Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
nialismo, in questo caso francese. Ogni giorno assistiamo (impotenti)<br />
alle assurde disgrazie in mare di popolazioni costrette<br />
ad abbandonare la propria terra per fuggire dalla povertà, dalla<br />
fame e dalla guerra in cerca di sicurezza. Il lavoro delle strutture<br />
di volontariato è meritevole ed è spesso encomiabile l’impegno<br />
soprattutto dei medici che aiutano le popolazioni che soffrono.<br />
Voglio, però, distinguere queste da altre organizzazioni, che,<br />
sotto varie forme, sono spesso portatrici di interessi economici<br />
nei paesi dove destinano gli aiuti. Viene da pensare ad una<br />
sorta di “multinazionali dell’umanitarismo”, che per raccogliere<br />
fondi destinati al cosiddetto Terzo Mondo, fanno leva<br />
sul turbamento psicologico indotto dal senso di colpa. Una<br />
reazione che si attiva quando per esempio, vieni colpito<br />
dall’immagine di un bambino visibilmente denutrito, che<br />
punta gli occhi dritto alla tua coscienza. Un dramma umano<br />
vero che diventa virtuale e strumentale, fondato sul pietismo.<br />
Le popolazioni dei paesi che hanno subito il colonialismo,<br />
l’Africa in primis, sono vittime del paradosso di soffrire<br />
o morire per fame pur abitando territori il cui sottosuolo è ricco<br />
di giacimenti di minerali preziosi e di fonti energetiche: ricchezze<br />
destinate al Nord del mondo. Fame, miseria, sottosviluppo,<br />
si combattono con l’attuazione di programmi di medio lungo termine.<br />
Insieme all’istruzione, bisogna fornire a quelle popolazioni<br />
gli strumenti e le tecnologie che permettano loro di progettare<br />
il futuro sulla propria terra. I pozzi per la raccolta dell’acqua e i<br />
pannelli fotovoltaici per ottenere energia elettrica sono esempi di<br />
soluzioni a basso costo che favoriscono l’autonomia dei villaggi<br />
dove si può praticare un’agricoltura sostenibile e al tempo stesso<br />
fermare l’urbanizzazione e la migrazione. Nonostante la riduzione<br />
del tasso della fame registrato nell’ultimo anno, bisogna<br />
reclamare un maggior impegno della politica mondiale, che deve<br />
sentire la responsabilità e il peso delle morti causate dalla fame e<br />
dalla denutrizione, ma anche delle morti per malattie soprattutto<br />
dei bambini indegnamente e vergognosamente sfruttati nelle miniere<br />
dei preziosi minerali.<br />
Ancora porto nella memoria scene dei filmati in bianco e nero<br />
proiettati, in mancanza di una sala, sulla parete di un edificio nella<br />
piazza del paese, quando ero in età scolare, nello stile del film<br />
“Nuovo Cinema Paradiso” di Giuseppe Tornatore. Per quel che<br />
ricordo, lo scopo dell’iniziativa era di far conoscere l’impegno<br />
dei missionari italiani in Africa. Non credo che fosse un programma<br />
promosso dalle istituzioni nazionali o che facesse parte<br />
di un programma di sensibilizzazione riconducibile alle Nazioni<br />
Unite. Tutto era ambientato in un villaggio rurale dove, le persone,<br />
soprattutto bambini, in evidente stato di denutrizione, erano<br />
in fila per una ciotola di riso o per fare le vaccinazioni. Sono immagini<br />
rimaste impresse, avvolte da un sentimento misto di compassione<br />
e di speranza. Immagini che oggi accostandole e confrontandole<br />
con gli scatti del grande fotografo Steve McCurry,<br />
a distanza di mezzo secolo restano ancora terribilmente attuali.<br />
Circa 24.000 persone muoiono ogni giorno per fame o cause<br />
ad essa correlate (fonti: ONU, FAO, UNICEF).<br />
Il 16 ottobre 1979 è stata istituita dai paesi membri della FAO<br />
(Nazioni Unite) e celebrata ogni anno, la Giornata Mondiale<br />
dell’Alimentazione (GMA), che quest’anno è inserita nel<br />
calendario degli eventi all’interno di Expo, dal tema esplicativo:<br />
“Protezione sociale e agricoltura per spezzare il ciclo<br />
della povertà rurale”. Dunque la protezione sociale come<br />
fondamento di soluzioni atte a ridurre la povertà rurale nelle<br />
campagne per assicurare l’accesso al cibo e ai mezzi per<br />
produrlo. E’ intuibile l’importanza della Giornata perché<br />
Expo, con la presenza dei paesi in via di sviluppo sarà l’amplificatore<br />
di un messaggio dalla grande valenza culturale,<br />
soprattutto ai giovani attraverso la scuola.<br />
La data celebrativa del prossimo 16 ottobre è una tappa del percorso<br />
di sensibilizzazione al tema della nutrizione e alla salvaguardia<br />
delle risorse naturali. Un percorso di sostenibilità che,<br />
coerente con il programma di Expo, deve tendere alla massima<br />
riduzione della forbice. I valori che la data esprime sono stati<br />
fatti propri dall’Associazione Mozart Italia sezione di Milano<br />
che ha deciso di proporre quel giorno come commemorativo,<br />
organizzando un concerto dedicato, dal titolo “In memoria delle<br />
vittime della fame nel mondo”. L’evento è stato inserito nel<br />
programma di Expo sotto gli auspici del Presidente della Repubblica,<br />
e vedrà la partecipazione dei rappresentanti dei paesi<br />
in via di sviluppo presenti a Expo e delle loro comunità in Italia.<br />
In programma è il Requiem in Re minore di Wolfgang Amadeus<br />
Mozart diretto dal Maestro Aldo Bernardi nella chiesa di San<br />
Marco a Milano. L’occasione richiedeva la scelta di un’opera significativa<br />
e suggestiva e non c’è opera più adatta e affascinante<br />
dell’ultimo lavoro del grande Amadeus, interrotta dalla sua morte<br />
precoce e per questo poi rimaneggiata nella parte conclusiva.<br />
Le note vibranti del Requiem mozartiano esprimono in<br />
modo ineguagliabile l’umana sofferenza, trasmettono pathos,<br />
mistero e speranza anche a chi fede non ha.<br />
Numerose sono le celebrazioni nel 2015 in cui viene eseguito il<br />
Requiem di Mozart in tutta Italia. Per il contesto e la profondità<br />
del tema, ma anche per la capacità esecutiva dell’Orchestra Associazione<br />
Mozart Italia Milano, “In memoria delle vittime della<br />
fame nel mondo” resterà certo negli annali dei grandi eventi. Più<br />
che un concerto sarà un’esperienza emotiva di grande effetto, un<br />
segno di umanità verso le morti innocenti. ■<br />
Daniela Milano<br />
MEDITAZIONE IN AUTUNNO<br />
Laureata in filosofia, specializzata<br />
in psicologia psicosomatica,<br />
junghiana, lavora a titolo di libera<br />
professionista come counselor<br />
per il benessere, la formazione,<br />
l’istruzione della persona<br />
ed è giornalista.<br />
IDEA BENESSERE<br />
Con l’entrata dell’autunno si verificano dei cambiamenti importanti<br />
sia nell’ambiente, come la diminuzione delle ore di<br />
luce, sia nell’organismo in cui il più importante è la variazione<br />
della produzione di alcuni ormoni che ne influenzano l’equilibrio.<br />
Questi due fattori accompagnati dalla ripresa delle attività<br />
lavorative, possono generare stanchezza, apatia, stress. Silvia<br />
Giananti insegnante yoga e responsabile Associazione Ytaca (a<br />
Massa Marittima) , consiglia un paio di esercizi di meditazione<br />
e rilassamento per mantenere i benefici e le energie positive accumulate<br />
durante l’estate.<br />
● Mettetevi supini rendendo la posizione confortevole e lasciatevi<br />
andare alla terra che vi sostiene. Un piccolo cuscino sotto il<br />
capo o una salvietta arrotolata che riempia l’arco naturale sotto<br />
il collo. Con gli occhi della mente entrate in contatto con<br />
tutto il corpo a cominciare dai piedi, risalendo lungo le gambe,<br />
dalle mani lungo le braccia, lungo il tronco fino alle spalle.<br />
Lasciate che affiorino i piccoli disagi, eventuali tensioni e, ad<br />
ogni respiro, lentamente lasciate che la terra le assorba. Qualche<br />
piccola oscillazione del capo vi aiuta ad abbandonarlo di<br />
più. Davanti agli occhi chiusi morbidamente, cominciate a<br />
fare esperienza della luminosità diffusa che si espande a tutta<br />
l’area della fronte come uno schermo luminoso. Risiedete<br />
nell’area con alcuni espiri prolungati fino a raggiungere l’esperienza<br />
dell’aria che esce e rientra dalla fronte.<br />
● Respirazione a narici alternate “sole-luna” Questo semplice<br />
esercizio può essere praticato in qualunque momento della<br />
giornata. Al lavoro prima di una riunione importante, oppure<br />
prima di affrontare un appuntamento che reca ansia, ma anche<br />
per mantenere calma e lucidità là dove venga richiesto. - Seduti<br />
in posizione confortevole, con la colonna vertebrale diritta<br />
ed il peso del busto sui due ischi, portare la mano destra con<br />
dito indice e medio appoggiati in mezzo alle sopracciglia e<br />
con pollice ed anulare che chiudono alternativamente la narice<br />
destra e sinistra nella fossetta alta. Prima la sinistra inspira e<br />
la destra espira, poi la destra inspira e la sinistra espira. E così<br />
via… Continuare così per una quindicina di respiri.<br />
Benefici: calma la mente, allevia il mal di testa e riequilibra a<br />
livello energetico. ■<br />
STILI DI VITA<br />
> Opera di Silvia Giananti<br />
Qualora abbiate voglia di<br />
fare osservazioni su quanto<br />
ho scritto o sollevare nuovi<br />
quesiti potete scrivermi a:<br />
redazione_ecoideare@libero.it<br />
44 ecoIDEARE - <strong>Settembre</strong> / <strong>Ottobre</strong> 2015<br />
45