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Kitesoul Magazine #25 Edizione Italiana

In questo numero: TwinTip Racing: Florian Gruber e Sofia Tomasoni sul tetto del mondo, Airton Ottiene la sua quarta vittoria nel GKA WORLD TOUR, Jesse Richman vola più in alto all'evento inaugurale degli Air Games, RRD international meeting, Roberto Ricci: il kitesurf in origine era fare kite tra le onde, Guy Bridge e Daniela Moroz campioni europei Formula Kite 2018, Patagonia Hood Jam e molto altro.

In questo numero: TwinTip Racing: Florian Gruber e Sofia Tomasoni sul tetto del mondo, Airton Ottiene la sua quarta vittoria nel GKA WORLD TOUR, Jesse Richman vola più in alto all'evento inaugurale degli Air Games, RRD international meeting, Roberto Ricci: il kitesurf in origine era fare kite tra le onde, Guy Bridge e Daniela Moroz campioni europei Formula Kite 2018, Patagonia Hood Jam e molto altro.

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La Luna col kite è piena o si resta in<br />

spiaggia<br />

Scogli, frangenti e forti correnti i<br />

nemici da evitare<br />

Naturalmente se si vuole uscire in kite approfittando della<br />

luce della Luna, occorre scegliere un notte di Luna piena,<br />

quando cioè l'emisfero lunare illuminato dal Sole è interamente<br />

visibile dalla Terra. In genere la Luna piena si presenta<br />

ogni circa 30 giorni, quindi è bene conoscere prima<br />

le fasi lunari per sfruttare appieno questo spettacolo della<br />

natura nello spot in cui ci si trova. Solo durante il plenilunio<br />

infatti durante il riding notturno si può godere di una<br />

luce che per quanto molto più tenue di quella solare permette<br />

una visibilità decente sottocosta, a patto però che<br />

non ci siano nuvole che possono schermare del tutto i raggi<br />

lunari. Nelle giornate di cielo sereno si può uscire anche<br />

quando la Luna è quasi Piena, quindi uno o due giorni prima<br />

o dopo il plenilunio.<br />

Uscire in mare di notte con il kite è comunque un azzardo,<br />

per questo occorre scegliere uno spot che si conosce molto<br />

bene. Possibilmente dovrebbe essere un tratto di costa<br />

tranquillo, a scarso traffico marittimo, facile e sicuro: senza<br />

shorebreak vigoroso, niente rocce, o comunque limitate<br />

e vagliate accuratamente, con correnti modeste, soprattutto<br />

quelle pericolose di risacca, con escursioni di marea<br />

limitate e assenza di ostacoli alla navigazione, quali boe,<br />

gavitelli, reti da pesca, imbarcazioni ormeggiate, piattaforme<br />

e pontili. Da evitare anche delta di fiume e canali<br />

di sbocco in mare, caratterizzati in genere da correnti improvvise<br />

ed escursioni di temperatura dell'acqua. L'area di<br />

navigazione, i punti di ingresso e di uscita in acqua, i punti<br />

limite e le zone di eventuale rischio dovrebbero essere stabiliti<br />

prima della session e comunicati in modo chiaro a<br />

tutti i rider. Così come pure la durata indicativa della session.<br />

Stessa assenza di ostacoli importanti, come rocce, alberi,<br />

costruzioni e fili elettrici dovrebbe esserci in spiaggia, soprattutto<br />

nella zona di lancio e decollo del kite, ma anche<br />

nelle aeree adiacenti in cui si può arrivare durante la session<br />

proprio malgrado, per esempio in caso di scarroccio o<br />

di difficoltà a rilanciare l'ala in acqua o per qualsiasi problema<br />

con l'attrezzatura durante la navigazione.<br />

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