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Le grida della Fenice

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Dopo la sirena bicaudata, c’è Salomone e poi la regina di Saba<br />

Nel terzo e quarto cerchio Pantaleone inserisce prima Salomone e poi la Regina di<br />

Saba, ma mentre per suggerirci l’appartenenza genetica o il livello di Coscienza<br />

<strong>della</strong> regina il monaco colloca la figura su uno sgabello di legno (e con l’Occhio in<br />

mano), mette il re seduto sopra due grifoni.<br />

Quei due grifoni su cui Pantaleone ha seduto Salomone intendono probabilmente<br />

simboleggiare la provenienza genetica del Re (che non è integra e diversa da quella<br />

di Bilqis poiché lei è posta su uno sgabello di legno), ma avendo il Grifone le<br />

caratteristiche del leone e dell’aquila, quindi di maestosità e fierezza, considerati, in<br />

un’ideale gerarchia, al di sopra degli altri animali, Pantaleone intendeva forse<br />

attribuire queste caratteristiche al Re oppure, quei due grifoni disegnati da<br />

Pantaleone, stanno a simboleggiare che il potere del re riguardava solo due Livelli.<br />

Infatti sembra Salomone, oltre essere Re, riuscisse a dominare le forze infere.<br />

Salomone e la regina di Saba di Piero <strong>della</strong> Francesca<br />

Salomone e le due donne di Nicolas Poussin<br />

La storia di Salomone e del suo mitico regno si trova nella Bibbia, nel primo Libro<br />

dei Re, e l’autore gli dedica undici interi capitoli, ma perché il monaco lo inserisce<br />

nel quadrato vicino alla Regina di Saba (che la leggenda sembra riporti si innamorò<br />

poi di Hiram http://www.goirsaa.it/italia/fratelli/?page_id=36), ed a lei, che siede<br />

invece su uno sgabello di legno, nonostante l’occhio in mano, mette una sola

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