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la_Toscana_giugno_2017 (4) (1)

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Firenze<br />

Mostre<br />

Anna Fazzi<br />

Riflessioni d’Arte è il titolo del<strong>la</strong> personale del<strong>la</strong> pittrice<br />

fiorentina in corso dal 3 al 15 <strong>giugno</strong> al<br />

Circolo degli Artisti Casa di Dante a Firenze<br />

Apocalisse, tecnica mista su te<strong>la</strong>, cm 80x80, <strong>2017</strong> Arena, tecnica mista su te<strong>la</strong>, cm 80x80, <strong>2017</strong><br />

di Silvia Ranzi / foto courtesy dell’artista<br />

L’estro creativo e <strong>la</strong> coscienza specu<strong>la</strong>tiva<br />

di Anna Fazzi, artista fiorentina<br />

dal<strong>la</strong> pluriennale attività<br />

pittorica, si alleano in una concertazione<br />

sinfonica a più registri espressivi per<br />

offrirci ancora una volta un ciclo studiato<br />

di opere che delinea un variegato percorso<br />

visivo dai temi legati alle inquiete dinamiche<br />

tra natura e pervasività dei mezzi tecnologici,<br />

tute<strong>la</strong> del regno animale-vegetale<br />

e le insidie dell’inquinamento, progresso<br />

consumistico e le nuove povertà, recrudescenza<br />

del terrorismo ed i nuovi drammi<br />

umanitari dell’era globale. Un prisma di<br />

visionarietà pittoriche a tecnica mista -<br />

olio ed acrilico - di efficace resa espressiva<br />

per trame disegnative e colori avvincenti<br />

che nel<strong>la</strong> trasfigurazione fantasiosa<br />

mettono in scena il lirico interrogarsi di<br />

un’identità che si racconta per immagini<br />

dagli accenti intimi (opere Lacrima ed<br />

Omaggio a Mirò) per di<strong>la</strong>tare il raggio di<br />

rappresentazione su soggetti interiorizzati<br />

a respiro sociale, nel<strong>la</strong> dialettica tra<br />

individuo e società, nel<strong>la</strong> delineazione di<br />

un neourbanesimo imperante (opera Il<br />

bivio). Le prassi pittoriche che Anna<br />

Fazzi predilige rispondono a due stilemi,<br />

compresenti quali anime gemelle nel<strong>la</strong><br />

sua poetica estetica dai felici esiti: da un<br />

<strong>la</strong>to una figurazione materico-astraente<br />

dalle composizioni stilizzate ed evocative,<br />

dall’altro l’ideazione di un immaginario<br />

incisivo per sintesi cromatiche<br />

e scansioni geometriche di impronta<br />

modernista. Abbraccia il credo ambientalista<br />

che <strong>la</strong> induce a ritrarre specie di vo<strong>la</strong>tili<br />

imprigionati in simbolici loculi artificiali<br />

per un richiamo al<strong>la</strong> criticità dei cambiamenti<br />

climatici, a denunciare l’assurdo<br />

massacro dei tori nelle corride, sino a rappresentare<br />

fondali marini dalle rosse profondità<br />

per le morti innocenti negli esodi e<br />

fughe degli attuali naufragi. La riflessione<br />

sul terrorismo, nuova piaga che colpisce<br />

il cuore dell’Europa nelle sue emblematiche<br />

capitali, si legge nel dipinto in cui<br />

studiati effetti di dissoluzione cromatica<br />

registrano lo sconvolgimento dell’oggi,<br />

nel<strong>la</strong> voluta disconnessione dei monumenti,<br />

peculiari delle democrazie dell’antico<br />

Continente. L’artista, dunque, nel<strong>la</strong><br />

messa in opera di questa pluralità ispirativa,<br />

si affida al “valore simbolico-etico del<br />

colore” nelle sue varianti timbriche, sposando<br />

quello che Kandinskij definiva Lo<br />

spirituale nell’Arte, per giungere ad affermare:<br />

«Il nero come lutto, il rosso come<br />

morte, l’azzurro come speranza», quale<br />

monito per non dimenticare le vittime<br />

del genocidio nazista (opera Shoah) in<br />

tempi di ritorno ai nazionalismi, dinnanzi<br />

ad assurdi conflitti, respirando venti di<br />

guerra nel<strong>la</strong> corsa alle armi nucleari. D’altro<br />

canto dimostra di non rinunciare al<br />

vitalismo delle tinte, rassicurante e liberatorio<br />

delle cromie al<strong>la</strong> Matisse, quando<br />

raffigura le liquidità azzurrate e rasserenanti<br />

delle distese marine nei suoi ecosistemi<br />

per alimentare <strong>la</strong> speranza e l’auspicio<br />

di nuovi orizzonti verso una rinascita<br />

equosolidale nel cuore dell’uomo del<br />

Terzo Millennio.<br />

Riflessioni d'Arte<br />

mostra personale di Anna Fazzi<br />

dal 3 al 15 <strong>giugno</strong><br />

Società delle Belle Arti - Circolo degli<br />

Artisti Casa di Dante<br />

Via Santa Margherita 1 r, Firenze<br />

Orari 10.00 - 12.00 / 16.00 - 19.00 lunedì chiuso<br />

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Anna Fazzi

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