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Leonardo Butticè - alphonse doria

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egime, e vi erano inoltre molti immigrati a cui il regime negava il<br />

diritto di residenza, a causa di una legislazione che mirava a<br />

vincolare i contadini alla terra e alle zone rurali di loro<br />

provenienza. Si legge in alto alla targa<br />

“COMANDO 8^ ZONA”. Questo Comando<br />

fu subito operativo. Gli spari che si udirono<br />

nella mattina del 9 furono attacchi perpetrati<br />

ai nazisti da gruppi di partigiani appartenenti<br />

a questo Comando che avevano scelto come<br />

luogo d’azione: via Prenestina, Via Casilina,<br />

la Tuscolana, e l’Aeroporto di Centocelle.<br />

Pertanto possiamo dire che il vero inizio della<br />

resistenza è stato il 9. La base operativa è<br />

stata a Torpignattara scelta dai responsabili del Comando GAP 45 :<br />

Nino Franchellucci 46 commissario politico e Luigi Forcella<br />

comandante militare, poi vi era pure Dante Sommaruga<br />

responsabile militare. Leggiamo nel libro Tor Pignattara di<br />

Stefania Ficacci (pubblicato nel 2007 da FrancoAngeli a pagina<br />

112) che i GAP agivano in maniera autonoma, non conoscendosi<br />

tra loro ovviamente per ragioni di sicurezza. Alcuni ricevevano un<br />

sostegno economico dal partito ma prevalentemente si auto<br />

sostenevano. Formati da uomini d’azione che sabotavo mezzi<br />

diretti sul Fronte di Cassino e di Anzio. Altre volte aggredivano i<br />

nazisti. La scrittrice ci narra dei chiodi a quattro punte che furono<br />

protagonisti in questi sabotaggi. Venivano costruiti in parte<br />

nell’officina di mobili in ferro del Franchellucci in un cortile della<br />

Via Acqua Bulicante. Ritornando alla targa di Via Lentulli i nomi<br />

ricordano sicuramente una squadra GAP per il numero di 5<br />

componenti poi non tutti hanno avuto lo stesso destino, (Bonfanti<br />

Adolfo non è negli elenchi delle Cave Ardiatine) pertanto il<br />

motivo della citazione nella stessa targa è da ricercarsi appunto su<br />

45 Gruppi di Azione Patriottica. Erano formati da massimo cinque elementi: un caposquadra, un vice caposquadra e due<br />

o tre gappisti. Furono imitati dalla Resistenza Frangese.<br />

46 nato ad Ascoli Piceno nel 1898 e morto a Roma nel 1968, dopo aver militato per anni nel partito socialista fu membro<br />

del partito comunista.<br />

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