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14 06/<strong>2013</strong> alpina dolomites<br />
alpina dolomites 06/<strong>2013</strong><br />
15<br />
Coppia nella<br />
vita e in cordata<br />
Un’escursione con gli sci segnò l’inizio del loro legame,<br />
diventato quasi leggendario. Oggi un sentiero sull’Alpe<br />
di Siusi preserva il ricordo di questa coppia, che è entrata<br />
nella storia delle arrampicate e dello sci: Paula Wiesinger e<br />
Hans Steger.<br />
In realtà Hans Steger, nato nel 1907 a Burghausen in<br />
Baviera, dopo aver concluso il suo apprendistato come ebanista<br />
sarebbe voluto andare alla scoperta del mondo. Come<br />
molti giovani della sua generazione assetati d’avventura,<br />
voleva cercare la fortuna negli Stati Uniti d’America, e prima<br />
girare un po’ il mondo.<br />
Amore a prima vista<br />
Il destino volle diversamente: quando Hans Steger si fermò<br />
a Bolzano, di ritorno dalla Tunisia, fu amore a prima vista.<br />
Al selvaggio West subentrò il massiccio dello Sciliar con le<br />
sue cime e le sue creste. Steger decise di rimanere alcuni<br />
giorni sull’Altopiano dello Sciliar per dedicarsi alle arrampicate:<br />
correva l’anno 1927. Due anni dopo era ancora in<br />
Alto Adige. Fu allora che incontrò il secondo amore della<br />
sua vita: Paula Wiesinger. Paula Wiesinger nasce a Bolzano<br />
nel 1907, prima di cinque fratelli. Del padre, morto<br />
durante la Prima guerra mondiale, non serba alcun ricordo;<br />
mentre la madre lavora a Vipiteno come cuoca, Paula cresce<br />
a Bolzano con i nonni. Inizia presto a dedicarsi alle arrampicate,<br />
sempre in compagnia di uomini perché non ci sono<br />
altre donne in grado di farlo. Indossa gli sci per la prima<br />
volta a 16 anni. A quei tempi Paula Wiesinger era l’unica<br />
donna capace non solo di affrontare arrampicate di sesto<br />
grado, ma di fare anche da capocordata.<br />
“La Paula”: 20 volte campionessa in sette anni<br />
Quando Hans e Paula si conoscono nel 1927, durante<br />
un’escursione con gli sci, capiscono entrambi ben presto di<br />
aver trovato il partner della loro vita. Hans diventa il più<br />
grande ammiratore di Paula, nonché il suo allenatore. Nel<br />
1931 Paula vince il primo Campionato italiano di sci alpino<br />
a Roccaraso. Nasce così un mito: da quel momento in poi<br />
in Italia viene amorevolmente chiamata “la Paula”. Vittoria<br />
dopo vittoria, in sette anni Paula Wiesinger si aggiudica<br />
venti titoli italiani. Nel 1934 vince la gara di discesa libera<br />
della Marmolada.<br />
Insieme al marito Hans Steger, si cimenta in molte nuove vie<br />
e affronta le ascese più difficili delle Dolomiti. Diviene amica<br />
di famosi scalatori come Heinrich Harrer e Anderl Heckmair,<br />
i primi a conquistare la parete nord dell’Eiger, e del re<br />
del Belgio Alberto I, che accompagna insieme al marito nelle<br />
arrampicate. La regista Leni Riefenstahl ingaggia la coppia<br />
di scalatori come controfigure per scene impegnative o di<br />
cadute in alta montagna nei film Das blaue Licht (La bella<br />
maledetta) e Tiefland (Bassopiano). Dopo la Seconda guerra<br />
mondiale, la coppia si stabilisce a Passo Pordoi; in seguito i<br />
due rilevano il rifugio Faßlfunerhütte, sulla Punta d’oro, e<br />
aprono una delle prime scuole di sci dell’Alpe di Siusi. Quando<br />
la loro struttura viene distrutta da un incendio, Paula e<br />
Hans acquistano il rifugio Dellai e lo trasformano in uno<br />
degli hotel storici dell’Alpe di Siusi: lo Steger Dellai.<br />
5<br />
La Fondazione Hans e Paula Steger<br />
Hans Steger muore nel 1989 e fino a tarda età Paula continua<br />
a gestire da sola il suo hotel, dove vive fino alla morte,<br />
avvenuta il 12 giugno 2001. Su espresso desiderio di Hans<br />
e Paula, con il loro lascito è stata istituita una Fondazione<br />
con obiettivi di interesse collettivo, come per esempio la<br />
conservazione della flora e della fauna dell’Alpe di Siusi e il<br />
sostegno al Servizio di Soccorso Alpino nell’area dolomitica.<br />
Un sentiero che parte da Compatsch per arrivare fino a<br />
Saltria, attraversando prati e pascoli, reca i nomi di questa<br />
coppia leggendaria.<br />
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