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60 VOLTE FELTRINELLI
Da Roma a Bari, da Torino a Palermo, da Napoli a Bologna e Milano si è celebrata la grande
festa dei sessant’anni compiuti dalle librerie Feltrinelli, attraverso la Notte Rossa e djset con
autori e pubblico. E la stagione natalizia sarà ricca di sorprese, con nuovi libri e appuntamenti
con artisti e scrittori. I visitatori sono quasi cinquanta milioni all’anno. di Andrea Thomas
Per Feltrinelli quest’anno la
stagione del Natale è partita
con grande anticipo. I
primi brindisi infatti si sono tenuti
già a fine ottobre, domenica
25, quando i tappi sono saltati in
tutta Italia per festeggiare i sessant’anni
dalla nascita della casa
editrice (la prima libreria, a Pisa,
arriva appena due anni dopo, nel
1957). Da Roma a Bari, da Torino
a Palermo, da Napoli a Bologna,
e poi a Padova, Firenze, Genova,
scrittori e musicisti si sono
ritrovati in libreria per una “Notte
Rossa” in cui erano invitati a
parlare del libro della loro vita, si
trattasse di Luca Carboni o Andrea
De Carlo, di Boosta dei
Subsonica o di Niccolò Fabi. E
dopo le parole, si sono aperte le
danze: le librerie Feltrinelli si
sono trasformate in discoteche
per dare il via a “Balla coi libri”,
un djset che ha ripercorso in musica
i sei decenni di vita della Feltrinelli.
Ampia libertà ai disc-jockey
delle singole città, ma a
partire da un nucleo di brani
uguali per tutti, scelti da un consulente
musicale d’eccezione
come Michele Serra. Cuore dei
festeggiamenti, ovviamente, Milano,
la città dove la Feltrinelli è
nata nel 1955. Nella grande libreria
di Piazza Duomo, da poco
completamente rinnovata, a lanciare
il brindisi sono stati direttamente
Inge Feltrinelli e suo figlio
Carlo Feltrinelli, Presidente del
gruppo. Erano circondati da una
famiglia di autori della casa,
molti milanesi, altri in città per
Bookcity, il grande festival della
letteratura che proprio quella
sera giungeva a conclusione, altri
ancora venuti apposta per festeggiare
la loro casa editrice. Intanto,
nel megastore di piazza Piemonte,
Alessandro Baricco
incantava il pubblico raccontando
cosa abbia significato per lui e
la sua carriera di scrittore la lettura
giovanile di Viaggio al termine
della notte del sulfureo
Louis-Ferdinand Céline. Tanto
affetto per una sigla editoriale?
Non c’è da stupirsi, se si pensa
che tra tanti libri che continuiamo
a comprare, a leggere, a regalare,
molti ci accompagnano dagli
anni immediatamente
successivi alla fondazione della
casa editrice. A partire dal Dottor
Zivago di Boris Pasternak e il
Gattopardo di Tomasi di Lampedusa,
di poco successivo, forse il
romanzo italiano più famoso di
tutti i tempi. Che negli anni verranno
seguiti da Gabriel García
Márquez con i suoi Cent’anni di
solitudine, da Nadine Gordimer,
Manuel Vázquez Montalbán,
Richard Ford, Daniel Pennac,
Jonathan Coe, per arrivare ancor
più recentemente a Karl Owe
Knausgård e al suo romanzo fiume
La mia lotta… e tra gli italiani
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Serra, Maurizio Maggiani, Simonetta
Agnello Hornby, i gio-
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