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Ecoideare Settembre Ottobre N31

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PER UN’ECOLOGIA<br />

DELLA RELAZIONE<br />

La condivisione delle parti di sé e dell’altro<br />

STILI DI VITA<br />

di Franco Cirone<br />

“Conoscere se stessi è dimenticare se stessi” (Dogen Zenji)<br />

…Possiamo provare ad essere e a stare, così come stiamo, dove ci troviamo. Possiamo concederci giornalmente<br />

abbastanza tempo per sedere nella calma e provare, costantemente, e riprovare a oltrepassare la personalità, che<br />

crediamo di essere, e i suoi rituali, sospendendo quanto basta le varie idee e conclusioni che facciamo su di noi.<br />

Perseverando in tal modo potrebbero crearsi spazi interiori di autentica meraviglia, con insperate trasformazioni interne<br />

ed esterne a noi. Quello che importa è la semplicità, l’autenticità e la non solennità di quello che si sta facendo.<br />

Si potrebbe avere una certa stanchezza per certe parti e manifestazioni della persona che siamo e che vediamo,<br />

fino a sentire il bisogno urgente di andare oltre le identificazioni inutili verso vecchi ricordi incombenti e verso certe<br />

abitudini dure a morire e fare di tutto per liberarcene…per poi ritrovarci ancora al punto di prima, da dove eravamo<br />

partiti, riuscendo però, con nostro stupore, magari una strana volta, a vedere la stanchezza, verso le cose già viste<br />

di noi, in altro modo, come un’energia che ci può guidare invece che deluderci... come quando si ri-ama chi avevamo<br />

in passato amato e poi lasciato e ora lo rivediamo sotto un’ altra luce… praticando la possibilità di farci raggiungere<br />

dal silenzio e di immergerci nel suo mondo, come nell’acqua del mare del primo mattino...<br />

Il silenzio è un approdo, uno strumento e un costume, idoneo a chi è già avanzato nel percorso di consapevolezza…<br />

La mente ordinaria ha sempre un certo bisogno di parole per spiegare più che comprendere le cose che vengono<br />

vissute. La vita vissuta è anche dentro le parole ma le oltrepassa, non ha bisogno di molte spiegazioni.<br />

Ha urgenza di vivere...<br />

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ecoIDEARE - <strong>Settembre</strong> / <strong>Ottobre</strong> 2015<br />

Quando incontriamo qualcuno che ci interessa, che ci<br />

attrae, prima ancora di poterlo comprendere, la nostra<br />

corporeità avverte, sente e partecipa di questo<br />

circostanza e, anche se non sempre ce ne accorgiamo<br />

fino in fondo, anticipa e sa quello che soltanto dopo razionalizziamo<br />

e realizziamo. Il tempo che intercorre, prima che le parti<br />

di noi ricompongano, in unità, il dualismo di interpretazione ed<br />

emozione, è variamente individuale, oscillando tra dimensione<br />

cognitiva e dimensione corporea. L’unità è nella mente cellulare,<br />

dove ogni cellula, ogni parte del corpo è coinvolta e assiste<br />

all’avvenimento di essere mente, sistema cognitivo pensante e<br />

memoria in azione. Il corpo non mente e occorre dare corpo alla<br />

mente, coperta e rivestita di presupposti e abitata da inevitabili<br />

filtri che la costituiscono, imparando a fare quello che sappiamo<br />

quando siamo già. Essere già, dove da sempre noi siamo, è l’essere<br />

unità di mente e corpo che si co-appartengono e si condividono,<br />

in unità di coscienza.<br />

D’altronde spesso siamo in ritardo d’essere e non può che essere<br />

così, dovendo immergerci nel mondo in cui siamo gettati,<br />

naufraghi un po’ inzuppati di vari odori, sapori e visioni anche<br />

distraenti, cercando di rammemorarci dell’origine e del compito<br />

che ci appartiene, che è dare senso e volto al nostro cammino e<br />

alla nostra via, mai completamente nostra e che mai completamente<br />

ci appartiene. Una delle strade, spesso tortuose e in salita,<br />

verso l’interno di noi, è quella dell’apparizione dell’altro nel<br />

nostro campo di visione, del suo riconoscimento e valore e del<br />

nostro reciproco contatto e confronto. Si incontrano i corpi, si<br />

attraggono come si respingono. Sapori, odori, suoni, sensazioni,<br />

colori si mischiano e ci ipnotizzano verso il desiderio di qualcuno<br />

o verso il suo allontanamento.<br />

Il corpo è corporeità, energia pulsante vivente, emozione e sentimento,<br />

vita vissuta e da vivere, memoria da riattivare e trasformare,<br />

voglia di libertà, desiderio senza fine, bellezza e interesse<br />

di stare insieme. È anche dialogo, voce e pathos.<br />

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