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Ecoideare Settembre Ottobre N31

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La casa di Materiavera<br />

L’ABITARE NATURALE<br />

E SANO<br />

MARIA ELISABETTA TONALI<br />

Architetto - esperta in architettura<br />

sostenibile e materiali naturali.<br />

Dal 2004 è titolare di Materiavera,<br />

studio di ricercaprogettazione-<br />

design eco.<br />

ECOABITARE<br />

di Maria Elisabetta Tonali<br />

Tante volte ci ritroviamo a parlare di casa ecologica, di<br />

sostenibilità, di bioarchitettura. Spesso però non è del<br />

tutto chiaro a cosa ci si riferisca con questi termini. Per<br />

noi una casa ecologica è una casa prima di tutto SANA.<br />

I materiali edili tradizionali non tengono conto degli effetti sulla<br />

salute che hanno i loro componenti chimici. Molto spesso la causa<br />

di allergie e relativi effetti collaterali, asma, disturbi del sonno,<br />

mal di testa, intolleranze alimentari, fino ad arrivare all’insorgenza<br />

di fenomeni oncologici, è da ricercare proprio nelle emissioni<br />

tossiche dei materiali con i quali sono costruite le case che abitiamo.<br />

I materiali naturali o bioedili non hanno emissioni di VOC,<br />

né di polveri pericolose, né di altre sostanze che se re spirate o<br />

toccate possono avere pesanti effetti negativi. L’utilizzo di questi<br />

materiali evita l’insorgere di disturbi nei soggetti sani.<br />

Di fondamentale importanza è la traspirabilità dell’involucro,<br />

che crea una sensazione di benessere ambientale nettamente percepibile,<br />

evita il ristagno di umidità e quindi l’insorgere di muffe<br />

e funghi, intonaci che si scrostano, conden se, minore efficienza<br />

degli impianti di riscaldamento. L’isolamento delle pareti va<br />

preferibilmente realizzato all’esterno; internamente solo dove<br />

non sia in alcun modo possibile intervenire in facciata, in quanto<br />

il pericolo di condense è molto elevato. Per questo motivo è decisamente<br />

consigliato un calcolo termoigrometrico del comportamento<br />

delle pareti nei confronti della formazione di condensa.<br />

I migliori materiali per i cappotti esterni sono la fibra di legno e<br />

il sughero. A differenza dei materiali sintetici, hanno da un lato<br />

l’enorme vantaggio di evitare il passaggio del caldo non solo<br />

verso l’esterno, ma d’estate anche verso l’interno; inoltre sono<br />

in grado di isolare acusticamente gli ambienti agendo sia da<br />

fonoassorbenti che da fonoisolanti. In linea di massima le case<br />

isolate con questo tipo di materiale addirittura non necessitano di<br />

impianto di raffrescamento, con un notevole risparmio sia nella<br />

realizzazione dell’impianto sia in seguito per la sua gestione. Di<br />

conseguenza il comfort interno dell’abitazione è elevatissimo:<br />

l’aria è naturalmente più fresca e l’ambiente si trova in equilibrio<br />

igrotermico ottimale. Per i cappotti interni così come per le coperture<br />

si possono valutare anche soluzioni realizzate con materiali<br />

sfusi da inserire in intercapedini, come i fiocchi di cellulosa<br />

o la perlite; o con materassi morbidi (canapa, lana di pecora,<br />

fibre di tessuti riciclati, fibra di legno, fibra di lino) da chiudere<br />

all’interno di contropareti in lastre di fibrogesso, realizzato<br />

esclusivamente in gesso e cellulosa pura, senza le pericolose resine<br />

contenute nel cartongesso che ne determinano emissioni tossiche<br />

considerevoli; ha una elevata resistenza al fuoco (classe 0);<br />

è resistentissimo, al punto da poter essere utilizzato per appende-<br />

re mobili, o come sottofondo per pavimenti posati a secco;<br />

isola acusticamente e termicamente. Anche gli intonaci<br />

devono essere traspiranti, per evitare pericolosi ristagni<br />

di umidità al loro interno, che possono poi<br />

portare alla formazione di sali che, rigonfiandosi,<br />

determinano lo sgretolamento<br />

del rivestimento. Materiali antichi<br />

come la calce, il cocciopesto e<br />

l’argilla, traspiranti, antibatterici,<br />

regolatori dell’umidità,<br />

rappresentano il naturale<br />

completamento degli isolanti<br />

organici. Esistono addirittura versioni<br />

termoisolanti dell’intonaco di<br />

calce, miscelata a granuli di sughero.<br />

Ovviamente anche le pitture<br />

devono avere le stesse caratteristiche<br />

di traspirabilità e salubrità: pitture<br />

ai solventi vegetali, alla calce,<br />

di argilla, ai silicati naturali sono<br />

solo alcuni esempi.<br />

I pavimenti naturali non sono solo<br />

di legno: linoleum naturale,<br />

pavimenti in argilla o in calce del tutto simili come<br />

effetto estetico alle resine, graniglie. Il parquet però è<br />

il materiale preferito: va scelto tra le essenze nostrane,<br />

marchiate FSC, evitando quelle esotiche,<br />

fonte di distruzione ambientale. Inoltre<br />

preferire il legno massello al multistrato<br />

e le finiture a olio o cera, di facile<br />

manutenzione e ripristino<br />

in caso di danneggiamento<br />

del pavimento. Quando si<br />

pensa ai pavimenti è necessario<br />

valutare anche le colle,<br />

principale fonte di emissioni tossiche<br />

indoor soprattutto se bicomponenti.<br />

Vanno scelte con<br />

attenzione. Per finire bisogna<br />

difendersi da nemici invisibili<br />

come il gas radon o l’elettromagnetismo:<br />

in questi<br />

casi vanno adottati accorgimenti<br />

progettuali pensati da<br />

professionisti specializzati.<br />

www.materiavera.it ■<br />

20 ecoIDEARE - <strong>Settembre</strong> / <strong>Ottobre</strong> 2015<br />

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