Le grida della Fenice

Diventa evidente che quei geni di cui parla il dr Lebel (evidentemente presenti
numerosi in Nimrod) potrebbero essere quello Tzelem degli Elohim di cui scrive
Biglino (che per creare Eva sembra però non furono usati), ed a sua volta essere
quelli dell’immolato dio We, che attraverso la discendenza di quei pani dell’origine
sono quei Geni arrivati sino a noi. Diventa anche evidente, però, che almeno un
terzo della popolazione terrestre è quasi originale perché non ha quei Geni (il
Genoma di quel terzo di persone, rimane comunque intaccato dall’esperimento che
fece Sophia?). A questo punto crediamo che il significato del gatto lupesco che
Pantaleone ha messo vicino ad Adamo, oltre indicare che la Grande Madre nella
donna esprime la sua Forza positiva e nell’uomo esprime quella negativa (forze
contrapposte che servono per mantenere l’equilibrio del mondo e sono
l’espressione della Dea nella sua totalità), sta ad indicare la negatività della figura
perché creata con i Geni alieni del dio We. Potrebbe essere proprio questo che
provocò in Adamo, poi negli uomini che discenderanno da Noè, un gran guasto nel
DNA, di conseguenza nel comportamento. E forse è per il fatto che in Eva non era
presente lo Tzelem degli elohim che in seguito, Michelangelo, dipingerà solo lei
aiutata dalla Grande Madre, cioè dalla energia (il DNA) della Dea rimasta in lei, e
lui si dipinge solo come cencio vuoto. Ma quel DNA alieno negli umani, come
abbiamo visto riflettendo sulle varie vicende terrestri, sembra non avere una sola
origine.
La tomba di Michelangelo
Una parte di DNA alieno trovato dai ricercatori nell’essere umano, potrebbe
provenire dall’immolato dio We (il dio dell’intelligenza degli Igigi, che potrebbe
essere lo stesso dio Indù scimmiesco dei Vanara) uno di quei dei ancora inferiori di
cui Enki e Ninmah usarono il DNA per creare il Lulu,