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Ecoideare Settembre Ottobre N31

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Quando l’acqua manca, ovvero quando sarebbe troppo oneroso<br />

il ricorso a questo bene prezioso, i camini del vento sfruttano<br />

l’effetto camino per richiamare aria calda dalla stanza, tale<br />

spostamento di masse d’aria richiama aria fresca dalle zone<br />

alberate e/o ombrose prossime all’edificio. Questa necessità<br />

di ombra, di protezione<br />

dai raggi solari, caratterizza<br />

molte città iraniane,<br />

ma anche spagnole, per<br />

esempio Granada, ultimo<br />

baluardo arabo in Europa.<br />

Gli agglomerati sono<br />

infatti densamente edificati,<br />

generando vicoli e<br />

corti strette ed ombrose,<br />

che fungono da “bacini”<br />

di aria fresca per questi<br />

sistemi di estrazione.<br />

Questa vicinanza fisica fra<br />

edifici, genera una socialità<br />

diversa da quella della<br />

città contemporanea, dove<br />

ognuno tende a “recintare”<br />

il proprio mondo, sino a ridurlo ad una stanza, magari ben<br />

condizionata.<br />

Questa breve descrizione di alcune soluzioni architettoniche, e<br />

delle ricadute urbanistiche e sociali, vuole essere uno stimolo<br />

affinché in ognuno di noi cresca la consapevolezza del patrimonio<br />

di conoscenze che l’umanità ha dimenticato.<br />

Proprio da questa riscoperta deve partire la ricerca di un mondo<br />

più sostenibile, un mondo che abbia ancora elevati livelli di<br />

benessere, ma che sappia raggiungerli con l’uso dell’ingegno<br />

e non con l’uso della sola<br />

energia. Alla conferenza<br />

di Parigi sarà siglato un<br />

nuovo accordo sul clima,<br />

mentre si scopre che i titoli<br />

bianchi, publicizzati come<br />

soluzione per la riduzione<br />

delle emissioni di CO2 nel<br />

recente passato, abbiano in<br />

realtà prodotto un aumento<br />

in diverse nazioni. Questo<br />

dimostra come per invertire<br />

la rotta in tale ambito<br />

non ci si possa limitare<br />

all’efficientamento o allo<br />

stimolo all’industria energetica<br />

di ottenere incentivi,<br />

ma sia quello di una<br />

conversione individuale alla sostenibilità.<br />

Solo in tal modo le conoscenze potranno diffondersi ed essere<br />

utilizzate non solo nei grandi interventi edilizi internazionali,<br />

ma anche nelle abitazioni private, garantendoci un comfort a<br />

costo zero. ■<br />

a cura della Redazione<br />

STILI DI VITA<br />

PUBBLICITÀ<br />

A<br />

conclusione di EXPO 2015 verrà consegnato al Segretario<br />

Generale delle Nazioni Unite un documento firmato<br />

da diversi soggetti: istituzioni, imprese e soprattutto<br />

cittadini che si impegnano a rispettare i principi<br />

etici con cui produrre cibo e valorizzare le risorse del pianeta. È<br />

certo un documento importante che noi, redazione di <strong>Ecoideare</strong>,<br />

riteniamo utile diffondere nelle parti più significative rimandando<br />

la lettura del testo integrale ai siti ecoideare.it e rinenergy.it;<br />

è un manifesto considerato l’eredità che questo EXPO italiano<br />

lascia al mondo. Non si può infatti non essere d’accordo sui suoi<br />

contenuti nelle linee di principio e non si può non condividerne<br />

i presupposti.<br />

Tuttavia ci rimane qualche perplessità se consideriamo alcuni<br />

elementi che non sono stati contemplati, come ad esempio,<br />

l’importanza dell’agricoltura familiare, che è la spina dorsale<br />

dell’alimentazione del Sud del mondo, a cui si aggiunge il<br />

dubbio sulla reale efficacia che potrà avere nell’applicazione dei<br />

fondamenti.<br />

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