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ICF Febbraio e Marzo 2018

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

ICF - Rivista dell'Industria Chimica e Farmaceutica è la rivista di Interprogetti che, oltre ad offrire un quadro esaustivo sullo stato dell'arte dei due settori di riferimento, rappresenta uno strumento di lavoro qualificato, attraverso una presentazione completa dell'innovazione tecnologica ad essi dedicata.

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Sicurezza<br />

tivi per costruire un sistema basato<br />

su unità di misura specifiche, le unità<br />

di odore (OU, Odor Unit). In pratica,<br />

questa metodologia prevede la<br />

raccolta di campioni di aria ambiente<br />

in recipienti chimicamente inerti;<br />

il contenuto viene poi fatto annusare<br />

a un gruppo di persone (panel) appositamente<br />

selezionate e addestrate<br />

(dette rinoanalisti), per mezzo di un<br />

apparecchio (olfattometro) in grado<br />

di apportare una diluizione con quantità<br />

determinate di aria inodore. Il<br />

campione diluito viene confrontato<br />

con aria totalmente inodore, e ogni<br />

componente del panel deve rispondere<br />

a un quesito di “sento / non sento”<br />

ogni volta che gli viene presentata<br />

una diluizione progressivamente<br />

minore, fino a quando almeno la metà<br />

dei soggetti comincia ad avvertire un<br />

minimo odore. Il corrispondente valore<br />

di diluizione raggiunto rappresenta<br />

la cosiddetta soglia di percezione<br />

del panel, e il rapporto di diluizione<br />

corrisponde al numero di OU<br />

riscontrate per quel campione (ad e-<br />

sempio se il campione originale è stato<br />

diluito 100 volte per raggiungere<br />

la soglia di percezione, il suo valore<br />

in OU è 100). In pratica, l’ammontare<br />

di una unità di odore rappresenta<br />

il numero di volumi di diluizione che<br />

dovrebbe subire un certo odore per<br />

essere rilevato solo dal 50% della popolazione,<br />

il che sembrerebbe abbastanza<br />

relativo, date le differenze e-<br />

videnti tra una corte di esperti selezionati<br />

e la popolazione generale. Ad<br />

ogni modo, l’olfattometria dinamica,<br />

integrata con altri importanti mezzi<br />

di valutazione, come i questionari distribuiti<br />

ai soggetti colpiti e l’analisi<br />

chimica delle emissioni sospette (gascromatografia<br />

unita a spettrometria<br />

di massa, GC-MS), costituisce ormai<br />

un riferimento ampiamente collaudato<br />

e affidabile per stabilire l’impatto<br />

delle possibili fonti di molestia olfattiva<br />

presenti sul territorio. In abbinamento<br />

all’olfattometria dinamica e-<br />

seguita in laboratorio, è possibile anche<br />

condurre delle campagne olfattometriche<br />

direttamente nelle vicinanze<br />

delle possibili fonti sotto esame,<br />

grazie all’utilizzo di olfattometri portatili<br />

dotati di maschere individuali e<br />

di un sistema di diluzione variabile<br />

dell’aria ambientale con aria inodore<br />

contenuta in una bombola di piccole<br />

dimensioni; in questo modo, u-<br />

na piccola “pattuglia” di rinoanalisti<br />

può riuscire a mappare le caratteristiche<br />

dell’odore direttamente nelle<br />

aree interessate.<br />

Da qualche tempo, a dare man forte<br />

all’olfattometria basata sull’olfatto<br />

umano, sono comparsi degli strumenti<br />

elettronici specializzati nel riconoscimento<br />

e nella valutazione degli<br />

odori, i cosiddetti “nasi elettronici”:<br />

per ora, hanno trovato maggiore<br />

applicazione nell’ambito del controllo<br />

qualità dell’industria alimentare,<br />

ma sono già comparsi diver-<br />

Figura 3 -<br />

Le emissioni<br />

maleodoranti<br />

degli impianti<br />

di trattamento<br />

delle acque reflue<br />

privi di copertura<br />

sono spesso<br />

responsabili di<br />

ampie lamentele<br />

per inquinamento<br />

olfattivo<br />

Figura 4 -<br />

Operazione di<br />

campionamento<br />

da una condotta<br />

di emissione<br />

industriale.<br />

Il campione viene<br />

prelevato in un<br />

sacchetto di<br />

materiale inerte<br />

(per esempio<br />

Teflon) per mezzo<br />

di una pompa e<br />

successivamente<br />

viene utilizzato per<br />

una valutazione<br />

olfattometrica<br />

in laboratorio<br />

<strong>Febbraio</strong>/<strong>Marzo</strong> <strong>2018</strong><br />

RIVISTA DELL’INDUSTRIA CHIMICA E FARMACEUTICA icf 67

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