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Ritratti<br />
d’artista<br />
Luca Giannelli: un raffinato artigiano della cultura<br />
di Alessandro Fiesoli<br />
Si definisce, con una punta di orgoglio,<br />
un “artigiano della cultura”. Basta entrare,<br />
in effetti, nella sua bottega delle<br />
idee per averne una conferma. La sede<br />
della sua società, la Scramasax, in zona<br />
piazza delle Cure, è un appassionato bazar<br />
di fiorentinità. C’è un po’ di tutto: libri,<br />
quadri (e molti a sua firma) , foto, manifesti,<br />
dipinti, riproduzioni del Cupolone, un<br />
plastico del calcio in costume in Santa Croce,<br />
il profilo di Dante, una gigantografia di<br />
Antognoni, soprammobili, dischi, manufatti,<br />
piccoli oggetti, un “Made in Florence” a<br />
360 gradi che cattura lo sguardo e un po’<br />
anche l’anima. E allora, caro Luca Giannelli,<br />
poi raccontiamo subito chi è, cosa fa e come<br />
ci si sente, per una volta, a tratteggiare<br />
Via dei Bardi. La via della giovinezza di Luca<br />
Giannelli(anche bardi)<br />
la propria storia invece che quella degli altri.<br />
Intanto, però, partiamo da una domanda<br />
che ci tocca da vicino, a noi di Firenze.<br />
Che cos’è questa famosa, benedetta fiorentinità?<br />
Si riesce a darne una definizione?<br />
«La fiorentinità, secondo me, prima di tutto<br />
è il senso del bello. Siamo figli di Firenze,<br />
non si può non partire da questo rapporto<br />
quotidiano con l’arte, la cultura, che poi<br />
è l’aria che respiriamo. In secondo luogo,<br />
direi, il gusto della sfida, del confronto con<br />
gli altri. Il fiorentino pensa sempre di essere<br />
protagonista, perfino involontario, di qualcosa<br />
di unico. Il terzo aspetto è la passione<br />
Autoritratto di Michelangelo<br />
Sergio e Luigina, genitori di Luca Giannelli, in<br />
Por Santa Maria nel mesi successivi alle distruzioni<br />
del 1944<br />
per la polemica, intendo quella sana, intelligente,<br />
provocatoria. Quando degenera, può<br />
diventare un aspetto negativo del nostro carattere»,<br />
la sua risposta. Partiamo dalla sua<br />
nascita: «Sono nato il 30 ottobre 1960, lo<br />
stesso giorno di Maradona, ho anche scritto<br />
una lettera al grande Diego», ci tiene a far<br />
sapere. Era domenica e il campionato di calcio<br />
di serie A era fermo. Si giocava per la<br />
prima volta una sfida tra la nazionali di Lega,<br />
in questo caso Italia-Inghilterra a Milano.<br />
Gli azzurri vinsero per 4-2, una squadra da<br />
sogno, basterebbe citare l’attacco: Hamrin,<br />
Angelillo, Charles, Boniperti, Altafini. La domenica<br />
precedente, il 23 ottobre, la Fiorentina<br />
batté la Juve per 3-0: quale miglior inizio<br />
per una persona che vivrà il calcio con passione!<br />
Fiorentino di via de’ Bardi, scuole elementari<br />
dalle suore in piazzetta San Felice,<br />
le medie alla Machiavelli in piazza Pitti prima<br />
del liceo artistico, Giannelli è cresciuto e<br />
si è formato nel cuore di Firenze, comprese<br />
le prime partite di pallone in Boboli. «La<br />
fortuna di camminare tutti i giorni, da ragazzino,<br />
sui lungarni, fra il Ponte Vecchio e<br />
piazza Pitti, con il rumore dei piatti che arrivava<br />
dalle cucine delle case, dal canto dei<br />
4 Leoni nelle strette strade del centro», la<br />
sua educazione sentimentale dentro le mura.<br />
Un primo lavoro da cartografo, per poi<br />
decidere, nel 1989, di seguire la passionaccia<br />
per tutto quello che è Firenze con l’apertura<br />
della Scramasax. Da quasi trent’anni,<br />
Giannelli si occupa di ideazioni, progettazioni,<br />
eventi, mostre, progetti editoriali. Il primo<br />
volume autoprodotto nel ’94, dedicato<br />
ai cinquant’anni del passaggio della guerra<br />
in città. Da allora, Giannelli di libri ne ha sfornati,<br />
anche da scrittore, altri ottanta. Un’intera<br />
biblioteca su Firenze, qualcosa come<br />
diecimila pagine e seimila foto, dedicata alla<br />
storia, l’arte, le tradizioni popolari, lo sport<br />
con la Fiorentina in testa, gli antichi mestieri<br />
e le memorie della nostra città. Fra le sue ultime<br />
pubblicazioni, due importanti volumi di<br />
testimonianze sui cinquant’anni dell’alluvione<br />
a Firenze, il libro-agenda 2018 costruito<br />
con 53 storie sui fatti e i misfatti della famiglia<br />
Medici, un’originale storia di Firenze ripercorsa<br />
attraverso cento fermate del tram,<br />
un libro dedicato alla storia di Firenze e ai<br />
momenti irripetibili della sua cucina, un vo-<br />
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LUCA GIANNELLI