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Le grida della Fenice

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La grande Ipazia<br />

Anche se in merito alla grande scienziata non ho certezze poiché su di lei non ho<br />

vissuto esperienze che me ne hanno parlato, Ipazia potrebbe essere stata una<br />

incarnazione non ufficiale <strong>della</strong> Grande Madre.<br />

Ipazia è riportata vestita di bianco nell'opera di Raffaello Sanzio scuola di Atene, che è un affresco databile al<br />

1509-1510 ed è situato nella Stanza <strong>della</strong> Segnatura, una delle quattro stanze vaticane all'interno dei Palazzi<br />

Apostolici e rappresenta una delle opere pittoriche più rilevanti dello Stato <strong>della</strong> città del Vaticano<br />

Nella biografia è scritto che Ipazia nacque ad Alessandria nella seconda metà del<br />

IV sec; non è possibile stabilire precisamente la data anche se la maggior parte<br />

degli studiosi crede di poter indicare la sua nascita intorno al 370 d.C.<br />

<strong>Le</strong> fonti antiche sono concordi nel rilevare come non solo Ipazia fosse stata istruita<br />

dal padre, il geometra e filosofo Teone, nella matematica, ma che divenne<br />

bravissima nello studio dell’astronomia tanto da superare il suo maestro. Ella si<br />

occupò anche di trigonometria, algebra e altre importanti materie. C’è chi le<br />

attribuisce l’invenzione dell’astrolabio, che i suoi allievi in seguito perfezionarono,<br />

oltre che altri oggetti utili alla ricerca come l’idroscopio o il barillio. Non contenta<br />

di questo la scienziata si dedicò anche alle scienze filosofiche, e sembra che già nel<br />

393 fosse a capo <strong>della</strong> scuola alessandrina. E dalle memorie di alcuni suoi allievi<br />

sembra emergere che ebbe numerosi discepoli.<br />

Quindi una donna più che intelligente, e forse a quei tempi anche potente. Questo<br />

probabilmente fu la ragione che la portò alla morte. Una donna così dava fastidio<br />

alla chiesa cristiana che stava nascendo, quindi doveva essere tolta di mezzo. Cosa<br />

che, come racconta la storia, fece il vescovo Cirillo probabilmente pagando<br />

qualcuno o usando semplicemente qualche fanatico cristiano.<br />

Dopo morta c’è chi ha tentato di farla dimenticare, ma nel rinascimento, forse<br />

grazie ai testi greci tradotti da Marsilio Ficino su incarico di Cosimo de Medici,<br />

probabilmente per le sue scoperte, il modo in cui è stata uccisa e soprattutto per chi

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