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completo maggio per web (1)

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ne endocrina dannosa <strong>per</strong> il paziente?<br />

In base a queste due risposte sarà presa<br />

la decisione di asportare chirurgicamente<br />

la lesione o di instaurare una<br />

terapia medica oppure di limitarsi solo<br />

ad un controllo radiologico <strong>per</strong> un tempo<br />

più o meno limitato.<br />

Funzione e aggressività biologica<br />

vanno di pari passo?<br />

Non necessariamente. Esistono tutte<br />

le combinazioni possibili. Dalla lesione<br />

benigna non secernente che non ha<br />

praticamente significato clinico, alla lesione<br />

maligna che causa grave disfunzione<br />

endocrina.<br />

Chi deve farsi carico della gestione<br />

degli incidentalomi?<br />

Gli incidentalomi sono un chiaro esempio<br />

di patologia a gestione multidisciplinare.<br />

Il primo medico che affronta il<br />

problema è chiaramente il radiologo o<br />

chi esegue l’indagine radiologica. Oggi,<br />

infatti, l’ecografia è una metodica largamente<br />

diffusa ed usata anche da altri<br />

specialisti quali gli endocrinologi, i ginecologi,<br />

gli urologi, ecc. La gestione del<br />

nodulo tiroideo è certamente di competenza<br />

dell’endocrinologo che esegue e<br />

valuta ecograficamente le caratteristiche<br />

del nodulo ed in base a queste si decide<br />

se procedere o meno ad un agoaspirato<br />

con esame citologico. La manovra, che<br />

si effettua in regime ambulatoriale, è rapida,<br />

viene eseguita con un ago sottile<br />

ed è <strong>per</strong>tanto minimamente invasiva. Le<br />

cellule aspirate vengono poi esaminate<br />

da un anatomopatologo ed è in base alla<br />

risposta che viene presa la decisione se<br />

procedere alla chirurgia o eseguire un<br />

controllo nel tempo. Più complessa è la<br />

gestione degli incidentalomi surrenalici<br />

poiché la natura di questi può essere<br />

molto diversa. La surrene infatti si compone<br />

di due parti di diversa derivazione<br />

embriologica, una corticale ed una<br />

midollare che hanno funzioni e secrezioni<br />

diverse. Inoltre la corticale si compone<br />

di tre diversi strati che secernono<br />

diversi tipi di ormoni, due dei quali sono<br />

il cortisolo, l’ormone di risposta allo<br />

stress e l’aldosterone che regola l’equilibrio<br />

idrosalino. La midollare, che è di<br />

natura nervosa, è anche essa coinvolta<br />

nella risposta allo stress e secerne catecolamine,<br />

sostanze che, se liberate in<br />

eccesso da un tumore, possono provocare<br />

<strong>per</strong>icolosissime crisi i<strong>per</strong>tensive.<br />

Una corretta definizione dell’incidentaloma<br />

surrenalico necessita di una TC o<br />

RM con mezzo di contrasto e <strong>per</strong>tanto la<br />

prima valutazione è a carico del radiologo<br />

che deve eseguire l’esame utilizzando<br />

la procedura più corretta <strong>per</strong> iniziare<br />

a definire al meglio la natura del re<strong>per</strong>to.<br />

All’endocrinologo è affidato il compito<br />

della valutazione funzionale della<br />

lesione attraverso un serie di esami ormonali<br />

sia basali che, se necessari, dinamici<br />

(test di stimolo o soppressione).<br />

In base al risultato di questi, della valutazione<br />

clinica del paziente e delle caratteristiche<br />

radiologiche, fra cui, molto<br />

importanti le dimensioni dell’incidentaloma,<br />

sarà presa la decisione terapeutica.<br />

Anche gli incidentalomi ipofisari<br />

sono di competenza dell’endocrinologo<br />

<strong>per</strong> la valutazione funzionale ed eventualmente<br />

del neurochirurgo nel caso<br />

di una lesione di dimensioni <strong>maggio</strong>ri<br />

di 10 mm o di una lesione secernente<br />

responsabile di un quadro di patologia<br />

endocrina.<br />

Nell’ambito di questa gestione multidisciplinare<br />

del paziente con incidentaloma,<br />

quali altri specialisti sono<br />

coinvolti oltre al radiologo, l’endocrinologo<br />

e il chirurgo?<br />

Diversi altri, in dipendenza della sede<br />

e del tipo di incidentaloma. Per esempio<br />

una corretta definizione di un incidentaloma<br />

surrenalico necessita<br />

talora di un esame di medicina nucleare,<br />

di un laboratorio che offra le più<br />

moderne e accurate tecniche di dosaggio,<br />

in alcuni casi di un radiologo<br />

interventista capace di eseguire cateterismi<br />

e prelievi selettivi a livello della<br />

ghiandola interessata dalla lesione.<br />

Per le lesioni maligne, non curate dalla<br />

chirurgia, è talora necessaria la collaborazione<br />

con un oncologo o con un<br />

radioterapista. Per i tumori della midollare<br />

del surrene, i feocromocitomi,<br />

è importante l’es<strong>per</strong>ienza dell’endocrinologo<br />

che prepara farmacologicamente<br />

il paziente all’intervento ma<br />

anche dell’anestesista, oltrechè, ovviamente<br />

del chirurgo. Inoltre, essendo<br />

questi tumori nel 35% dei casi<br />

determinati da una mutazione genetica,<br />

è fondamentale disporre di un laboratorio<br />

di genetica dedicato.<br />

Significa che questo tumore può colpire<br />

più membri di una stessa famiglia?<br />

Esattamente. Negli ultimi quindici<br />

anni la genetica su questi tumori ha<br />

compiuto avanzamenti straordinari.<br />

Oggi sappiamo che esistono almeno<br />

quindici geni che, se mutati, predispongono<br />

all’insorgenza di questi<br />

tumori e sappiamo che le forme maligne<br />

sono <strong>per</strong> lo più determinate da<br />

mutazioni di alcuni fra questi geni.<br />

La sco<strong>per</strong>ta di una forma geneticamente<br />

determinata, cioè familiare,<br />

è importantissima sul piano pratico<br />

sia <strong>per</strong> il paziente, che dovrà essere<br />

inserito in un protocollo di follow<br />

up <strong>per</strong> la diagnosi precoce delle recidive,<br />

sia <strong>per</strong> i familiari al fine di scoprire<br />

i portatori della mutazione e<br />

diagnosticare, attraverso i controlli,<br />

l’eventuale insorgenza del tumore in<br />

una fase molto precoce.<br />

Quale suggerimento dà ad un medico<br />

di medicina generale che scopre<br />

un incidentaloma in uno dei suoi<br />

pazienti?<br />

Il consiglio è di avviare il paziente<br />

ad un centro endocrinologico di riconosciuta<br />

es<strong>per</strong>ienza, capace di<br />

prendere in carico il paziente in una<br />

struttura che offra globalmente tutte<br />

le consulenze specialistiche necessarie<br />

alla gestione del caso. In Toscana<br />

le tre aziende ospedaliero-universitarie<br />

di Firenze, Pisa e Siena sono<br />

certamente competenti <strong>per</strong> queste<br />

patologie, come anche alcuni grandi<br />

ospedali del territorio. Ci tengo a<br />

sottolineare che, specie <strong>per</strong> gli incidentalomi<br />

surrenalici, la nostra Unità<br />

di Endocrinologia è un centro di<br />

grande es<strong>per</strong>ienza riconosciuto a livello<br />

regionale, nazionale ed internazionale.<br />

Facciamo parte di una rete<br />

europea di cui sono membro fondatore<br />

(ENSAT: European Network for<br />

the Study of Adrenal Tumors) che<br />

negli ultimi vent’anni ha scritto lavori<br />

fondamentali su queste patologie.<br />

Per il carcinoma surrenalico e <strong>per</strong> i<br />

feocromocitomi l’azienda Careggi è<br />

riconosciuta Centro di Competenza<br />

Regionale e Centro ERN (European<br />

Reference Network).<br />

DIMENSIONE SALUTE 37

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