Ecoideare Settembre Ottobre N31

DOG
BEACH
AMBIENTE E TERRITORIO
di Andrea Alessandro Muntoni
Il termine BENESSERE è giustamente associato agli aspetti
fisici e psichici e, con tale accezione, può essere ricompreso
anche il RAPPORTO UOMO – ANIMALE e i suoi effetti sulla
salute fisica e psichica dell’uno e dell’altro. Quest’articolo
tenta di dare una risposa sul piano ingegneristico ad un aspetto
legato al rapporto uomo – animale con riferimento al cane. In
particolare ci si interroga sull’opportunità e sulla valenza nonché
sulle criticità – risolvibili adottando opportuni criteri e regolamenti
– legate al delicato rapporto fra l’uomo e il cane sia
quando esso è di tipo personale consenziente (padrone – animale
d’affetto e da compagnia) che sociale e collettivo (comunità di
persone – animale tout court); saranno, parimenti, analizzati alcuni
riflessi che l’uso di aree specificatamente allestite per i cani
possono avere sul piano ambientale.
Generalità sulle aree specialmente allestite per cani
Molti Comuni costieri della Penisola e delle Isole maggiori
(Sardegna, Sicilia) stanno provvedendo al riordino del litorale
e alla revisione, modifica e integrazione del proprio Piano
di Utilizzo del Litorale (PUL) secondo le Linee Guida emanate
dalle Regioni (ordinarie o a statuto speciale) in ottemperanza
alle norme di legge vigenti e applicabili a tutto il territorio nazionale.
In seno all’attività di riordino molti Comuni costieri stanno
valutando la possibilità di inserire nell’anzidetto strumento di
pianificazione territoriale della fascia costiera (PUL), un’area
da destinarsi all’accoglienza di cani, denominata comunemente
come “Dog Beach”. La previsione e l’allestimento di tale
area necessita di alcune valutazioni preliminari in relazione al
contesto ambientale e naturale nonché alle norme di sicurezza,
igiene e ambientali che devono essere rispettate dall’esercente
l’attività; molte delle valutazioni fatte sono da approfondirsi, naturalmente,
anche in seno alla procedura di Valutazione Ambientale
Strategica (VAS) prevista per l’adozione e approvazione del
PUL da parte del Soggetto procedente, così come previsto dal
D.Lgs. 152/2006 recante “Norme in materia ambientale”.
Norme di riferimento
La materia è senz’altro disciplinata, fra le altre, dalle seguenti
disposizioni di legge e regolamentari:
1) D.Lgs. 152/2006 e s.m.i. recante “Norme in materia ambientale”
e in particolare dalla Parte IV relativa alla gestione
dei rifiuti
2) Ordinanza del Ministero della Salute del 12/12/2006 recante
“Tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressione di cani”
3) Decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n.
320 recante “Regolamento di polizia veterinaria”.
Nelle regioni che hanno disciplinato in modo speciale le regole
e modalità d’uso del litorale, possono essere applicabili anche
altre disposizioni; a titolo di esempio si citano quelle emanate
dalla Regione Autonoma della Sardegna: Allegato alla Deliberazione
G.R. n. 10/28 del 17/03/2015 recante “Linee Guida per
la Predisposizione del Piano di Utilizzo dei Litorali con finalità
turistico ricreativa – Disposizioni generali e pianificazione –
Istruzioni gestionali”.
Tali disposizioni regolamentari vanno lette, tuttavia, anche tenendo
conto delle ordinanze balneari emanate, nella Penisola,
dalle competenti capitanerie di Porto; esse disciplinano le attività
esercitabili sul demanio marittimo.
Disposizioni generali per la presenza di cani in spiaggia
Sulle spiagge e negli specchi acquei, all’infuori della Dog Beach,
durante tutta la stagione balneare, è generalmente vietato
transitare o trattenersi con qualsiasi tipo di animale, anche
se munito di museruola o guinzaglio. Sono tuttavia escluse dal
divieto le unità cinofile da salvataggio munite di brevetto per
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