br />

andranno ad incidere negativamente sul primo semestre del 2006.<br />

Siamo coscienti che si debba rispondere attivamente a queste pro-<br />

<strong>Bilancio</strong> <strong><strong>Social</strong>e</strong> <strong>2005</strong><br />

blematiche. In questi ultimi anni, specialmente nel <strong>2005</strong>, Radici-<br />

Group ha cercato di trovare soluzioni concrete.<br />

Abbiamo investito sull’autoproduzione di energia per le nostre<br />

aziende italiane, abbiamo razionalizzato e riorganizzato i siti produttivi<br />

che più hanno sofferto della crisi e abbiamo cercato di rispondere<br />

all’erosione di margini puntando sulla fi delizzazione dei<br />

clienti e sulla qualità dei prodotti. Nella produzione di fi bre sintetiche<br />

e tecnopolimeri siamo diventati più fl essibili per rispondere al<br />

mutato dinamismo della domanda dei clienti.<br />

Puntiamo a restare sui nostri tradizionali territori di produzione,<br />

nonostante la perdita di competitività dell’Italia e dell’Europa. Crediamo<br />

che per far ripartire i consumi, per far crescere il prodotto interno<br />

lordo e lo sviluppo, ci si debba impegnare in prima persona per<br />

essere agenti di crescita e fattori di reddito. Siamo responsabili del<br />

ruolo che un’impresa riveste per i territori e le persone e crediamo che<br />

non sia de-localizzando che si risolvono le crisi. La delocalizzazione<br />

che sposta imprese e persone senza creare reale valore aggiunto è la<br />

risposta estrema di chi non vede vie d’uscita alla crisi. Non è il nostro<br />

caso, anzi. Noi puntiamo sull’impegno, la determinazione, le capacità<br />

e la qualità. Crediamo che il futuro sia anche nostro.<br />

27

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!