Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
col paesaggio naturale, dovrebbero essere diffuse e gelosamente<br />
protette nelle nostre città insieme ad altre piante spontanee come<br />
le robinie e le ginestre, tipiche delle zone aride, ricche di foglie<br />
e bellissime. Di robinie, per esempio, sono ornati molti viali e<br />
molte strade di Roma, con un effetto molto gradevole. Alle virtù<br />
delle piante nella città va aggiunta la proprietà di dare ombra, un<br />
bene particolarmente prezioso d’estate nei paesi caldi, di filtrare<br />
e attutire il rumore, e infine<br />
di fornire bellezza, una cosa così<br />
preziosa e rara, che spesso si manifesta,<br />
quasi a sorpresa, nei posti<br />
più impensati, sui muri delle case<br />
invasi da rampicanti, nell’angolo<br />
di un cortile. Tutte virtù salutari<br />
particolarmente importanti per gli<br />
strati più deboli della popolazione<br />
urbana, quelli dotati di minore<br />
mobilità, i bambini, i ragazzi, gli<br />
anziani. I metri quadrati di verde<br />
urbano disponibili per ciascun<br />
abitante in una città sono una misura<br />
anche del modo in cui la città<br />
è sorta, è cresciuta, viene rispettata.<br />
La crescita disordinata della<br />
città nel dopoguerra ha spazzato<br />
via ogni spazio che non avesse<br />
valore monetario; i giardini sono<br />
diventati parcheggi o garage,<br />
ogni superficie occupata da verde<br />
“inutile” è stata edificata; perfino<br />
i pochi alberelli che affiancavano<br />
alcune strade sono stati soffocati<br />
nell’asfalto e poi gradualmente<br />
sradicati per far posto alle automobili<br />
in sosta.<br />
Il mito delle città di cemento e<br />
asfalto, piene di luccicanti automobili, è stato creato non certo<br />
nell’interesse degli abitanti, ma per ricavare il massimo profitto<br />
da ogni metro quadrato di spazio. Che cosa conta se i bambini<br />
devono giocare a pallone in mezzo alle pietre, se le mamme<br />
devono scavalcare le automobili in sosta sui marciapiedi per far<br />
passare le carrozzine con i figli? La distruzione del verde è un<br />
altro aspetto della violenza urbana, per cui la città stessa alla<br />
fine si rivolta contro i suoi abitanti, impedendo la circolazione<br />
dei mezzi di trasporto, diventando quasi inaccessibile.<br />
La violenza dei ragazzi che strappano la borsetta alle signore o<br />
che forzano le macchine in sosta è del tutto simile a quella che<br />
è stata esercitata quando è stata tollerata la crescita di un orribile<br />
agglomerato di case senza luce e senza verde, senza spazi<br />
per giocare, per incontrarsi, per camminare: i marciapiedi, come<br />
dice il nome, dovrebbero essere fatti per chi va a piedi, non per<br />
le automobili in sosta. La battaglia per il verde è quindi una battaglia<br />
per ottenere che la collettività<br />
ridiventi padrona degli spazi<br />
in cui stare insieme, dell’aria non<br />
inquinata, del diritto al silenzio.<br />
Ricordo che molti anni fa, quando<br />
si celebrava ogni anno la giornata<br />
dell’ecologia nelle scuole, ho<br />
partecipato con i ragazzi di una<br />
Scuola media alla messa a dimora<br />
di alcune pianticelle in un<br />
cortile: i ragazzi erano pieni di<br />
entusiasmo, speravano di vedere<br />
crescere, insieme a loro, i virgulti<br />
trasformati in alberi. Ho poi saputo<br />
che dei passanti, per disprezzo<br />
e stupidità, avevano strappato le<br />
pianticine, vanificando un piccolo<br />
ma importante atto di fiducia<br />
nel futuro, nella natura, nella vita.<br />
Questo episodio di violenza mi<br />
viene alla mente ogni volta che<br />
vedo il comportamento di tante<br />
persone verso il verde pubblico,<br />
quasi una forma di odio e di disprezzo:<br />
eppure, come ricorda<br />
Alfieri nella “Vita”, anche noi<br />
affondiamo le radici in un mondo<br />
naturale dalla cui integrità dipende<br />
la nostra stessa salute. L’odio<br />
per il verde è come odio verso noi stessi.<br />
Cerchiamo di ritrovare i valori da cui dipende la nostra sopravvivenza,<br />
cerchiamo di ristabilire un nuovo rapporto di amicizia<br />
con la natura, col verde, con gli altri abitanti della città. Chiediamo<br />
agli amministratori di ampliare gli spazi verdi con prati e alberi<br />
spontanei del nostro paese; chiediamo ai nostri concittadini,<br />
nelle scuole, nelle parrocchie, nei posti di lavoro, nei partiti, di<br />
rispettare il verde in quanto bene di tutti. ■<br />
CEMENTO<br />
L'ORTO URBANO<br />
PARADIGMA DELLA MODERNITÀ POST INDUSTRIALE<br />
PROPOSTE FU ORI EXPO PER NUTRIRE LA VITA<br />
A confronto:<br />
Gianni Cavinato: Tecnologo Alimentare, Presidente ACU<br />
"entrare in relazione con la natura all'interno di un orto significa entrare in relazione con noi stessi"<br />
Paola Santeramo: Presidente ISTVAP<br />
"utilizzare il verde esistente o trasformare il non esistente"<br />
Franco Cirone: Medico e Psicoterapeuta<br />
"dalle nostre pratiche noi decidiamo il nostro modo di essere nel mondo"<br />
con Amministratori Locali<br />
modera Nicola Saluzzi<br />
VERDE<br />
Politiche per il benessere dei cittadini, dell'ambiente, del paesaggio<br />
Esperienza, progetti, impegni per il futuro sostenibile<br />
MARTEDÌ 27 OTTOBRE 2015 - ORE 18:00 - 21:00<br />
EXPOINCITTÀ LOUNGE (EX SPAZIO COBIANCHI)<br />
MILANO, P.ZA DUOMO 19/A<br />
INGRESSO GALLERIA VITTORIO EMANUELE<br />
Evento Certificato da<br />
8<br />
ecoIDEARE - Luglio / Agosto 2015<br />
tel. 02 36642800 - info@rinenergy.it - www.rinenergy.it