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Wine Experience - Aprile 2019

Wine Experience-MAVV Magazine è la nuova rivista che il Museo dell’Arte, del Vino e della Vite dedica alle eccellenze enologiche. Con una pregevole veste grafica, la rivista digitale, in formato pdf e con testo inglese a fronte, intende presentare ad una platea internazionale di appassionati ed operatori del settore le migliori produzioni italiane, raccontando i territori di provenienza e dando voce agli imprenditori e le alte professionalità impegnate in questo settore. In una parola WINE EXPERIENCE intende valorizzare la grande cultura del vino, il gusto e lo stile ad esso collegato.

Wine Experience-MAVV Magazine è la nuova rivista che il Museo dell’Arte, del Vino e della Vite dedica alle eccellenze enologiche. Con una pregevole veste grafica, la rivista digitale, in formato pdf e con testo inglese a fronte, intende presentare ad una platea internazionale di appassionati ed operatori del settore le migliori produzioni italiane, raccontando i territori di provenienza e dando voce agli imprenditori e le alte professionalità impegnate in questo settore. In una parola WINE EXPERIENCE intende valorizzare la grande cultura del vino, il gusto e lo stile ad esso collegato.

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Maggio <strong>2019</strong><br />

Maggio <strong>2019</strong><br />

L’ORO DELLA CAMPANIA<br />

La grande storia e varietà vitivinicola regionale sempre<br />

più apprezzate nel mondo. Il futuro è nell’enoturismo<br />

La Campania Felix, terra<br />

di antichi e pregiati vitigni,<br />

vanta una produzione<br />

vinicola di forte tipicità,<br />

apprezzata e riconosciuta in<br />

tutto il mondo. Il nostro vino<br />

è frutto di una storia bimillenaria,<br />

che trova le sue radici<br />

in antichissimi insediamenti,<br />

con la presenza, ancora oggi,<br />

in molti vigneti, di ceppi plurisecolari.<br />

I “vini degli imperatori”,<br />

dalla Vitis Ellenica, al Vinum<br />

Album Phalangium e la<br />

Vitis Apiana, citati da Virgilio,<br />

Plinio, Cicerone e Marziale,<br />

sono gli antenati del Greco<br />

di Tufo, della Falanghina e del Fiano. A testimonianza<br />

di questa antichissima storia, oggi si possono vedere<br />

nelle aree archeologiche di Ercolano e Pompei anfore<br />

ed affreschi che testimoniano come, anche allora, il<br />

vino fosse un elemento centrale nell’economia e nella<br />

società del tempo. Nessun altro territorio al mondo<br />

può vantare la nostra storia sul vino.<br />

La Campania si presenta con una straordinaria ricchezza<br />

varietale, unica al mondo, fatta da oltre 100<br />

vitigni autoctoni. Dai nostri territori, grazie all’oculata<br />

scelta di produttori e istituzioni, che hanno scelto di<br />

puntare sulla varietà locali, nonché alla stessa diversità<br />

territoriale e delle zone climatiche, nascono vini<br />

fortemente caratterizzati dal punto di vista aromatico.<br />

Non a caso il vino, della Regione Campania più che<br />

altrove, è in perfetta armonia<br />

con l’ambiente che lo circonda.<br />

In quanto, nei secoli, ogni<br />

area di produzione è andata<br />

selezionando i propri vitigni.<br />

Forte di questi vitigni storici,<br />

ben radicati sul territorio,<br />

la Campania propone una<br />

forte varietà ambientale e di<br />

aree vocate alla viticoltura.<br />

La regione presenta tre zone<br />

specifi che, corrispondenti<br />

alla costa, alle zone d’origine<br />

vulcanica e alle aree interne.<br />

Qui, la selezione naturale dei<br />

vitigni ha fatto sì che la coltivazione<br />

della vite si adattasse<br />

alla natura stessa dei luoghi, in forte simbiosi con il<br />

territorio e l’ambiente. Ne sono un esempio i vitigni<br />

delle zone costiere, coltivati su terrazzamenti, a Capri,<br />

Ischia, in Costiera Amalfi tana e Penisola Sorrentina,<br />

che si sono adattati alla salsedine ed al mare. Oppure<br />

i vitigni di origine vulcanica, alle pendici del Vesuvio,<br />

nei Campi Flegrei e nel vulcano spento di Roccamonfi<br />

na, che danno vita a vini fortemente caratterizzati<br />

dalla grande mineralità dei terreni vulcanici.<br />

Non da meni le aree interne, dove si sono andate<br />

selezionando nei secoli coltivazioni che oggi danno<br />

vita a vini di grande eleganza, tra i quali il Greco, e il<br />

Fiano, entrambi DOCG dal 2003, e la Falanghina del<br />

Sannio, la DOC campana più diffusa nel mondo. Tra<br />

i vitigni a bacca rossa il più antico e importante è l’A-<br />

glianico, che da vita, in Irpinia,<br />

al prestigioso Taurasi, primo tra<br />

i DOCG del Mezzogiorno; e, in<br />

provincia di Benevento, all’Aglianico<br />

del Taburno, ultimo in<br />

Campania a fregiarsi della Denominazione<br />

di Origine Controllata<br />

e Garantita.<br />

In totale, nel territorio della<br />

Campania sono circa 25mila<br />

gli ettari coltivati a vite, di cui di<br />

cui il 35% in montagna, 52%<br />

in collina e 14% in pianura. Nel<br />

2018 la produzione complessiva<br />

è stata di 1.664.000 ettolitri<br />

(+18% rispetto al 2017), per un<br />

totale di 6.500 etichette e 160 milioni di bottiglie. I Vini<br />

DOP rappresentano il 18,4% della produzione, quelli<br />

IGP il 12,4%, la produzione dei Vini Rossi e Rosati<br />

è pari al 60%, i Bianchi 40%. Articolate sul territorio,<br />

le Denominazioni di Origine Protetta (DOP) sono presenti<br />

in Campania con 4 DOCG, 15 DOC e 10 IGT.<br />

Ciononostante, la percentuale di vino campano “certifi<br />

cato” supera di poco il 30% del totale prodotto,<br />

contro il 70% nelle principali regioni vitivinicole italiane.<br />

La Campania rappresenta il 15% della produzione del<br />

Mezzogiorno, con un fatturato che, negli ultimi anni, si<br />

CAMPANIA, THE WINE EXPERIENCE<br />

avvicina ai 350 milioni di euro.<br />

L’internazionalizzazione dei vini<br />

a marchio registra una crescita<br />

costante che ci pone al primo<br />

posto tra le regioni italiane per<br />

l’aumento delle esportazioni<br />

nell’ultimo decennio, con un incremento<br />

del 250% e con una<br />

crescita dei vini a marchio DOP<br />

e IGP ad un ritmo maggiore della<br />

media nazionale (+18,4%).<br />

L’economia e i numeri del vino<br />

testimoniano la ricchezza che la<br />

Campania può esprimere in termini<br />

di enoturismo nel legame<br />

con la cultura, la bellezza, le tradizioni<br />

e la storia dei luoghi di produzione. Dobbiamo<br />

solo narrare bene questo favoloso tesoro e proporre<br />

“<strong>Wine</strong> <strong>Experience</strong>” innovative, legandole alla nostra<br />

storia, alla cultura delle genti e alla bellezza del paesaggio.<br />

Per questo abbiamo fortemente voluto, assieme<br />

al Dipartimento di Agraria dell’Università Federico<br />

II di Napoli, la nascita del MAVV – <strong>Wine</strong> Art Museum<br />

a Portici.<br />

Eugenio Gervasio<br />

Founder & CEO MAVV<br />

Campania Felix, land of ancient and precious vines, with a wine production of strong typicality, appreciated and recognized<br />

all over the world. Our wine is the result of a two thousand year history. Which finds its roots in ancient settlements, with the<br />

presence, even today, in many vineyards, of centuries-old strains. The “wines of the emperors”, from the Vitis Ellenica, to the<br />

Vinum Album Phalangium and the Vitis Apiana, cited by Virgilio, Plinio, Cicerone, and Marziale, are the ancestors of the Grego<br />

di Tufo, Falanghina and Fiano.<br />

As evidence of this ancient history, today you can see in the archaeological areas of Herculaneum and Pompeii, amphorae and<br />

frescoes that testify, as even then, wine was a central element in the economy and society of the time. No other territory in the<br />

world can boast our history of wine.<br />

Today Campania presents itself with an extraordinary varietal richness, unique in the world, made up of over 100 native vines.<br />

From our territories, thanks to the careful choice to focus on local varieties, as well as the same territorial diversity and climatic<br />

zones, wines are strongly characterized by by taste. The wine of the Campania more than elsewhere, is in perfect harmony with<br />

the environment that surrounds it.<br />

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