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La Toscana febbraio

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ti guida verso quel mondo misterioso che canta e ti incanta. Sono presenti qui nello<br />

studio dell’artista, con il loro bagaglio di emozioni e ricordi, funghi giganteschi le cui<br />

“teste” oblunghe irregolari sembrano ammonirti di un pericolo. Percepisci il fascino<br />

misterioso della Cappadocia, con le enormi “cappelle di pietra” (i cosi detti “Camini<br />

delle Fate”) dove gli abitanti locali hanno costruito al loro interno: chiese, monasteri e<br />

vere e proprie città sotterranee scavate nella roccia. Quasi un mago-stregone Andrea<br />

presenta le sue creature con l’umiltà dei “grandi” tirando fuori da quel “cilindro” intagli<br />

ed incisioni, piume svolazzanti, pezzi di vetro colorato, carte argentate e dorate,<br />

sagome di cartone e stagnola, biglie fluorescenti, tubetti di colori e vasetti di polveri<br />

create appositamente per lui. Alcuni sassi iridescenti, prismi rutilanti e cocci trovati<br />

nella sua costante ricerca di “bottega”, scoprono quella materia che è alla base della<br />

sua arte. Una “materia” sedimentata, vissuta, costantemente studiata e rivisitata,<br />

che dopo tanti anni di sperimentazioni e di ricerche ha dato vita ad un tessuto<br />

unico e irripetibile che ha una sola firma: Andrea Stella.<br />

Per lui infatti è stato coniato di nuovo la parola Neorinascimento, quasi a voler<br />

riscoprire gli antichi temi che venivano usati nella bottega dell’artista del<br />

Quattrocento e Cinquecento, dove mai niente era lasciato al caso, ma curato<br />

e studiato nei minimi particolari, come una musica che esercita l’arte di costruire<br />

suoni e rumori nel corso del tempo e dello spazio. Ed è una musica di<br />

sottofondo quella che accoglie il visitatore nello studio dell’artista. Ma ”musica”<br />

intesa anche come derivazione<br />

da “le Muse”, le figure della mitologia<br />

greca che con le loro Arti definivano<br />

qualcosa di “perfetto”. Non per niente<br />

Andrea Stella ha scelto di vivere e lavorare<br />

in un antico convento, nei pressi<br />

di Pelago, a Bibbiano: un antico piviere<br />

situato fra il fiume Sieve e la strada<br />

della Consuma, dove sembra avessero<br />

signoria i Conti Guidi, e dove si racconta<br />

si facevano le prime Bibbie. Un luogo<br />

immerso nel silenzio della campagna<br />

toscana fra i boschi e i vigneti per appropriarsi<br />

di nuovo di quelle tradizioni<br />

che hanno fatto grandiosa nel mondo<br />

l’arte fiorentina. <strong>La</strong> casa del maestro<br />

ubicata accanto allo studio, mantiene<br />

anche lei, la stessa magia. Attraverso<br />

una porta entriamo nel salotto, dove la<br />

parete finale tinteggiata in un rosso brillante,<br />

fa da fondo scena alle grandi tele<br />

di Andrea. Sulla sinistra una scala rustica<br />

ma sapientemente colorata e sottolineata da un nastro<br />

stile “greca” dalla gentile signora Fulvia, ci accompagna al<br />

piano superiore. Qui, su un corridoio rettangolare, si aprono<br />

lo studio del pittore, le camere e la curiosa stanza degli<br />

armadi color caffè, dove Fulvia si diletta in mille modi. Ci<br />

osserva dall'alto un vecchio rosone (che faceva parte della<br />

antica costruzione della chiesa prima che la facciata fosse<br />

orientata dalla parte opposta) mentre ci sediamo sul divano<br />

rivestito da una stoffa marrone a pois bianchi con deliziose<br />

rifiniture a fiocchi bianchi. Qui il pittore ci fa ascoltare le<br />

note vibranti di una chitarra con cui si diletta in maniera<br />

professionale. Non vorremmo mai interrompere l’incanto<br />

e aspetto solo il momento di accompagnare gli amici che<br />

verranno a primavera a godere di questa “meraviglia”. Vi<br />

assicuro: non ve ne pentirete.<br />

<strong>La</strong> visita è fissata per il 21 di marzo con le proprie auto.<br />

Appuntamento alle ore 15:00 davanti all'Obihall, Lungarno<br />

Aldo Moro, 3. Chi è interessato può chiamare il: 328 6577705<br />

perché non possiamo essere in troppi!<br />

Andrea Stella<br />

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