Industria Fusoria 4/2018

La notizia del tragico incidente che ha stroncato a 67 anni la vita
dell’ing. Massimo Della Fornace è caduta su tutti noi come un fulmine
a ciel sereno ed immediatamente è rimbalzata fra i tanti amici
che lo conoscevano per motivi di lavoro. Amici, perchè Massimo
Della Fornace con la sua disponibilità, affabilità e cortesia diventava,
per quanti lo hanno conosciuto, un vero amico.
Oggi il sentimento che persiste in tutti noi, amici del mondo della
Fonderia che lui tanto amava e che non aveva mai abbondonato,
anche dopo avere lasciato la Direzione delle Fonderie SCM di Rimini,
è di profondo vuoto e sconforto.
Non avremo più il piacere di godere del suo sorriso, beneciare
dei suoi preziosi consigli e suggerimenti, ma soprattutto della sua
umanità.
Gabriele Galante, ci ha lasciato in punta di piedi a 76 anni, al termine
di una lunga malattia. Imprenditore, fondatore della Società
IMF di Luino, Gabriele Galante ha vissuto da protagonista la fase
di sviluppo industriale del nostro Paese, contribuendo con le sue
intuizioni al processo tecnologico ed alla crescita del settore della
Fonderia, non solo in Italia, ma nel mondo intero.
Gli impianti e le macchine di Fonderia IMF, da Luino città in cui era
nato e in cui ha fondato la sua industria, si sono diffuse in Italia e
nel mondo: Repubblica Ceca, Francia, Cina, Brasile, USA, Russia
ed India.
È stato Presidente di Amafond, l’Associazione Italiana che rappresenta
la liera di fornitori della Fonderia di macchine, impianti e prodotti, che nel 2012 lo ha eletto
Presidente onorario; è stato Presidente dell’Associazione europea Cemafond che inquadra i suppliers
europei di macchine ed impianti per Fonderia.
Spirito innovativo, ha sempre creduto nella forza dell’Associazionismo e della collaborazione fra
tutti gli attori della Filiera del nostro settore, per affrontare le sde che la globalizzazione poneva
alle imprese italiane
Sua l’iniziativa di creare nel 2000 l’International Foundry Forum, evento con cadenza biennale che
ha offerto al mondo della Fonderia l’’opportunità di confronto, scambio di conoscenze e stimolo di
crescita, di cui l’intera professione ha potuto beneciare, divenuto da subito un punto di riferimento
del settore della Fonderia a livello mondiale.
Ci mancheranno sicuramente il suo entusiasmo, la sua competenza, le sue conoscenze e soprattutto
la sua visione del mondo; viaggiatore instancabile, attento e “curioso” era attaccato alla sua terra
tanto da farne una losoa per affrontare la globalizzazione: rafforzare il cuore italiano dell’impresa
che non deve delocalizzare, ma deve essere attenta all’internazionalizzazione, valorizzando il
patrimonio umano e di conoscenze che è proprio di molte imprese italiane radicate nel proprio
territorio, vincenti nel mondo.
La Fonderia italiana deve molto
a queste persone che ci hanno
lasciato; con la loro attività ed il
loro esempio hanno arricchito
il nostro Settore e, soprattutto,
quanti hanno avuto la fortuna di
conoscerli e di condividere con
loro esperienze lavorative ed
umane.
Alle famiglie di Massimo Della
Fornace, di Gabriele Galante e di
Carlo Cremona, va un affettuoso
pensiero ed il cordoglio dell’intero
mondo della Fonderia che
li ha conosciuti ed apprezzati per
l’impegno, la professionalità e
l’entusiasmo che mettevano quotidianamente
nel proprio lavoro.
A loro un ultimo accorato saluto
e un grazie da parte di tutti noi.
Industria Fusoria 4/2018
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