completo maggio per web (1)
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L’avvocato<br />
Risponde<br />
Il Diritto Industriale quale presidio privilegiato<br />
della ricerca e dell’innovazione delle piccole e<br />
medie imprese italiane<br />
Ne parliamo con Aldo Fittante, avvocato e docente di<br />
Diritto della Proprietà Industriale all’Università di Firenze<br />
di Fabrizio Borghini<br />
La globalizzazione dell’economia<br />
moderna impone alle<br />
PMI italiane – portatrici di<br />
indiscusse eccellenze nei molteplici<br />
settori produttivi in cui si esprime il<br />
grande appeal del Made in Italy – il<br />
ricorso ai diversi strumenti di tutela<br />
offerti dal diritto industriale. Marchi,<br />
brevetti, disegni e modelli, domain<br />
names, diritto d’autore e tutela della<br />
concorrenza sono divenuti ormai<br />
una scelta obbligata <strong>per</strong> un’impresa<br />
modernamente strutturata che, investendo<br />
in ricerca ed innovazione, intenda<br />
assicurarsi lo sfruttamento in<br />
esclusiva delle proprie idee creative.<br />
Ne è fermamente convinto uno dei<br />
più autorevoli es<strong>per</strong>ti italiani in diritto<br />
industriale: Aldo Fittante, titolare<br />
dello studio legale omonimo con sede<br />
a Firenze e varie partnerships nel<br />
mondo, docente in Diritto della Proprietà<br />
Industriale presso l’Ateneo<br />
fiorentino ed autore di molte pubblicazioni<br />
dedicate alla materia, tra<br />
le quali la più recente è la monografia<br />
Brand, Industrial Design e Made<br />
in Italy: la tutela giuridica, edita da<br />
Giuffrè Editore e alla sua 2^ edizione<br />
nel 2017.<br />
Quale ruolo la proprietà industriale<br />
è chiamata a svolgere nell’economia<br />
moderna?<br />
Lo sfruttamento delle esclusive che<br />
conseguono alla titolarità dei diritti<br />
di privativa industriale – disegnati<br />
dal Legislatore in modo tale da coprire<br />
l’intero spettro delle idee creative<br />
delle quali è portatrice l’impresa<br />
(dal brand al design, dalle invenzioni<br />
ai modelli di utilità, ecc…) – è in<br />
grado di svolgere un ruolo di vero e<br />
proprio presidio degli ingenti inve-<br />
stimenti che le PMI italiane hanno il<br />
merito di compiere in ricerca ed innovazione.<br />
In questa prospettiva la<br />
proprietà industriale può svolgere<br />
<strong>per</strong> le nostre imprese il ruolo di vero<br />
e proprio volano, in grado di rafforzarne<br />
la posizione nel mercato sia<br />
in termini di competitività sia valorizzando<br />
quella componente del patrimonio<br />
aziendale che, costituita da<br />
beni immateriali, rappresenta nell’economia<br />
moderna un vero e proprio<br />
valore aggiunto.<br />
Perché il diritto industriale costituisce<br />
un presidio privilegiato <strong>per</strong> il Made<br />
in Italy?<br />
Non vi è dubbio che la spiccata creatività<br />
e capacità di innovare delle<br />
nostre imprese sono la chiave<br />
del successo del Made in Italy e del<br />
grande appeal dei nostri prodotti nel<br />
mercato globale. Tale indiscusso plus<br />
delle nostre PMI rischia tuttavia di<br />
essere vanificato da una concorrenza<br />
che – tanto irrispettosa delle regole<br />
quanto organizzata in maniera<br />
sempre più sofisticata – è in grado di<br />
vanificare gli investimenti in ricerca<br />
ed innovazione delle imprese, distorcendo<br />
le regole del mercato e finendo<br />
<strong>per</strong> danneggiare, in definitiva, anche<br />
gli stessi consumatori. Il conseguimento<br />
da parte dell’impresa di diritti<br />
di privativa industriale consente ad<br />
esse un vero e proprio sfruttamento<br />
esclusivo e monopolistico delle proprie<br />
idee creative e del frutto delle loro<br />
ricerche, consentendo di reagire<br />
efficacemente a comportamenti contraffattori<br />
e costituendo senza dubbio<br />
la principale chiave del successo di<br />
qualunque iniziativa imprenditoriale<br />
che possa dirsi modernamente strutturata.<br />
24 L’AVVOCATO RISPONDE