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CEMENTO<br />
VERDE<br />
ALIMENTAZIONE<br />
INCONTRO RINENERGY<br />
FUORI EXPO<br />
di Nicola Saluzzi<br />
CEMENTO VERDE<br />
martedì 27 ottobre - ore 18:00 - 21:00<br />
Expoincittà Lounge (ex Cobianchi)<br />
Milano, P.za Duomo 19/a<br />
ingresso Galleria Vittorio Emanuele<br />
Richiesta prenotazione:<br />
email: segreteria@rinenergy.it<br />
Infoline 0236642800<br />
Se da una parte la conoscenza scientifica e le nuove tecnologie<br />
segnano uno stadio avanzato del progresso e di<br />
benessere, dall’altra le stesse sono corresponsabili del<br />
rapporto compromesso uomo-natura, perché costituiscono<br />
il fattore di accelerazione della formazione del mercato<br />
unico “globale”.<br />
Gli eventi che fino a pochi anni fa ci venivano riportati come fenomeni<br />
naturali, oggi si spiegano come la conseguenza di interventi<br />
umani, dettati da convenienze economiche e da giochi<br />
di potere che interferiscono con il naturale assetto dei territori.<br />
Difficile classificare la gravità degli interventi umani-fenomeni<br />
(in)naturali, perché ciascuno concorre ai cambiamenti climatici<br />
che minacciano irreversibilmente la salute della Terra, che negli<br />
ultimi 50 anni ha subito un’accelerazione senza precedenti<br />
anche a causa dell’industrializzazione dell’agricoltura (uso<br />
massiccio della chimica, deforestazione, sperpero e inquinamento<br />
dell’acqua).<br />
Solo per semplificare porto due esempi che naturalmente non<br />
esauriscono l’elenco, ma danno l’idea della diversità dei disastri<br />
perpretati a danno dell’unica “Casa comune” (espressione<br />
recentemente usata dal Papa): la cementificazione degli alvei<br />
dei fiumi in ambito nazionale o locale, e la costruzione di siti<br />
nucleari disposti secondo una logica di nuovi assetti geopolitici<br />
(e quindi militari) di importanza planetaria. Con uno scenario<br />
così distruttivo dobbiamo trovare il coraggio a non rassegnarci<br />
e arginare per quanto possibile il declino, consapevoli che il<br />
primo passo per un cambiamento è dentro ciascuno di noi. Con<br />
la conoscenza e l’agire attraverso le buone pratiche possiamo<br />
ridisegnare nuovi modelli economici che rimettano al centro i<br />
bisogni dell’uomo in armonia con la natura, oggi depredata.<br />
Nell’ultimo numero di <strong>Ecoideare</strong>, a margine delle riflessioni<br />
sull’andamento di Expo, abbiamo riportato la sintesi degli interventi<br />
che abbiamo ascoltato all’incontro organizzato da Rinenergy<br />
alla fine di maggio. Nonostante il clima politico, sociale<br />
ed economico si presenti sempre più deprimente, abbiamo registrato<br />
in quelle parole di saggezza, una prospettiva di speranza.<br />
Abbiamo così deciso di approfondire i concetti e sottoporre le<br />
proposte avanzate dagli esperti coinvolgendo nuovi attori e allargando<br />
il pubblico.<br />
“L’orto urbano è il nuovo paradigma della modernità industriale”,<br />
ci ha detto Gianni Cavinato. Ci pare un tentativo di offrire,<br />
anzi, di costruire, una prospettiva che ha una sua concreta applicazione;<br />
è anche una metafora efficace perché sta dentro il<br />
concetto di benessere per “nutrire la vita” in funzione spirituale,<br />
che ribalta quella del cibo come nutrimento chimico-fisico.<br />
Prendere cura della porzione di terra da coltivare per averne benefici<br />
materiali e spirituali, prendere cura di se stessi attraverso<br />
un nuovo (ritrovato) rapporto con la natura dentro (o appena<br />
fuori) i confini della città, significa anche solidarietà e spirito<br />
di comunità. La comunità del borgo rurale da cui proviene la<br />
maggior parte delle famiglie italiane prima della massiccia urbanizzazione,<br />
oggi può essere comunità di quartiere, dove i cittadini<br />
“cementano” le relazioni mentre frequentano, coltivano e<br />
ammirano l’orto che curano, di cui godranno anche i frutti.<br />
“Cemento verde” abbiamo intitolato il prossimo incontro Fuori<br />
Expo che vedrà anche la partecipazione di amministratori locali<br />
che fanno parte della nuova Città metropolitana (e non solo)<br />
dove l’agricoltura periurbana è già una realtà.<br />
Ma la sfida è più grande. E Rinenergy l’ha raccolta! ■<br />
10 ecoIDEARE - <strong>Settembre</strong> / <strong>Ottobre</strong> 2015<br />
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