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A cura di<br />
Elena Maria Petrini<br />
Il corso - convegno promosso da<br />
Arkiwine lo scorso 25 agosto<br />
nell’antico borgo di Gradara<br />
Testo di Elena Maria Petrini / foto di Maurizio Mattei<br />
La città di Gradara ha fatto da<br />
sfondo all’ultimo evento promosso<br />
dall’associazione Arkiwine<br />
lo scorso 25 agosto. Comune<br />
di cinquemila abitanti nella provincia<br />
di Pesaro Urbino, teatro della storia<br />
d'amore fra Paolo e Francesca immortalata<br />
nella Divina Commedia da<br />
Dante Alighieri, ha trionfato come Borgo<br />
più bello d’Italia 2018, proclamato,<br />
durante la trasmissione alle Falde<br />
del Kilimangiaro in onda su Rai3, dalla<br />
giuria composta dalla chef stellata<br />
Cristina Bowermann, dallo storico<br />
dell'arte Philippe Daverio e dal geologo<br />
Mario Tozzi. Il castello (142 m sul<br />
livello del mare), col suo borgo fortificato,<br />
rappresenta una delle strutture<br />
medievali meglio conservate d'Italia. Il<br />
torrione (30 metri d'altezza) venne costruito<br />
attorno al 1150 dalla potente<br />
famiglia De Griffo. Furono però i Malatesta<br />
a realizzare la Fortezza e la cinta<br />
muraria tra il XIII e il XIV secolo. Il<br />
dominio dei Malatesta finì nel 1463,<br />
quando Federico da Montefeltro, duca<br />
d’Urbino, espugnò la Rocca al comando<br />
delle milizie papali. Dopo il vicariato<br />
affidato agli Sforza di Pesaro, Gradara<br />
passò a diverse casate importanti: i<br />
Borgia, i Della Rovere, i Medici, confermandosi<br />
teatro di scontri di potere<br />
tra le attuali Marche e Romagna. I restauri<br />
del 1920 riportarono la Fortezza<br />
all'antica bellezza. Furono i versi dedicati<br />
da Dante nel V canto dell'Inferno<br />
nella Divina Commedia (Amor, ch'a<br />
nullo amato amar perdona) a immortalare<br />
la location, ambientandovi la storia<br />
di due amanti uccisi, Francesca Da<br />
Polenta, figlia di Guido Minore, signore<br />
di Ravenna, e Paolo, fratello del marito<br />
di lei Giangiotto, entrambi figli del<br />
signore di Gradara Malatesta da Verucchio.<br />
Il corso-convegno organizzato da<br />
Arkiwine per diventare "gourmet", con<br />
prova pratica per sapere se lo si è davvero,<br />
nasce dalla sinergia con l’amministrazione<br />
comunale presieduta dal<br />
sindaco Filippo Gasperi e dall’associazione<br />
organizzatrice Wine Experience,<br />
rappresentata dalla presidente Sabrina<br />
Sacchetti e dal responsabile eventi Luca<br />
Ragaini, oltre alla collaborazione di<br />
Laura Lanci, coordinatrice gradarese. Il<br />
professore Roberto Barale, ordinario di<br />
Genetica all’Università di Pisa, ha guidato<br />
il convegno, trattando la genetica<br />
delle capacità gustative ed affrontando<br />
Gradara, Teatro Comunale, apertura del convegno: la presidente dell’associazione Arkiwine<br />
insieme al professor Roberto Barale (a destra), Matias Berardi (a partire da sinistra), l’assessore<br />
Marino Rossini, Paolo Baldini ed Alessandro Bonventi<br />
Palazzo Rubini Vesin: brindisi col cocktail Rossini. Da sinistra, la presidente di Arkiwine con<br />
Paolo Baldini, l’assessore Marino Rossini, il professor Roberto Barale e Alessandro Bonventi<br />
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